Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

venerdì 19 febbraio 2021

Cogno Beatrice – Staderini Emanuela - Un Giorno ad Armonia

 

 Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo ad Armonia con il racconto di Beatrice ed Emanuela, dalla scuola Pilonato di Vo', in provincia di Padova.


UNA STRANA GITA A MIAMI 


Nella scuola di Armonia i professori organizzarono un concorso il cui premio finale era un viaggio a Miami.

Concorrevano tutte le classi e anche qualche scuola esterna: c'era una probabilità bassa di vincere. I ragazzi dovevano scegliere una squadra con cui gareggiare composta al massimo da quattro persone.

Una delle squadre più simpatiche e creative fu quella composta da: Simone, un ragazzo alto con gli occhi azzurri e capelli castani; Lorenzo, occhi azzurri e capelli biondi; Emma, che era la fidanzata di Lorenzo, bionda e con grandi occhi marroni e infine Penny, una ragazza dagli occhi verdi e lunghi capelli castano chiaro, molto tranquilla e amichevole. Tutti e quattro frequentavano la prima superiore ed erano compagni di classe.

Tutti erano eccitati, perché dovevano organizzare un progetto a scelta e loro non erano tanto pratici nella manualità e avevano poche idee. Pensando e ripensando venne loro l'idea di rifare tutta la fattoria della scuola di Musicomagia con materiale riciclato,  nello specifico con bottiglie di plastica.

Dopo diversi giorni il lavoro finalmente era concluso, si sperava solo di vincere. La mattina arrivarono presto e si recarono dietro le quinte.

Penny esclamò: “Che ansia!”

Lorenzo rispose: “Su con il morale , ce la faremo!”

Emma disse: “C'è un piccolo problema! Il lavoro si è rotto!”

Simone rispose: “Ma come, l'ho appena visto ed era intatto” 

Emma  replicò: “Invece è rotto e sono stati quelli dell’altra scuola!”

Penny rispose: “Ricostruiamolo”!

Con molta fatica cercarono di ricostruire il lavoro.

Andarono di corsa nel palco perché era arrivato il loro turno, i giudici apprezzarono il progetto, perché il mondo era troppo inquinato e quindi era un bene usare materiale da riciclo come bottigliette di plastica o carta .

Per questo li premiarono consegnando loro i biglietti per il viaggio. Erano felici di aver vinto e fecero una festa la sera prima di partire.

Il giorno dopo, alle quattro di mattina, presero l'aereo, ci misero 14 ore con due scali. Arrivati, piantarono una tenda in riva al mare, ma solo per quella notte perché le notti successive sarebbero andati a dormire in albergo.

Durante la notte Penny si accorse di uno sciame di stelle cadenti e svegliò tutti e così quella notte andarono anche a fare il bagno a mezzanotte e proprio in quel momento videro una stella che cadeva lì, vicino a loro. A Penny parve di vedere una strana creatura fra le onde del mare che assomigliava a uno squalo ma che aveva gambe di uomo: uno squamano.


Gli squamani erano strane creature marine, molto cattive, infatti stavano per addentare la stella!

Simone, Emma, Lorenzo e Penny, spinti dalla curiosità e dal loro buon cuore, andarono a recuperare la stella prima che gli squamani se la mangiassero.

Dopo aver messo in salvo la stella, corsero nella tenda e si accorsero che era ferita: misero una benda per capelli nella ferita e la fecero riposare tutta la notte. Al mattino la stella, svegliatasi, fece luce molto presto posandosi sui loro visi.

I ragazzi la salutarono e le chiesero: “Come stai”?

La stella rispose: “Molto bene ora, però mi dovete aiutare a ritornare lassù nel cielo.”

I ragazzi preoccupati ebbero un'idea: quella di salire su una palma, lanciarla per vedere se si orientava per riprendere la sua strada. Fu in quel momento che la stella emanò un vortice di polvere che fece volare i ragazzi e loro si alzarono da terra con lei. Volarono su nel cielo e la aiutarono a posizionarsi nel posto dove era prima. Lei li ringraziò molto e disse loro che ogni volta che sarebbero tornati a Miami avrebbe dato loro una polvere per farli volare e andarla a trovare.


Il giorno seguente lo trascorsero a dormire perché la notte prima erano rimasti sempre svegli a causa della stella. I giorni successivi andarono a visitare la città, a farsi un giro in barca e a godersi gli ultimi bagni.

Era arrivato il giorno di ritornare a casa, prepararono tutto e presero l'aereo.

Appena tornati a casa la mamma di Simone   si accorse che la   valigia non era quella con cui il figlio era partito. Simone chiamò Lorenzo e gli chiese: “Per caso hai tu la mia valigia?”

Lorenzo rispose: “Guarda che la tua valigia ce l’ha Emma”.

Allora Simone chiamò Emma e le chiese: “Emma , hai tu la mia valigia?”

Emma, felice della possibilità di prenderlo in giro, esclamò: “Ma certo, mi sono appena accorta di avere un bel po’ di calzini puzzolenti che ti appartengono! Te la restituirò al più presto!”.

Prese contatto con gli altri amici e si misero d’ accordo per ritrovarsi qualche giorno dopo.


Vorrei ringraziare Beatrice ed Emanuela per il loro bellissimo racconto avvincente, fantasioso, molto appassionante, brave! Ci hanno mandato anche due disegni! Lasciate un messaggio nei commenti e fate sapere a queste due giovanissime autrici se il loro racconto è piaciuto anche a voi!

A presto con nuovi racconti!

Claudia ♥



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