Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 16 settembre 2018

Torcinio Gabriel - Barile Nicole - Molinari Luca

Tre nuovi racconti nati dal laboratorio #armonialatuastoria direttamente dalla scuola D'Azeglio di Genova. Li potete trovare nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2" (l'ebook è gratis!)

Trocinio Gabriel


La prima giornata ad Armonia mi diedero un uovo di animusi, il Canorso, e mi dissero che per farlo schiudere avrei dovuto suonare qualche melodia e così feci.
Il giorno seguente trovai l’uovo schiuso e vidi il mio animusi che gironzolava per la stanza poi guardai l’orologio e vidi che erano le 8 e che alle 8.30 avevo lezione di musica.
Il professore mi insegnò a suonare per sfamare il mio animusi. Alla lezione di equitazione imparammo a cavalcare i cavalli con la musica.
A lezione di botanica imparammo a far crescere le piante, alla fine della giornata ci recammo tutti in sala da pranzo. Dissero a chi era lì solo per un giorno, che i loro genitori li aspettavano sulla Terra, ma prima di andarcene ci fecero fare una partita a Tornado: un gioco tipo l’hockay su pista ma al posto del disco usano una pallina che guidavamo con la musica.
Quel giorno è stato bellissimo.



Barile Nicole

Marta era una ragazza di 14 anni e amava la musica e la magia, infatti voleva andare ad Armonia. Marta conosceva già Armonia perché era la migliore amica della sorella di Camilla.
Un giorno Marta sull'autobus incontra una ragazza che voleva andare ad Armonia che diceva che la settimana successiva i ragazzi che volevano iscriversi ad Armonia potevano andare a visitare la scuola; Marta era molto contenta di poter vedere Armonia ma nello stesso tempo era anche molto agitata all'idea di conoscere ragazzi più grandi che forse l'avrebbero presa in giro.
La sera prima della giornata ad Armonia, Marta si esercitò ad un brano con il flauto che voleva far sentire alla preside Orchestri. La mattina dopo Marta si prepara per andare ad Armonia, appena arrivata ad Armonia vide tre ragazzi Giulia, Pietro e Camilla. Marta fece subito amicizia con loro, Giulia disse: "Marta, vieni, ti mostro il mio animusi. Si chiama Ciccio."
Ad un certo punto sentono la preside che dice al microfono che i ragazzi che volevano vedere la scuola dovevano recarsi all'ingresso. Dopo aver finito di visitare la scuola, Marta si recò nel parco dove c'erano Giulia, Camilla e Pietro. Camilla chiese a Marta se voleva fermarsi a dormire; Marta accettò e Camilla propose: "Possiamo fare un pigiama party."
Giulia le disse: "buona idea." poi disse a Marta che l'indomani l'avrebbero accompagnata a casa, tanto sarebbero potuti uscire da scuola perché era il giorno in cui potevano andare a casa dei genitori. La mattina successiva i ragazzi presero l'autobus e accompagnarono Marta a casa; visto che era già ora di pranzo si fermarono a mangiare qualcosa, poi presero di nuovo l'autobus e partirono. Arrivati a casa le tre ragazze erano molto tristi all'idea che non si sarebbero viste per dei mesi e si sarebbero date appuntamento per il 14 Settembre.

Molinari Luca


Pietro, ormai quattordicenne, aveva deciso di frequentare il liceo di Armonia di cui gli aveva parlato molto sua cugina Giorgia.
Finalmente era arrivato settembre. Pietro era già spaventato dal solo pensiero di fare le superiori, ma era contento di farsi nuovi amici.
Giunto davanti alla scuola si trovò davanti a una porta aperta. Dentro era tutto buio, ma, appena entrò, come una magia, riuscì a vedere tutta una fattoria di animusi.
Giorgia gli aveva già accennato che era una scuola basata sulla magia dei flauti ed esistevano degli animali mischiati tra di loro che si chiamavano animusi.
Pietro passò tutta la mattina sul prato a suonare con il suo amico Simone ai loro animusi ancora rinchiusi nelle uova che gli avevano dato i professori.
Pranzarono con verdure prese dall'orto. Passò tutta la giornata e poi cenarono di nuovo con frutta e verdura.
Di notte Pietro, sentì degli scricchiolii provenienti dall'uovo, allora, visto che i professori gli avevano detto che se suonavi con il fa maggiore ricevevano forza, tirò fuori dallo zaino il flauto e gli suonò una canzone che gli diede forza.
Pietro vide l'uovo tutto rotto e una piccola gattufo e la chiamò Sofy.
Quello era stato uno dei più bei giorni della vita di Pietro.

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