Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 21 febbraio 2021

Benedetti Sofia - Un Giorno ad Armonia

 

 

 Buona domenica, Cari Amici Lettori, anche oggi torniamo ad Armonia con il racconto di Sofia, dalla scuola Pilonato di Vo', in provincia di Padova.


Benedetti Sofia

IL CORAGGIO DI GIULIA


È un normalissimo giorno, Giulia si è svegliata ed è scesa a fare la consueta ginnastica mattutina ma nota che c’è qualcosa di strano, infatti a colazione la preside Orchestri dice: “Oggi abbiamo una nuova arrivata, Viola”. Viola è una ragazzina alta, magra e sembra che si vanti; Giulia non è proprio contenta ma passa avanti e va a prendersi cura degli animusi con Filippo. La preside si è dimenticata di dire a che classe Viola sia stata assegnata: sfortunatamente Giulia se la ritrova in classe!

Arrivata l’ora di pattinaggio, Giulia la vede e pensa tra sé e sé: “Cavolo, che brava!”

A pranzo la preside Orchestri annuncia: “Abbiamo una bella notizia rivolta ai più bravi pattinatori. È stata organizzata una gara di pattinaggio magico, una nuova disciplina integrata nelle scuole, quest’anno. Consiste nel suonare una melodia ai propri pattini, per poi indossarli: ci sono diversi tipi di melodie per la velocità, per le acrobazie e infine per la staffetta. Al vincitore verrà data in premio la stella dei desideri che darà la possibilità di esprimere un desiderio e di realizzarlo. Inoltre per chi parteciperà a questa gara verrà dato il permesso di saltare le lezioni per allenarsi con una ragazza del terzo anno. Lungo i corridoi appesi al muro ci sono i moduli di iscrizione da consegnare ai professori.”

Giulia, entusiasta, va subito a iscriversi e consegna di persona il modulo alla preside Orchestri. Guarda anche quando sarebbero state le gare: sarebbero state la settimana dopo (lunedì velocità, mercoledì acrobazie e venerdì staffetta). Giulia decide di allenarsi prima di pranzo e prima degli allenamenti di pallasuono, così è già riscaldata e già in tuta. Nel frattempo gira voce che l’uovo di Viola si è schiuso, facendo uscire un canorso.

Passa una settimana, Giulia si allena costantemente al punto da addormentarsi mentre fa la doccia. Arriva il giorno della gara: Giulia è più tremolante di quando c’è un terremoto. Allora si confronta con Camilla: “E se cado e tutti si mettono a ridere?”

Camilla, cercando di calmarla, risponde: “Anche io ero così quando ho fatto la prima gara, ma vedrai che quando sei in pista l’ansia svanirà!”.

Giulia ribatte: “Ma… come? Che sport pratichi?”

Camilla, come se niente fosse, replica: “Io sono una ginnasta a livello agonistico e pratico ginnastica ritmica”.

Ad un tratto Giulia si accorge che è ora di andare; lei e Camilla si sbrigano verso la pista di pattinaggio.

Ci sono un sacco di concorrenti; le guardano fare un giro di prova e sembrano tutti più bravi di loro due, però sono di un’altra categoria perché quelli del primo anno gareggiano solo con quelli del primo anno, quelli del secondo solo con quelli del secondo, e così via.

Comincia la gara: Giulia è agitatissima, le sudano le mani da quanto è agitata ma comincia a suonare la sua melodia. Le note escono tutte perfette, a parte l’ultima che è un po’ stonatina, però in confronto alle altre concorrenti ha fatto un ottimo lavoro. Indossa i pattini e comincia a pattinare, più veloce della luce, così veloce che sta per perdere l’equilibrio! Si ricorda che Camilla un po’ di giorni prima le aveva insegnato questo: “Quando perdi l’equilibrio, devi guardare un punto fisso e tenere le braccia tese, all’infuori”; intanto mentre lei sta per cadere Viola e le altre concorrenti la superano!

Giulia riprende l’equilibrio, con grinta e forza pattina e infine batte tutte e arriva prima!

Il pubblico applaude; Giulia è soddisfatta ma anche stanca, quindi decide di bersi solo del latte e poi di andare a dormire.

La mattina dopo Giulia non ci crede di aver vinto la gara, però non le interessa del premio finale, cioè della stella dei desideri, perché intende far vedere che lei è capace di fare tutto, se lo vuole. Decide così di allenarsi per fare pratica con il suono. Passa molto in fretta quel giorno di “riposo”.

Al giorno della seconda gara Giulia arriva con molta meno ansia rispetto alla prima gara: stavolta suona perfettamente la melodia perché ormai la conosce a memoria. Entra in pista, fa delle acrobazie spettacolari.

Beh, che dire? Anche questa volta Giulia arriva prima!

Camilla per la seconda volta si congratula con lei ma Giulia si accorge che l’amica ha gli occhi lucidi e sta per piangere, allora Giulia le chiede: “Perché questa faccia?”

Camilla risponde: “È che io desidero molto quella stella perché quest’estate è mancata mia nonna a cui io ero molto legata, vorrei quella stella per riportarla in vita solo per un minuto e salutarla”.

Giulia, distrutta, risponde: “Andiamo a prenderla! Ho visto la preside che la metteva in un mobiletto molto nascosto”.

Giulia costringe Camilla a seguirla, vanno nell’ufficio della preside, trovano subito la stella e la prendono in mano: dopo pochi secondi si è sentita una scossa fortissima di terremoto!

Fuori è giorno, ma il cielo è nero. Giulia sente i professori urlare: “Tutti in refettorio, veloci!”

La professoressa Severini comincia un discorso: “Qualcuno ha toccato la stella dei desideri e ha fatto svegliare un drago molto cattivo. Le gare erano fissate in tre giorni diversi proprio perché mancava una sola settimana al passare di un anno (tempo in cui eravamo sicuri che la creatura sarebbe morta); siete tutti in grado di proteggervi, però restate qui e non muovetevi! Noi professori ci occuperemo di questa storia”.

Giulia, sentendosi in colpa per quello che ha fatto, si alza in piedi e dice: “Sono stata io, perciò lo risolverò io il problema”.

La professoressa Severini esclama: “Se vuoi farlo puoi, ma ne devi essere totalmente sicura. Per prima cosa devi scrivere ai tuoi genitori una lettera che noi spediremo, se non ce la farai; seconda cosa: indossa i vestiti che trovi in camera tua, sopra al letto, poi scegli un oggetto magico che ti aiuterà a sconfiggere il drago. Ci vediamo qui fra 20 minuti”.

Giulia, un po’ tremolante, si alza e va a preparare la lettera; nella lettera scrive “Cari Mamma e Papà, non so se tornerò mai a casa ma qualunque cosa accada vi vorrò sempre bene”.

Giulia si mette il completo trovato sul letto: è attillato, nero e scomodo. Come oggetto sceglie dei pattini. Dopo 20 minuti l’ansia svanisce, raggiunge la professoressa Severini e… un grande applauso la accoglie. Giulia guarda fuori dalla finestra: vede un drago gigantesco. Camilla, con le lacrime agli occhi, augura buona fortuna all’amica.

Giulia esce fuori con irruenza e molta adrenalina: il drago sembra tanto forte ma in realtà è solo grosso. Giulia incanta i pattini con una melodia che si inventa al momento, indossa i pattini e sbatte le punte tre volte e tra le sue mani compare una spada. Con grinta prende la rincorsa e più veloce della luce si scaglia contro il drago e lo riduce a brandelli. Giulia rientra, tutti ammirano il suo coraggio e in onore di Giulia fanno una statua.

Giorni dopo la preside Orchestri la convoca nel suo ufficio dove le fa un discorso: “Allora, ti ho convocato qui per dirti una cosa importante. Quello che hai fatto giorni fa non devi raccontarlo a nessuno, nemmeno alla tua famiglia: non possiamo divulgare questa cosa perché abbiamo messo in pericolo la tua vita, quindi meglio non dirlo a nessuno”.

Giulia annuisce. E decide di donare la stella dei desideri all’amica Camilla.

Wow! Una storia davvero incredibile e appassionante, brava Sofia! Grazie per aver partecipato al mio laboratorio!
E voi, Cari Amici Lettori, perché non ci raccontate coso vorreste fare se poteste trascorrere un giorno ad Armonia?

A presto,
Claudia ♥ 

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