Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 23 maggio 2021

Trevisan Allegra - Un Giorno ad Armonia

 

 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, anche oggi torniamo ad Armonia con il racconto di Allegra, dalla scuola Pilonato di Vo' (in provincia di Padova).

(laboratorio #armonialatuastoria basato sull'ambientazione del romanzo "La Melodia Sibilante.")

I racconti dei partecipanti verranno pubblicati in una raccolta digitale gratuita, disponibile su mio canale Telegram, intanto potete scaricare le raccolte degli anni precedenti.
(Ci trovate anche altri ebook gratuiti con molti dei miei racconti ambientati ad Armonia!)
Approfitto per invitarvi sul mio sito a dare un'occhiata al mio nuovo romanzo "I Lupi Neri"

Trevisan Allegra

LA SOSPENSIONE DI ARCI


Venerdì

Era una normalissima giornata ad Armonia.

Giulia e Arci si divertivano a giocare con Ciccio sul prato umido e appena tagliato della scuola finché sentirono il suono della campanella, che li fece tornare in classe. Appena arrivati in 2^C (la loro aula principale), dovettero affrontare la noiosissima lezione di matematica con la professoressa Adelaide Cino: anche se era una scuola “diversa”, non significava che non studiassero le più tradizionali materie scolastiche!

Dopo l’infinita lezione, tutti in classe erano ansiosi perché a scuola non si faceva altro che parlare dell’arrivo del nuovo professore di erbologia. Accompagnato dalla preside Orchestri, entrò anche lui. Si alzarono e la Preside cominciò:

- Buongiorno ragazzi. Come tutti saprete è arrivato un nuovo professore, senza ulteriori indugi vi presento Anton Luther. - Concluse. E lasciò la parola al prof Luther

- Cari ragazzi, come ha appena annunciato la preside Orchestri, io sono il vostro nuovo professore di erbologia…

Nessuno lo fece finire, che tutti i compagni iniziarono domande su domande:

- Da dove viene?

- Come sarà la materia che ci insegnerà… speriamo divertente?!

- Ci lascerà fare ricreazioni più lunghe?

poco dopo la Preside ci interruppe un po’ irritata:

- INSOMMA RAGAZZI, vi sembra questo il modo di accogliere un nuovo professore?! Prego, continui - Lo invitò la Preside.

- … Come stavo dicendo sono il vostro prof di erbologia!

Disse, intimidito dalla giungla che lo aspettava nella classe.

- Ad ogni modo risponderò a tutte le domande che mi farete.

Subito dopo alzò la mano quasi tutta la classe, ma diedero la parola a quella presuntuosa di Micol:

- Intanto buongiorno e ben arrivato! Volevo chiederle come saranno le sue verifiche.

Lui rispose:

- Grazie della domanda, volevo giusto parlarne. Riguardo a tutti i favori che potrei farvi… beh… dipende tutto da voi! Se vi comporterete in modo corretto farò altrettanto, e viceversa. - Ci spiegò.

Di lì a poco tutte le mani che prima erano alzate, si abbassarono perché il prof Anton, con una sola frase, rispose a tutte le domande che gli alunni stavano per fargli. Tranne una: quella di Arci.

- Scusi prof, io avrei ancora una perplessità: cos’è precisamente erbologia?

Il prof, senza esitare, rispose:

- Per cominciare ERBOLOGIA è una materia che viene svolta solo nelle scuole di magia (come Armonia). È lo studio e la conoscenza di erbe e piante magiche, delle loro proprietà e usi; gli studenti apprendono a curarle e a utilizzarle. Sono riposte nelle serre, luoghi dove ci sono piante di ogni genere, suddivise per classe e, quindi, pericolosità.

Alcuni studenti rimasero perplessi, altri su di giri perché non vedevano l’ora di affrontare questa nuova materia.

Dopo la presentazione del nuovo professore, andarono tutti a pranzo: Giulia e Camilla presero entrambe un piatto di pasta al ragù, Pietro invece si riempì il vassoio con tutto quello che trovava. Dopo pranzo, andarono a fare i compiti (ognuno nelle proprie camerate). Arrivò presto la sera, cenarono e andarono a dormire.


Sabato e Domenica

Giulia passò questi due giorni in biblioteca (senza mai vedere Camilla, Pietro e Arci) alla ricerca di nuovi brani che nutrissero Ciccio.


Lunedì

Lunedì Giulia e Camilla si svegliarono molto presto per non tardare alla lezione con il nuovo professore; mentre Pietro non sentì la sveglia (come al solito) e arrivò in ritardo!

Quando Luther vide che la classe, poco a poco, si riempiva sempre di più cominciò la lezione.

- Oggi cominceremo dalle basi. Prego, prendete il vostro flauto e portate la pianta che avete, ognuno nel proprio banco, davanti a voi. Aprite il vostro spartito, e uno a uno vi chiamerò per farvi suonare la vostra canzone preferita facendovi vedere la reazione della vostra pianta… -

Il prof chiamò per primo Pietro, invitandolo a suonare. Suonando il suo pezzo, purtroppo, fece morire la sua pianta. Il prof dopo l’esibizione di Pietro spiegò:

- La canzone che ha suonato il vostro compagno di classe, come possiamo vedere, non è piaciuta alla sua pianta (che fa parte della specie delle erbedere: erba + edera).

Dopo Pietro, il prof. chiamò ad esibirsi Camilla, che aveva un abetino (abete + pino); il prof ci spiegò che quella pianta nel tempo non cresce, al contrario, si rimpicciolisce!

Allora Giulia cominciò con una canzone natalizia che non fece che rimpicciolire la sua pianta, togliendole tempo di vita.

Dopo tutte le esibizioni finì la lezione e tutti andarono a pranzo. Pietro uscì dalla classe blaterando qualcosa tipo: “Che razza di figura ho fatto, povera pianta!!!”. Dopo aver mangiato, tornarono in classe per la lezione di musica.


Martedì

Martedì tutta la classe di Giulia fece materie non magiche: matematica, antologia, educazione fisica e per finire in bellezza scienze. Verso sera, dopo aver fatto i compiti, Giulia si diresse verso il suo letto, per andare a dormire… quando sentì un sasso battere contro la sua finestra, facendole passare il sonno: era Arci, che le disse:

- Giulia, vieni al lago alle otto e trenta. Senza fare domande, mi raccomando! A dopo.

E se ne andò, insospettendola. Però, anche se stranita, Giulia si vestì, e alle otto e trenta raggiunse Arci.

Lui, quando la vide arrivare, le disse:

- Non mi aspettavo che arrivassi!

E lei rispose:

- Sei mio amico, è naturale.

- Allora seguimi - la invitò Arci.

Giulia fece come richiesto dall’amico e arrivarono al cortile, davanti all’ingresso della scuola. Arrivati Arci cominciò a suonare una canzone con il suo flauto… però videro dell’erbedera crescere sulle mura della scuola, era sempre di più, sempre di più, finché Arci non disse, preoccupato:

- Credevo che queste note facessero fiorire tutte le piante di Armonia.

E lei, senza aver sentito le parole dell’amico, aggiunse…

- Ma che stai facendo, abbiamo fatto erbologia solo ieri e PER LA PRIMA VOLTA!!!

- Ma ieri sono stato tutto il giorno in biblioteca… ero pronto!

Giulia ribatté:

- Sai fare solo disastri, non avresti dovuto…

Ma Arci la interruppe, e con voce tremolante provò a confessarsi:

- Volevo dirti una cosa importante: bhe , io io ti…

Ma non riuscì a finire di parlare che fortunatamente il professore di erbologia, anche lui stupito, lo interruppe con un nuovo spartito (con funzione di contro-incantesimo) per far sparire, magicamente, l’erbedera. Luther mandò a dormire sia Arci che Giulia, che durante il tragitto di ritorno ai dormitori non si rivolsero la parola.


Mercoledì:

Il giorno dopo Arci non si presentò in classe, perché la preside Orchestri lo volle ricevere. Dopo tutte le lezioni Arci andò da Giulia per dirle che era stato espulso, e che non l’avrebbe mai più rivista!


Passarono i mesi ad Armonia… senza più rivedere la faccia di Arci: né quando si tornava nelle rispettive case per le feste, né tanto meno a scuola. La fine dell’ultimo anno era vicina per la classe di Giulia e quando questa arrivò, Arci si fece rivedere per un ultimo saluto.

Durante l’estate, i genitori di Arci, Giulia, Pietro e Camilla si organizzarono per preparare una vera e propria festa per salutare come si deve tutta la classe, con festoni, dolcetti, pizza, torta… e un ospite speciale, che fece tornare il sorriso che non si vedeva più da tanto tempo nel volto di Giulia: Arci!

Dopo la festa, la classe decise che soltanto perché era finito l’anno scolastico non significava che dovessero perdere i contatti tra di loro, quindi si scambiarono i numeri di telefono e formarono una chat tutta per loro.

FINE

Ringraziamo Allegra per questa bella storia! Se volete potete lasciare nei commenti un messaggio per questa giovane autrice!

A presto!

Con gli ultimi racconti!

Claudia


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