Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

lunedì 20 aprile 2020

Giovani Sofia - Un Giorno ad Armonia


Buongiorno a tutti! Dopo i preparativi per l'uscita del  nuovo romanzo
eccomi tornata ai racconti dei ragazzi.
Oggi è il turno dalla scuola di Molassana, con il racconto di Sofia.
(Nuova raccolta "Un Giorno ad Armonia 2020" #armonialatuastoria.)

Giovani Sofia


Sono appena arrivata insieme alla mia migliore amica Alessia alla scuola di Armonia. Siamo in una sala molto grande, ci sono le sedie per i professori che sembrano dei troni, le nostre sono delle sedie normali con dei piccoli banchetti.
Stanno dividendo i ragazzi dalle ragazze per creare gruppi o coppie per le stanze.
Sono passati all’incirca 15 minuti e sento dire: “Alessia e Sofia nella stanza 101511”. La sorvegliante ci sta accompagnando nella nostra stanza dove ci aspettano le nostre due uova. Eccoci arrivate.
Io e Alessia stiamo prendendo il nostro flauto. Alessia riesce a far schiudere il suo uovo, ma io no…
Allora decidiamo di andare dal professor Luppoli, che insegna proprio animusica, e gli raccontiamo che non riesco a far schiudere l’uovo. Il prof decide di uscire da quell’aula perché c’è troppa gente e vuol vedere da vicino il mio uovo. Io penso che sia qualcosa di veramente brutto, ma il prof ci racconta che era successo anche a lui e ci dice che queste uova bisogna schiuderle in un particolar modo perché da lì escono animusi dorati con poteri particolari.
Per farlo schiudere bisogna cantare una canzone a scelta di quelle nell’elenco: ogni canzone gli farà venire poteri diversi! Io scelgo di prendere il potere del teletrasporto che può teletrasportare tutto. Allora io canto ed esce un animusi d’oro brillante…fantastico!
Siamo appena uscite con i nostri animusi e giochiamo a pallascappa, (noi però sappiamo giocare a pallavolo!!!) così, ad un certo punto, la palla scappa, io non vedevo l’ora che scappasse, ma sembrava non scappare… e invece…
Andiamo è scappataaaa!” mi grida Alessia.
Corriamo come se non ci fosse un domani, solo che la palla finisce nel bosco. Allora andiamo a recuperarla cercando di non perderla di vista. Ad un certo punto io la acchiappo, ma notiamo che c’è un’ ombra gigante ed io grido: “Scappa! È il Boscobouuu!” cioè un mostro alto 2,5 metri con 4 braccia, 6 zampe, 2 occhi rossi fuoco ed un cordone lungo 2 metri.
Noi ci mettiamo a correre ad una velocità mai raggiunta… Arriviamo nel prato della scuola, ma il Boscobou ci raggiunge tutti. Solo io e Alessia abbiamo le bacchette, allora il prof di magia ci dice: “Fate l’incantesimo della sparizione: basta che unite le bacchette, create un infinito e dite Sparixto!”
Noi siamo insicure, ma è l’unico modo… allora ci proviamo: “Sparixtooo!” … la magia sembra non funzionare ma… ad un certo punto il Boscobou sembra come esplodere.
Il prof chiama tutti, anche la preside Orchestri e tutti a farci i complimenti, ma la cosa più bella sono queste parole della preside: “Ragazze, voi due passate al secondo anno di magia”.
Io e Alessia siamo un po’ traumatizzate ma anche elettrizzate.
Quelli del secondo anno ci organizzano una festa di benvenuto nel secondo anno.
La festa è stata bellissima. Ora io e Alessia andiamo a dormire, fiere di noi e con più autostima.

Un racconto frizzante e molto dinamico, brava Sofia. Simpatica l'idea di "pallascappa". E chi l'avrebbe mai detto che nel bosco vicino alla scuola di Armonia vivesse questo terribile Boscobou? Per fortuna non lo avevo mai incontrato prima  😄 
A presto, 
Claudia

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