Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

venerdì 4 ottobre 2019

Il Cielo di Titano - pagina 111


"...
Il mattino dopo erano tutti pronti a bordo della cabina a quattro posti installata da Zaccaria. L'oscurità della lunga notte di Titano era scesa, ma alla stazione c'erano diversi fari di illuminazione.

Floriana era molto agitata, parlava di continuo e anche Nic.
Emma sorrise tra sé, non sapeva chi fosse più entusiasta di quella gita.
Di certo non Miriam, non sembrava particolarmente felice, forse perché Nic non la considerava granché, si era seduto di fronte a Emma e non faceva altro che fare domande.
«Nic.» Emma lo richiamò all'ordine. «Ricordi cosa è successo nel tuo primo viaggio?» Non voleva che svenisse di nuovo.
Lui annuì «Okay, niente rianimazione bocca a bocca, questa volta.» Ridacchiò divertito.
Emma alzò gli occhi al cielo. «Parlate il meno possibile, se dovete comunicare tra voi, usate l'inphone
Nic non parlò più, ma continuava a prenderle la mano e indicare quello che vedeva.
Lontani dalla stazione, dopo essersi abituati alla penombra si poteva scorgere il suolo. Iniziò a piovere.
Su Titano c'era un'attività meteorologica molto simile alla Terra, ma invece del ciclo dell'acqua c'era un vero e proprio ciclo del metano.
La pioggia era uno spettacolo molto suggestivo. Il metano liquido nell'aria si addensava in grandi gocce che parevano bolle di sapone e scendevano lievi come neve. Prima di giungere al suolo, però, le bolle evaporavano e il metano tornava a essere gassoso.

Floriana aveva gli occhi spalancati, pieni di meraviglia.
..."

La pioggia su Titano è stata una delle immagini fantascientifiche più suggestive che abbia inserito nel romanzo. Beh, non l'ho inventata io, sia chiaro. Ho letto molti articoli e ascoltato relazioni di illustri scienziati e astronomi che ipotizzavano questo strano fenomeno. 
La scienza è in continua evoluzione, si sa, quindi prima o poi si scoprirà se questo accade veramente oppure no, ma l'idea di quelle bolle di metano che fluttuano attorno ai protagonisti, in viaggio sulla planovia, mi rimarrà sempre nel cuore.
Eh, sì. La planovia l'ho inventata e anche l'inphone. Invenzioni tecnologiche di cui sentirete spesso parlare nel romanzo. 
Non siete curiosi? 

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Buona lettura e buon viaggio su Titano.
Claudia

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