Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

giovedì 26 marzo 2020

Gianluca ed Emanuele - Un Giorno ad Armonia


Buongiorno, Cari Amici Lettori. Tra un video e una correzione del nuovo romanzo, oggi vi propongo un nuovo racconto proveniente dall'IC di Molassana. Anche questo farà parte della raccolta "Un Giorno ad Armonia 2020" nata dal laboratorio #armonialatuastoria.
Ricordo che l'iniziativa è aperta a tutti. 
Ma adesso leggiamo il racconto a quattro mani scritto da Gianluca ed Emanuele.

De Sole Gianluca-Sacco Emanuele


Il primo giorno di scuola entrammo nell’atrio e ci notammo subito: Emanuele, un ragazzo semplice all’apparenza, ma molto simpatico, molto simile a me, Gianluca, simpatico e solare. Iniziammo a parlare e facemmo subito amicizia.
Quando tutti si avviarono verso le aule, noi due andammo in panico. Per fortuna arrivarono i prof ad aiutarci a trovare la nostra classe, accompagnandoci alla nostra aula, che era molto ampia, con una ventina di banchi, una lavagna luminosa e una cattedra.
Le lezioni durarono tutta la mattinata e il pomeriggio ci portarono a visitare la scuola. Finita la visita, ci consegnarono le nostre uova, spiegandoci come farle schiudere, come crescere gli animusi e come costruire loro un nido o comunque una cuccia. Le portammo in camerata.
Le camerate erano molto grandi. I muri erano dipinti di un colore azzurrino con i nostri animusi disegnati sopra. Dopo aver lasciato le uova in camerata, andammo a cenare.
Dopo cena, ritornati nella camerata non ritrovammo più le nostre uova. LE AVEVANO PORTATE VIA!
Andammo tutti e due in panico e cercammo subito la preside, che rimase sbalordita (ma allo stesso tempo sembrava divertita: che cosa ci nascondeva?)
Io e i miei amici cercammo da tutte le parti, in tutte le stanze, ma l’unica cosa che scoprimmo fu che improvvisamente la scuola era vuota… silenziosa…
Andammo in giardino e un signore, mai visto prima, ci invitò a salire su un bus molto strano. Attraversammo un sentiero dentro al bosco e arrivammo in un posto con un’aria veramente magica. In un prato c’erano tutti gli alunni, tutti gli insegnanti e tutti a turno facevano magie e facevano allenare i loro animusi. Sotto un albero di forma molto strana c’erano le uova! Non so come ma sapevo benissimo quale fosse il mio… lo presi e … appena lo toccai si aprì…
Che emozione! Era nero e bianco, aveva un muso da cagnolino, ma la coda da maialino… Era proprio un maiacane! Lo chiamai Pedro e subito mi ci affezionai.
Emanuele mi si avvicinò e mi fece vedere il suo animusi: nero e bianco, muso da cagnolino e coda da gatto. Era un catto! Lo chiamò EmaSaccoJunior.
In quel posto sarebbe stato facile capire come crescerlo e come nutrirlo, ma io non stavo bene… sentivo che mi mancava la mia casa e la mia famiglia… Avevo queste possibilità: tornare a casa, ma rinunciare a Pedro oppure rimanere alla scuola con lui…
Attesi qualche giorno, per pensare, poi decisi di tornare a casa, non sarei stato l’unico… e così dovetti salutare Pedro, anzi dirgli addio… Lo abbracciai fortissimo e cominciai a piangere a dirotto. Piansi così tanto che mi addormenta insieme a lui.
Non so quanto tempo passò. Poco? Tantissimo? Mi risvegliai a casa… entrarono in cameretta mamma e papà e urlarono “Buon Compleanno!” Avevano in braccio un cagnolino… nero e bianco… un bulldog francese! Lo presi in braccio e ci guardammo… lui era Pedro! Ma le sorprese non erano finite: al momento delle candeline, suonarono alla porta… era Emanuele con il suo pelosissimo EmaSaccoJunior!

Beh, che dire? La scuola di Armonia non è per tutti, ma l'importante è che la storia sia finita bene e che i due amici si siano ritrovati. Complimenti a Emanuele e Gianluca, grazie per averci regalato questa storia!

Alla prossima
Claudia 

Nessun commento:

Posta un commento