Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

mercoledì 4 luglio 2018

I Racconti di Armonia - il primo sequel

La Melodia di Natale è il primo dei brevi sequel in cui ritroviamo Giulia e Pietro dopo lo svolgimento dell'intera Saga.


La Melodia di Natale


È passato poco più di un anno da quando abbiamo lasciato Giulia e Pietro sulle sponde del Lago Sussurrante e ormai Rudy ha “ufficialmente” tre anni. È il giorno di Natale e i ragazzi si preparano per andare a trascorrere la festa in casa dei genitori di Giulia. Qualcosa di inaspettato, però, accadrà durante la loro visita...
Questa storia ci viene raccontata dal nostro caro Pietro, per una volta saremo noi ad entrare nella sua testa, chissà che sorprese ci riserverà?

Era la mattina di Natale, tutto era pronto per la partenza. Io e Rudy eravamo già seduti in macchina ad aspettare Giulia. Per fortuna il piccolo dormiva, almeno stava un po' in silenzio, non aveva certo preso da sua madre, era un tale chiacchierone!
Io mi sentivo molto felice. Giulia invece era terribilmente in ansia. Il giorno precedente aveva avuto quell'espressione pensierosa e un po' imbronciata che mi fa impazzire. Avremmo passato la giornata a casa dei suoi genitori e ci sarebbero stati anche i miei, nonno Leoni, Arci e Camilla, nonché Filippo, Diana e la piccola Lili. Bryan no, lui e la sua famiglia avrebbero trascorso la festa con sua mamma Eleonor. Sotto pressante insistenza della mia adorabile e intrigante Giulia, che doveva sempre difendere i più deboli, erano stati convinti a non lasciare da sola Eleonor il giorno di Natale.
Comunque saremmo stati un bel gruppo di Musimaghi, più i genitori di Giulia che erano gli unici a non sapere nulla di Armonia e del mondo della Musicomagia.
Questo la tormentava, non aveva mai digerito tutta la storia di tenerli all’oscuro per rispettare i desideri di sua nonna Gemma.
Giulia odiava mentire, tra l'altro non ne era capace, quindi rischiava ogni momento di tradirsi. Inoltre Rudy aveva ormai imparato a parlare e non era proprio possibile prevedere ciò che avrebbe detto.
Sospirai, io pensavo che avremmo anche potuto dire loro ogni cosa, in fondo sia Rodolfo che Gemma erano morti e nessuno di noi aveva pronunciato la promessa vincolante, no?
«Papà! Papà!» Ecco, si era svegliato, pace finita. Mi voltai e gli sorrisi.
Aveva gli stessi occhi verdi della mia Giulia e mi stava studiando con la sua stessa espressione pensierosa. Quando era così serio a volte dimenticavo che aveva solo tre anni, sembrava che stesse pensando a qualche problema da risolvere per salvare l'umanità intera.
Poi il suo viso si illuminò con uno splendido sorriso. «Gingo-bel, gingo-bel, gingo-ol-tu-uei!» Batté le mani e mi guardò carico di aspettativa.
Non potei fare a meno di ridere. «Ma bravo! Te la sei ricordata!» Allungai una mano e gli scompigliai i capelli. «Oggi la cantiamo, okay?»
Rudy annuì entusiasta e batté ancora le mani.
Con la coda dell'occhio vidi un movimento in direzione della porta della Fattoria.
Era lei. Trattenni il respiro. Si era messa il vestito che le avevo regalato per il ballo. Me lo aveva promesso. Anche se aveva addosso un pesante giaccone, la stoffa del vestito spuntava svolazzando e spuntavano anche le sue belle gambe, sospirai soddisfatto.
Spostai lo sguardo sul suo viso e i suoi occhi puntati su di noi. Non sapevo perché, ma scesi dalla macchina e le andai incontro.
Sul suo bellissimo volto si dipinse un'espressione sorpresa e s'illuminò sorridendomi.
Accidenti, che emozione straordinaria, sapere di essere proprio io l'artefice del suo sorriso, mi fece sentire... veramente strafigo.
Allargai le braccia e lei si tuffò tra le mie, come sempre, sospirai, ora il mio cuore era al suo posto.
Ti sei messa il vestito le sussurrai nella mente.
Percepii il suo imbarazzo, sapevo che non si sentiva a suo agio, ma lo aveva fatto per me.
Lei annuì e rimase stretta a me ancora un po'.
...

Vi sta piacendo? Questo racconto è contenuto della raccolta
Buona lettura! 
Claudia : )

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