Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 9 dicembre 2018

Avenoso Asia Maria - Bozzano Gloria - Cabella Jacopo

Oggi tre nuovi racconti nati dal laboratorio #armonialatuastoria direttamente dalle scuole di Genova. Li potete trovare nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2" (L'ebook è gratis! Mentre l'edizione cartacea a soli € 7,90 potrebbe essere un bel regalo di Natale!)

#leggiamoinsieme




Avenoso Asia Maria




Un giorno andai con la mia famiglia all’Isola D’Elba. Ci trovammo sulla spiaggia ed io guardai quel lago, così lontano da me, che mi sembrava sussurrare un dolce suono. Quando ce ne andammo, ad un certo punto, mi girai e vidi un grande prato con colline boscose che si appoggiavano su di essa. Questo paesaggio, mi invogliò a guardarlo più attentamente e vidi come un luccichio provenire da lontano. Vidi una porta con scritto “ SE HAI DELLA FANTASIA QUESTO E’ IL POSTO GIUSTO PER TE’” così io, senza pensare entrai: vidi una scuola enorme, ma non una scuola normale, “una scuola di armonia”. Mentre la osservavo attentamente, un uomo si avvicinò e mi disse:
“Ciao, io sono il professore di flauto. Ecco! Tieni! Questo uovo contiene un animusi. Scoprirai tu quale ti capiterà. Vai… la tua avventura ti aspetta!”
Mi pare avesse detto di chiamarsi mister Panciotti e mi fece notare una fattoria con topogalli, pecorape, muccardo ed altri animali strani. Credo siano gli animusi o qualcosa di simile. Dopo essere entrata nella scuola “Armonia” sentii suonare al professore Cuor Difalco (il suo nome me lo disse il prof. Panciotti) uno strumento dolce, sicuramente dal suono era un flauto. Rimasi ad ascoltarlo per ore quando sentii in tasca l’uovo schiudersi. Ebbene sì! Era l’animusi appena nato che piangeva disperato. Andai subito da Panciotti e gli dissi: “Mi scusi Signore ma il mio animusi continua a piangere ed io non so che fare.”
Lui mi rispose: “Ragazzina, si vede che sei alle prime armi, lascia fare a me! In un battibaleno smise di piangere.
Così gli chiesi: “Ma come ha fatto?”
È semplice, basta suonare il flauto, loro si nutrono di note musicali”.
Così io, stupita, ringraziai Panciotti e me ne andai felice. Diedi un nome al mio animusi e lo chiamai Flautino. Tornai a casa con nuovi amici sperando un giorno di ritornare.

Bozzano Gloria


Come tutte le mattine mi svegliai nella mia stanza, dovevo prepararmi per la mia prima lezione della giornata, presi in mano il mio flauto iniziai a suonare una dolce melodia per dare il buongiorno al mio uovo di animusi. Finito di suonare mi vestii e andai a lezione.
Mentre mi incamminavo, Giulia mi vide e mi raggiunse, dopo un po’ la mia amica Giulia mi chiese: "Il tuo uovo di animusi si è schiuso?"
"No, il tuo?"
"No, ma vedrai Glori, le nostre uova si schiuderanno presto me lo sento."
Entrammo in classe e ci sedemmo accanto. L'ora di storia della Musicomagia passò in fretta come tutte le lezioni della mattina. Andammo a mensa.
Finito di pranzare Giulia mi chiese: "Cosa abbiamo adesso?"
"Ora abbiamo, la cura dell'animusi, sono emozionata voglio prendermi cura al meglio del mio animusi."
Entrate nelle stalle il prof. si presentò e disse: "Buongiorno e benvenuti alla mia lezione io sono il prof. Andrea. Spiegherò dove staranno i vostri animusi mentre sarete a lezione."
Il prof. ci fece vedere le stalle dei nostri animusi. La lezione finì in fretta, il tempo volò.
Giulia disse: "E anche questa giornata è passata in fretta."
Finito di cenare tutti i ragazzi e i prof. si ritirarono nei loro dormitori. La mia compagna di stanza si ammalò e l'infermiera disse che doveva trascorrere la notte in infermeria.
Chiesi a Giulia se voleva venire nella mia stanza, Giulia accettò volentieri. Iniziammo a fare un gioco.
"Gloria quale animusi credi che uscirà dal tuo uovo?"
Le risposi: "Un topogallo."
Il gioco durò un po’ e, stanche, io e Giulia andammo a dormire.
La mattina dopo mi svegliai e mi ricordai che era stato solo un bel sogno presi il mio flauto e cominciai a suonare, il mio uovo si schiuse, uscì un batuffolo azzurro era morbidissimo esclamai: "Ma è un topogallo! Lo chiamerò peluche."

Sentii qualcuno suonare alla mia porta era Giulia con il suo animusi, era un canorso, mi disse che si chiamava Roki i due animusi si misero subito a giocare insieme, erano tenerissimi!

Cabella Jacopo


Oggi è un giorno di festa e decido di fare una bella passeggiata nel bosco.
Ad un tratto vedo un albero di melograno abbastanza grande che a metà del suo tronco ha una porticina con scritto: “Aprimi e sarai felice”.
Allora un po’ incuriosito, ma anche dubbioso, decido di aprirla e come per magia mi trovo dentro un mondo favoloso, mai visto, con un’enorme scritta:
BENVENUTO ALLA SCUOLA DI ARMONIA”.
Mi viene subito incontro il bidello che mi consegna un uovo magico con dentro un piccolo animale dicendo: “Questo uovo si nutre solo con la melodia di questo flauto, quando l’uovo si schiuderà avrai il tuo animale da compagnia chiamato ANIMUSI”.
Subito dopo il bidello mi accompagna nella mia classe chiamata “Gli stregoni di ghiaccio” dove il maestro Guglielmo mi fa vedere che tutte le uova si stanno schiudendo e allora mi metto subito a suonare la melodia con il flauto.
Dopo un po’ di tempo il mio ANIMUSI ha iniziato a muoversi, mi ha tenuto compagnia per molto tempo e si è schiuso.
Per me è stata una giornata fantastica e non vedo l’ora di avere con me di nuovo il mio ANIMUSI.

Allora, vi sono piaciuti questi racconti? Non mancate di lasciare un commento e per saperne di più consultate il mio sito.
(Da questa domenica ho iniziato a spulciare l'elenco dei ragazzi in ordine alfabetico, perché ormai sono davvero pochi quelli rimasti.)

Al prossimo appuntamento!
Claudia




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