Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

sabato 13 luglio 2019

Il Regno del Mare - Mares


Nel secondo romanzo di Dark Sea, conosciamo meglio Re Mares, è davvero malvagio come abbiamo creduto fin'ora?
Leggiamo insieme questo estratto.



«Smettila di fare tanti discorsi Vittoria!» il suo viso si fece teso e mi fissò con astio «Tu non puoi capirmi» si era avvicinato e il suo sguardo glaciale mi stava spaventando.
«Ma allora spiegami» lo implorai piano, volevo davvero capire come ragionava. Ero sicura di aver visto dei sentimenti balenare sotto quello strato di ghiaccio.
«Potrei mentirti» disse sarcastico «lo faccio sempre, no?»
«Cosa cerchi di ottenere in questo modo?» non riuscivo ad arrivare da nessuna parte, era sfuggente pareva intenzionato a non concedermi più nessuno spiraglio «Credi davvero di poter basare il tuo regno sulla violenza e la menzogna?»
Mi fissò e strinse la mascella, per un attimo parve quasi stesse riflettendo sulle mie parole, poi alzò un sopracciglio «Lo faccio da sempre» sentenziò.
Che nervoso! «Sì? E che cosa hai ottenuto?» stavo davvero perdendo la pazienza «Tuo figlio ti ha voltato le spalle e i tuoi sudditi sono sempre pronti ad ammazzarsi tra loro!»
Mi afferrò i polsi con impeto e mi strattonò verso di sé, per parlare a un centimetro dal mio viso. Potevo sentire la brezza glaciale del mare artico sfiorarmi la pelle.
«Noi siamo Zenuviani» disse come se quello spiegasse tutto «siamo fatti così.»
Cercai di divincolarmi, ma la sua presa ferrea me lo impediva «Lo decidi tu come vuoi essere» dissi accorata.
Mares continuava a fissarmi, avevo l’impressione che lo strato di ghiaccio dei suoi occhi si fosse un pochino assottigliato, ma sotto imperversava il mare in tempesta «Non posso cambiare la mia natura» disse tetro, quando ormai avevo creduto che non avrebbe parlato più.
Ero scossa da brividi. Il sollievo per la notizia del mancato attentato ai miei amici e la tensione per quelle continue discussioni stavano avendo la meglio sui miei nervi.
Non volevo, però, darmi per vinta «Matteo lo fa» azzardai.
Ricevetti in cambio un’occhiata con tanto di dardi infuocati, anzi no, dardi di ghiaccio.
Feci un respiro profondo e cercai di parlare con più dolcezza «Conosco bene Matteo» non potei fare a meno di sorridere.
I lineamenti di Mares si rilassarono appena.
«Lui è buono e visto che è tuo figlio, sono sicura che ci sia del buono anche in te.»
Ghiaccio e tempesta di neve «Deve aver preso da sua madre!» mi urlò in faccia.
Sussultai spaventata.
«Vittoria, non c’è niente di buono in me» sembrava che cercasse di convincermi «sono un essere violento e malvagio, non mi importa della vita di nessuno, tanto meno della mia!»
Stava tremando leggermente, pareva sul punto di perdere il controllo. Quelle vibrazioni, come un terremoto stavano spaccando la superficie ghiacciata, ma cosa ne sarebbe emerso?
Avevo davvero paura.
«Non posso farci nulla, sono solo capace di distruggere, questa è l’unica soluzione!» la sua stretta divenne davvero dolorosa e mi spinse via, come se non potesse più starmi vicino.
Mi sbilanciai e mi aggrappai alla sua tunica sorprendendolo, entrambi perdemmo l’equilibrio e finimmo a terra. Subito Mares si ritrasse «Vattene! Stai lontana da me, raggiungi i tuoi amici...»
Respirava affannosamente e le sue mani tremavano di rabbia.
Chiuse gli occhi e abbassò il capo sconfitto.
Ero confusa e frastornata, provavo sentimenti contrastanti. Una parte di me lo detestava per quello che aveva fatto, per avermi mentito, per aver tenuto prigioniera Gaia… E sarei potuta andare avanti per ore!
C’era qualcosa, però, che mi impediva di andarmene.
Invece di scappare via, come il buon senso avrebbe suggerito, rimasi lì a guardarlo. Ora assomigliava di nuovo molto a Matteo.
La mia mano, senza che io le avessi dato il permesso, si avvicinò al suo viso e lo sfiorò con una carezza.
Mares spalancò gli occhi. Il ghiaccio si era sciolto, certo ci voleva il calore per sciogliere il ghiaccio, no?
Il suo sguardo era smarrito, mi afferrò la mano e d’istinto la strinse forte chiudendo di nuovo gli occhi con sofferenza «Vittoria...»
Capivo che era smarrito, ma ero certa che fosse ancora capace di provare amore, volevo davvero aiutarlo.
«Parlami di Zenuvia» dissi senza pensare.
Lui mi guardò sorpreso e accennò un sorriso, sì, pensare alla sua città era sicuramente un modo per tirare fuori il suo lato buono.
«Zenuvia era un luogo magico...»

Che ne dite? Volete saperne di più su Zenuvia e sull'avventura di Vittoria? 
La trilogia di Dark Sea è disponibile sia in edizione ebook che cartacea. 
Vi lascio il link al sito ufficiale e ad Amazon.
Buona lettura
Claudia

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