Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

venerdì 15 luglio 2022

Un Giorno ad Armonia - anteprime 2023 - Pascuzzi Simone - Previato Ian Renzo

 


Buongiorno, Cari Amici Lettori, anche oggi ritorniamo insieme ad Armonia per le nostre lezioni estive (speriamo di trovare un po' di fresco!) e leggiamo in anteprima le storie di Simone e Renzo

della scuola Scafiti di Busalla (Genova) che faranno parte della futura edizione 2023. 

L'edizione 2022 è stata pubblicata ai primi di giugno (qui il post per saperne di più)

(cliccate invece qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

Pascuzzi Simone


Era il mio ultimo anno ad Armonia. La mia classe era divisa in diversi gruppi ed io facevo parte degli "Stempanks”, un gruppo di sei ragazzi e quattro ragazze. Ci riunivamo sempre alla biblioteca e alla Sala Comune per chiacchierare con gli altri gruppi, non sempre si andava d’accordo e spesso ci si scontrava, ma poi tutto tornava alla solita routine.

Una mattina di marzo, però, qualcosa di strano era nell’aria: gli insegnanti erano tutti in agitazione, ma non riuscivamo a capirne il motivo. Le lezioni non iniziavano, eravamo tutti nelle nostre aule e dai vetri delle porte vedevamo discutere animatamente gli insegnanti, che correvano da una parte all’altra della scuola.

A quel punto io e il mio gruppo decidemmo di uscire dall’aula e di andare a vedere cosa stesse succedendo. Spaventati, ci trovammo davanti a degli animusi, ma non i soliti animusi, questi erano ostili ed erano in giro per la scuola con i professori che non riuscivano a prenderli perché erano troppi. Come prima cosa, cercammo di metterci a contatto con le altre classi che erano nel campo sportivo, ma qualcosa andò storto e dovemmo tornare indietro.

Allora decidemmo, noi e le “Cermazony”, di prendere gli strumenti nella 2°aula, anche se con difficoltà, perché ostacolati dagli aggressivi animusi, ma riuscimmo ad entrare nell’aula. Ognuno di noi prese uno strumento e cominciammo a suonare tutti insieme nel boschetto. Gli animusi, attratti dal suono, ci seguirono. Noi li rinchiudemmo nei recinti e dopo chiamammo i professori, che si erano rinchiusi tutti nelle stanze. I professori riuscirono con una strana melodia a far ritornare come prima gli animusi e il giorno dopo Armonia era la stessa di sempre, ma nessuno si dimenticò quello che era successo.

 Previato Ian Renzo

IL NONNO SU FERENIT



Per Giulia questo era il terzo giorno, equivalente, in tempo terrestre, al quinto giorno.

Venne chiamata dalla preside prima di incominciare a fare lezione.

Una volta arrivata, la porta si aprì da sola, ma ormai niente la sorprendeva più dopo la scoperta che si trovava su un mondo differente dalla Terra. Entrò e la preside le disse: "Mi è appena arrivata una lettera da tuo nonno" porgendole la lettera.

Si era preparata a tanto, ma non poté credere al fatto che la preside le stava effettivamente dando una lettera scritta da suo nonno.

"Non sei obbligata ad aprirla subito" le disse la preside, vedendo il suo stupore e quanto fosse impacciata.

“No, devo aprirla subito” si disse Giulia nella mente, e così ruppe il sigillo e aprì la lettera. La lettera era all'antica maniera, con un sigillo impeccabile e un francobollo terrestre; questa cosa la sorprese, in quanto non si aspettava che in un'altra galassia/mondo, o quello che era, si utilizzasse un modo per mandare e ricevere lettere uguale a quello terrestre.

"È questo il mezzo che usate sulla terra?" le chiese la preside con tono interrogativo e continuò: "Noi qui siamo abituati a ricevere o mandare degli ologrammi della persona che ci ha voluto per così dire scrivere".

Giulia però ignorò in gran parte questa domanda, visto che era tanto presa dalla lettera. La estrasse del tutto e lesse:



Ciao Giulia, lo so che questa lettera potrebbe sconvolgerti, visto che tutti quanti ti hanno sempre detto che io giacevo sottoterra in un lontano pianeta chiamato Terra.

Appena ho saputo che eri entrata nella mia scuola, Armonia, ho preso quel poco di tempo che ho di pausa per scriverti questa lettera.

Come forse avrai già scoperto, Armonia è un pianeta a circa 400’000 anni luce dalla Terra, ma nonostante questo è in comunicazione con essa attraverso un portale. Probabilmente la tua domanda è a che cosa serviva Armonia, a che cosa serve Armonia, e io ti voglio dare delle risposte, ma per darle ci vuole tempo, carta, e bisogna cominciare dal principio.

Circa 10’000 anni fa un'enorme guerra intergalattica scoppiò sul nostro universo; questa guerra era combattuta fra due principali confederazioni: la Confederazione dei Karanhant e la Confederazione dei Merhant (di cui fa parte Armonia).

La guerra fu molto aspra e miliardi di vite vennero perse in poco più di 100 anni e l'ago della bilancia era a favore dei Karanhant: la confederazione guerriera, e così i suoi avversari, decisero di creare delle stazioni di reclutamento oltre galassia: il loro scopo era di creare i super soldati.

Ci riuscirono alla perfezione, ma furono tante le vittime degli esperimenti, per di più furono di molte specie che non erano nemmeno minimamente sviluppate. Oppure potevano essere prelevati lo stesso degli esseri viventi anche senza fare esperimenti: però dovevano essere abbastanza forti in combattimento e servivano come forza lavoro e carne da macello.

Questi super soldati sono chiamati "Gli Ilit", sono piuttosto facili da riconoscere, in quanto per crearli è stato preferito una struttura fisica umanoide, saltano fino ai fino 5 mt di altezza, in gran parte grazie alla loro statura, che varia tra i 2.5 mt ai 3 mt. Il problema è che tendono essere sociopatici, eccetto pochi, e per questo viene data loro un'intelligenza artificiale, che è un derivato da una mente vera di una persona. La cosa è molto impressionante, perché oltre ad imitare le tendenze mentali, o sentimenti, di una persona, viene imitato anche l'aspetto fisico, grazie a un ologramma. La cosa più sorprendente è che ha una realisticità impressionante, sia a rappresentare la persona sotto il punto di vista fisico sia sotto il punto di vista mentale. Riescono a manifestare anche le emozioni che normalmente una persona può avere in quel momento: momenti di tristezza, di allegria, di sorpresa e persino di rabbia.

Gli Ilit furono usati per la prima volta nella battaglia di "Ervent", un lontano pianeta nella galassia di Solaris; questa battaglia fu l'inizio del capovolgimento dell'ago della bilancia. Fu una battaglia molto cruenta: circa 350’000 anime perirono in questa battaglia.

Dopo altri 70 anni e innumerevoli altri morti, la guerra si fermò: finalmente fu firmata la pace, tutti erano contenti e i soldati prelevati dagli altri mondi vennero dimenticati, insieme ai Portali.

Tutto andava bene, l'economia cresceva, le persone vivevano felici e così via. Ma qualcosa cambiò negli ultimi 90 anni circa: i Karanhant avevano sviluppato la tecnologia per prelevare gli esseri viventi degli altri pianeti, come i loro avversari anni prima, e forse avevano persino sviluppato la tecnologia di creare i super soldati, il che poteva provocare solo una cosa: guerra. I Merhant erano andati nel panico e avevano deciso di riaprire i centri "reclutamento" come Armonia, e per precauzione crearono degli scudi fatti di impulsi elettromagnetici, caricati da una forza elettromagnetica molto forte. Io fui tra i primi "prelevati", anche se in verità avevo fatto come te: avevo scelto di entrare in questa scuola. Le cose andarono bene ed ero pure un insegnante, però tutto questo cambiò quando vennero a scegliere dei "candidati" per il reclutamento del super soldato; io fui prelevato e questo mi costrinse a fingere una morte sulla Terra. Nel mio primo combattimento, una scaramuccia nei pressi di "Maghard", non provai nessun rimorso nel far fuori i miei nemici, in quanto era appena diventato un super soldato.

Spero che non ti dovrà succedere come è successo a me: vivere una vita che sembra un'eternità e uccidere essere viventi che non ti hanno mai fatto niente ed essere costretto a non poter mai vedere la tua famiglia. Ecco per che cosa ero stato arruolato.

Attualmente mi trovo distante da te a quasi 720 anni luce su “Ferenit”, quindi spero che mi scuserai del fatto che non ti ho ancora visto e che non sono ancora venuto a trovarti.

Il tuo caro nonno.

Insieme a questa lettera scritta si poteva trovare un ologramma, il quale però diceva esattamente quello che era scritto sulla lettera, solo con l’aggiunta di un’immagine del nonno mai visto prima.

Ringraziamo i ragazzi per queste due nuove storie fantasiose e ci vediamo presto per un altro viaggio, ad Armonia e oltre!
Claudia :)

Nessun commento:

Posta un commento