Buongiorno, Cari Amici Lettori, con il quinto episodio per Optima arriva il giro di boa!
(Qui il post di presentazione del progetto, se non lo avete ancora letto.)
Ecco il nuovo approfondimento su uno degli argomenti trattati nell'episodio, in cui vi racconterò anche qualcosa di me, per invitarvi al dialogo.
Quindi, prima di tutto, iniziate la lettura della storia e poi proseguite con questo post.
Se vi va di raccontarmi qualcosa potete farlo nei commenti oppure, se desiderate che la cosa rimanga tra noi, potete scrivermi una mail (claudia.piano@virglilio.it) mettendo nell'oggetto "Optima" e il numero di episodio a cui è riferito il vostro messaggio. Vi risponderò al più presto.
E adesso, siete pronti per tornare alla Optima?
Potete scaricare il nuovo episodio a questo link, anche questo ebook sarà gratis, ma attenzione solo per un giorno (sabato 26 novembre).
"Fiducia"
In questo intenso episodio scopriamo che cosa è successo davvero a Teo. È stato aggredito e violentato. Questo terribile avvenimento lo ha quasi distrutto. Sappiamo che è stata Tara a trovarlo sul bordo della piscina e che ha temuto di non vederlo più sorridere.
Non possiamo nemmeno provare a immaginare come ci si senta a subire un gesto così orribile e disumano, ma purtroppo sono cose che succedono davvero. E anche di questo è giusto parlare, anche se in casi come questi non possiamo semplicemente risolvere i problemi parlandone tra di noi, sono situazioni in cui bisogna farsi aiutare dagli specialisti. Così come Teo che ha ricevuto l’aiuto del dottor Ricci.
Ma tutto l’aiuto possibile non basta per superare il trauma, dobbiamo essere noi che troviamo la forza. Spero con tutto il cuore che nessuno di voi abbia mai dovuto subire quello che è successo a Teo e, se così fosse, non vi chiederei di certo di parlarne a cuor leggero, ma vi ricordo che ci sono centri dove chiedere aiuto e che nessuno mai deve viverlo come una vergogna. Non bisogna mai accontentarsi di sopravvivere, dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per tornare a essere sereni.
Teo è scoraggiato, si sente debole e crede di non saper valutare le persone. L’amicizia di Lorenzo lo sta aiutando a recuperare la fiducia in se stesso.
Per Tara è diverso, lei sembra più forte, ma fa fatica a concedere la fiducia agli altri e, quello che accade sul finale sembra proprio darle ragione.
E voi, ditemi, riuscite a dare fiducia agli altri? Ma soprattutto, se questa viene tradita, riuscite a perdonare davvero?
Concedere fiducia non è facile, come ho già accennato in uno dei post precedenti, non è qualcosa che possiamo decidere con razionalità, ma proviene dal profondo di noi. E ancor più difficile è fidarsi quanto una persona, o le persone in generale, ci hanno traditi. Non parlo di tradimento di coppia, ma quello del nostro animo. A volte perdonare sembra impossibile. Io faccio davvero fatica a farlo. Molte volte ci provo e mantengo una sorta di "apparente cortesia" nei confronti della persona che mi ha ferito, ma dentro di me non riesco a far sì che tutto torni come prima.
Posso assicurarvi, però, che quando la persona in questione ne vale la pena, qualcosa scatta. A me è successo. Le due persone più importanti della mia vita, mi hanno fatto soffrire e se non le avessi perdonate le avrei perse. Una di queste è proprio mio marito che nei primi tempi in cui uscivamo insieme era appena uscito da una relazione complicata e non era sicuro dei suoi sentimenti. Mi ha "mollato" e ripreso per più di sei mesi, tanto che ero fortemente tentata di mandarlo al diavolo... 😒Molte persone attorno a me mi dicevano di lasciarlo perdere, ma qualcosa mi ha impedito di farlo. Destino? Vero amore? Chi lo sa? Fatto sta che, nonostante i problemi e le difficoltà della vita, siamo ancora insieme (dopo più di vent'anni) e ci amiamo ancora. Non nego che sia stato difficile tornare a fidarmi, avevo molta paura e, vi confesso che ancora oggi a volte ho qualche incubo in cui tutto sembra essere andato a rotoli... Ma poi mi sveglio ed è tutto okay.
Non vi assicuro che le cose vadano sempre così per tutti, sicuramente io sono stata fortunata, ma a volte ci penso... Se non lo avessi perdonato, non avrei avuto la vita che ho adesso. Di sicuro un po' di ansia iniziale e qualche incubo si possono sopportare, non credete?
Per concludere credo che dobbiamo fidarci del nostro istinto e, se ce lo sentiamo nella pancia, dobbiamo dare una seconda possibilità anche se le persone attorno a noi la pensano diversamente.
Al prossimo episodio.
Claudia
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