Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 30 settembre 2018

Alessia Marinutti - Un giorno ad Armonia

Alessia Marinutti


Alessia è una della mie prime e più accanite fans. Non ci siamo mai incontrate, ma è come se la conoscessi da sempre. È una ragazza davvero in gamba, proprio come Giulia.
Ha già partecipato alla precedente raccolta, questo suo racconto, in formato diario, è un seguito di quello dell’anno scorso.
Questo e altri fantastici racconti potete trovarli nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2" (l'ebook è gratis!)

29/01/2049
"Chissà..."
L'ultima parola di un inizio e la prima di una avventura.

Caro diario,
è veramente tanto che non ti scrivo: in un anno sono successe tantissime cose, molte belle e molte brutte. Gli umani, dopo un solo mese sono riusciti ad annientare ben 3 pianeti (Terra 2, Marte e Venere) e migliaia di specie animali. Un vero record di distruzione! In questo momento sono su Terra 3. Chissà quanto durerà il loro "nuovo mondo"...
Ora c'è una nuova scuola di Musicomagia: quella dell'Artide! Si chiama Taidemusiikkia. Ci sono stata due mesi fa per una gara amichevole di Tornado: è un posto dove la temperatura è costantemente sotto lo zero. Lì c'è un nuovo sport: si chiama Kaunis Lumi. È una specie di basket sul ghiaccio, solo con il flauto. In effetti ho provato a giocarci ma... beh... sono caduta subito nell'acqua ghiacciata!
Primo colpo del secondo anno: Eleonora non c'è. Già, la mia vecchia compagna di stanza ha deciso di cambiare scuola e Gabriele con lei.
Secondo colpo: nuova classe e nuovi compagni.
Per fortuna ora è tutto risolto: intendo dire, ho una nuova e divertentissima compagna di stanza, Valentina, e simpatici compagni di classe. La maggior parte di loro frequenta i miei stessi corsi: cura degli animusi (a proposito: Filippo mi ha nominata sua aiutante, un po' come ha fatto molti anni fa con Giulia), storia della Musicomagia eccetera...
Adesso è molto tardi, farei meglio ad andare a dormire... anche perché una certa compagna di stanza vuole leggerti (è convinta che io abbia una cotta per un nostro compagno di classe), un po' come l'anno scorso!
30/01/2049
Caro diario,
questa è stata una giornata molto particolare. Un esempio? Non abbiamo fatto la ginnastica mattutina. Un nuovo studente ha fatto il suo ingresso ad Armonia: si chiama Giuseppe e viene dall'America. Music Farm. Una volta ci sono stata, per assistere ad una partita di Pallasuono: è una scuola molto grande e moderna, dove c'è un piccolo lago (nulla in confronto al Lago Sussurrante). Comunque sia, è nuovo qui ed io sono la sua guida. Tutto per colpa di Valentina: quando la preside Orchestri ha chiesto se qualcuno si offriva volontario per aiutarlo, quella ragazza ha fatto sentire la sua voce squillante, urlando ai quattro venti "Sì, io. IO, IO voglio fare da guida!!!". Quando tutti hanno guardato nella sua direzione, lei ha indicato me. In effetti, anche se a volte si comporta un po' troppo vivacemente, io l'adoro. Lei è sempre allegra e solare e ha una storia particolare qui. Infatti ha passato il primo anno nella scuola cinese Shou Hui Pipa, anche se è italiana. Perché? Me l'ha confidato poco tempo fa: lei adora la Cina. Alle medie ha fatto un corso di cinese, che ha continuato alle superiori. Solo dopo si è accorta di capire davvero poco questa lingua, allora ha optato per Armonia.
Stavo dicendo? Giusto, Giuseppe. Beh, il pomeriggio mi è toccato fargli vedere tutto: dalle stalle alla biblioteca, dai dormitori alle aule (che sono davvero tante). Il momento più difficile è stato quando ha detto una battuta: "Wow, qui è così bello che sembra di essere su un altro pianeta! Peccato che siamo ancora su Terra 3". Evidentemente in America non spiegano agli studenti delle scuole di Musicomagia che SONO su un altro pianeta. Se ne accorgerà domani mattina quando, guardando il cielo, vedrà due lune. Non riesco proprio a immaginarmi la sua faccia! Sarà mooolto divertente!
Dopo il giro turistico l'ho accompagnato a prendere il suo uovo. Prima domanda che vorresti farmi: "Ma non aveva già un animusi a Music Farm?" Ebbene no. Gli animusi sono caratteristici di Armonia. Mi ricordo quando mia cugina mi ha raccontato dell'arrivo di Jeans e degli altri per la partita di Tornado: erano rimasti straniti dalla vista dei cavalfanti, delle muccoche e di quegli strani esseri che ogni ragazzo aveva con sé. Probabilmente è la stessa faccia di Giuseppe quando gliene ho parlato. "Cosa sono? Animu-che?". Allora è partita una spiegazione davvero lunghissima sulle loro origini, su quante specie sono… in effetti devo essere scesa troppo nei dettagli: mi sono messa a parlargli di Persi il serpesce, gli aquileoni, aquilupi… errore mio!
Comunque siamo andati alle stalle, ed è lì che ha scelto un uovo, molto diverso dagli altri: azzurro intenso, simile a quello di uno zaffiro, con striature rosa. Gli ho spiegato che, per farlo schiudere e poi per nutrire l'animusi deve suonare il flauto e capire quali note preferisce.
Approfitto per parlarti del topogallo di Valentina: una cucciolotta rosa dolcissima, che ha come nome Dorotea. Il suo uovo, di un azzurro molto simile a quello del cielo, ha iniziato a schiudersi due giorni dopo l'inizio della scuola. Valentina mi ha svegliata (non troppo delicatamente) e, tutta agitata mi ha fatto vedere l'uovo pieno di crepe dicendomi "Aiutami tu, ti prego… io non ho la più pallida idea di cosa fare..."
Siamo subito corse nelle stalle ma il fato vuole che non c'era proprio nessuno. Solita mia fortuna. Comunque, con il mio fidato flauto (regalatomi da Giulia) e una melodia con note acute (che donano forza), Dorotea ce l'ha fatta. Appena ha visto il piccolo topogallo, Valentina si è emozionata davvero tanto!
...
...
...
...cos'è… questo suono? Uff... scommetto 10 uova di gallicore che è Giuseppe... ha davvero preso sul serio la frase "Devi suonare sempre per il tuo animusi; più suoni e prima nascerà!"
Ho paura che continui per tutta la notte... dovevano proprio metterlo in stanza con Adrien?! (ovvero a pochi passi dalla mia camera)
Spero di riuscire a prendere sonno! A domani!
31/01/2049
Yawwwn... ebbene: mi sbagliavo. Giuseppe ha continuato per tutta la notte con la stessa, ripetitiva, canzone. Come abbia fatto Adrien a prendere sonno non lo so! A proposito: sono due giorni che ti scrivo solo di questa "novità", eppure un diario servirebbe principalmente per annotare i pensieri, i pettegolezzi e i ragazzi della proprietaria. Pazienza: domani (forse) recupererò!
Questo è forse l'anno dei ragazzi nuovi? Eh già, un'altra persona, a cui (grazie al cielo) non faccio da guida. Questo è il compito di Vale! Quando la preside ha presentato Axel (alto, moro, occhi azzurri… insomma, l'idolo di ogni ragazza!) la mia compagna di stanza non gli toglieva gli occhi di dosso. Io? No, a me basta Adrien: capelli neri, occhi scuri, alto come me.
Comunque, mi sono dovuta sorbire un pomeriggio di "Oh, e che animusi è il mio? Eh? Non lo sai? Dai, ti prego, dimmelo!" di Giuseppe, alcuni sussurri "Ma quanto è bello Axel?!" di Valentina, il silenzio assoluto di Adrien con frequenti occhiatacce a quelli nuovi e domande ambigue "Ah, quindi tu sei Valentina. E la bella ragazza qui con te chi è?" di Axel. Quando è arrivata la sera e dovevamo tornare nei nostri dormitori, il "bellissimo, simpaticissimo, dolcissimo, intelligentissimo" Axel (nota bene: secondo Valentina) ha tentato di baciarmi, ma gli sono arrivati tre pugni: uno da parte di Adrien, uno da parte di Giuseppe e, ovviamente, uno da parte mia. Valentina ha solo tirato un sospiro e mi ha seguita in camera. Lì è partita un'accurata descrizione del "fantastico" (d'ora in poi chiamerò Axel così, altrimenti ripeto troppo il suo nome) da parte della mia compagna di stanza. Secondo me non ha neanche visto che ha tentato di baciarmi!
Verso l'una di notte (in questo momento sono le due) ho sentito qualcuno che batteva alla finestra. Sulle prime ho pensato che fosse un po' di vento o cose così. E mi sono rimessa a dormire. Dopo dieci minuti buoni sono andata a controllare e, indovina un po': Adrien e Giuseppe (solo a me ricordano Pietro e Arci?). Sfortunatamente, il "fantastico e incompreso" Axel è capitato in camera con loro. "O venivo qui, o quello là non sopravviveva alla notte", parole di Adrien. Per fortuna l'ha detto sottovoce, altrimenti avrebbe dovuto vedersela con Valentina! Molto probabilmente anche lui ha notato il suo "interessamento" ad Axel.
Cos'è successo poi? Loro due si sono messi a dormire nel mio letto ed io in quello di Valentina.
Ora è meglio se ti lascio: ho già passato una notte insonne...!
01/02/2049
...seconda nottata passata in bianco.
"Come mai, questa volta?" mi chiederai. Beh... è successa una cosa… che secondo me è molto bella. Ti sto mettendo curiosità? Ok, te lo dico:
è nato l'animusi di Giuseppe!!!
Perché non te l'ho scritto ieri notte? Magari volevo dormire almeno un'ora prima di dover affrontare una lunga giornata (idea che in seguito si è rivelata vana).
Comunque sia, è successo tutto ieri (come ho già scritto) verso le… uhm.… circa… ah, insomma! Praticamente quando stavo per addormentarmi.
"Alessia??"
...nessuna risposta...
"A-Alessia?"
...stavo ancora sognando...
"Ti prego… svegliati..."
...ecco, in questo esatto momento stavo fingendo di dormire… nel mentre, una mano mi scuote delicatamente...
"ALESSIA!"
...e lì faccio un salto (anche perché mi ero abituata a sentire le sue parole solo bisbigliate).
Apro gli occhi e vedo due grandi occhi che mi fissano preoccupati. A momenti li scambiavo per quelli di Extelle.
"...cosa c'è, Giuseppe? Dai, sono stanca, torna a dormire"
"Cosa ho sbagliato?"
La sua mano era ancora sulla mia spalla. Stava tremando.
Ero ancora convinta che avesse fatto un incubo, quando un rumore mi fece capire tutto.
In un attimo, ero fuori dalla finestra (ti ricordo che c'è una specie di terrazzino), con Giuseppe quasi terrorizzato che mi guardava dal letto.
"Sta per nascere il tuo animusi" gli ricordai.
La sua faccia diventò prima felice, poi di nuovo preoccupata...
"Come posso farlo nascere? Devo chiedere ad un professore? Magari a Filippo… tu che dici?"
Lo presi per mano e "Vieni con me" furono le prime parole che gli dissi per tranquillizzarlo.
"VUOI DAVVERO FAR NASCERE UN ANIMUSI?!?! NON L'HAI MAI FATTO PRIMA", mi disse, dimenticandosi di Extelle.
Lo scricchiolio dell'uovo gli fece aggiungere: "M-Magari ti s-seguo". Era davvero spaventato!
Note acute, delicatezza e sangue freddo, come avevo fatto con Valentina ed Eleonora.
"Che animal-ops!-animusi è???"
In effetti era un esserino molto strano: una talpa… o una marmotta? O entrambi?
Comunque sia aveva un pelo chiaro, come il marrone delle nocciole...
"Ah, non mi importa!" disse Giuseppe abbracciando il suo nuovo amico...
"Fritto! Lo chiamerò Fritto!"
In quel momento era arrivato Filippo.
"Alessia, cosa fai? Mi vuoi rubare il lavoro?" disse con un sorriso.
"E questo cucciolotto chi è?"
Così è iniziata una lunga discussione sul nuovo animusi. Neanche Filippo lo conosceva.
Intanto, nella mia testa si stava formando un'idea: il giorno dopo sarei corsa dalla preside Yamanuelle per farmi dare un consiglio.
Infatti oggi ci sono stata: Giuseppe (mi rendo conte solo adesso che è molto pauroso) ha rifiutato categoricamente di incontrare la preside (dopo che io gli ho detto che era un Umanimusi). Alla fine, non so neanche come, l'ho convinto.

2/02/2049
Caro diario,
oggi visita alla preside Yamanuelle… non so cosa dire: sono felice, sconvolta… in ogni caso, sarà meglio che ti racconti tutto per filo e per segno!
Il solito buio ci ha accolti all’interno dell’edificio.
“Uno strano uovo, una creatura esemplare.”
Giuseppe ha subito fatto un salto e stava anche per andarsene se io non lo avessi fermato.
“Fallo per Fritto” anche se non potevo vederlo, potevo ‘sentire’ le sue emozioni e i suoi pensieri. Era una cosa molto particolare…non mi era mai successa prima. Però… ho provato a concentrarmi e ho sentito Adrien, come se fosse a pochi centimetri da me. Ho sentito le sue emozioni e i suoi pensieri, come se fossi stata nel suo corpo… era una sensazione bella, come se si fosse innamorato di…
“E cos’abbiamo qui? Una musimaga potente, con una mente dominante, molto pericolosa, ma delicata, astuta e veloce come una volpe, eppure forte, orgogliosa e bellissima come un serpesce.”
La prima cosa che ho visto, dopo aver aperto gli occhi, è una (o meglio, due) luci verdi…al centro buie, come quelle di un…
-gatto…-
BAM!
Perfetto, Giuseppe era svenuto.
Mi ricorderò per sempre quegli occhi felini, che sembravano leggerti l’anima, ma quella donna usava un’altra cosa per guardarti dentro…
-…la mente- completò la mia frase .
All’improvviso ho sentito un’emozione forte, spaventosa… che però non proveniva da me. Io ero curiosa di quella donna, metà umana e metà animusi
“Alessia, ti prego, andiamocene, non ce la faccio più, quell’essere mi fa molta paura…” ha fatto Giuseppe.
“Vuoi scoprire la verità su Fritto?” la stessa voce soave di prima.
-Ave Maria, piena di grazia…-
“E adesso si è messo a pregare…!” ero abbastanza seccata (direi un po’ tanto!)
“A-A-Alessia…C-come hai f-f-fatto a-a…” Giuseppe stava balbettando dalla paura.
-Sempre attraverso la mente- la preside Yamanuelle, nelle nostre menti, stava mettendo un po’ di paura a Giuseppe
Successe tutto molto in fretta: Giuseppe prese Fritto e se la diede a gambe, io l’afferrai per il braccio per farlo rimanere e, nello stesso momento, Adrien e Valentina fecero il loro ingresso nella stanza, lasciando la porta aperta, facendo entrare la luce del sole, Giuseppe si voltò verso l’animusi, sbiancò e cadde a terra con un tonfo.
-La squadra è al completo…-
Adrien sobbalzò: la voce la sentiva pure lui… la stessa cosa Valentina: ‘sentivo’ che era molto agitata.
‘La squadra è al completo’, cosa potrebbe significare? Devo avventurarmi in un posto strano con loro? Beh… Giuseppe non conosce molto bene la storia della Musicomagia e di Armonia, tanto meno gli animusi, stessa cosa Valentina, ma Adrien…oh, è così carino!
“…sono felice che tu lo pensi!” disse Adrien seppure con un po’ di imbarazzo, alle mie spalle.
In quel momento avrei voluto essere come Giuseppe: stesa per terra, invisibile…oppure di non essere in quel posto. Uff: è possibile che faccia sempre figuracce?!?
-c’è la meravigliosa creatura Umanimusi, la volpescente…- avevo la netta sensazione che parlasse di me…un Umanimusi? Quando ci eravamo incontrate, poche decine di minuti prima (o ore?), mi aveva descritta come un serpesce ed una volpe… non lo so proprio…
-accompagnata da ben due ragazzi, uno portatore della mitica talpamotta, animusi che credevo perduto…- questo doveva essere Giuseppe…
-…e il geloso aquilupo, che non si fida proprio di nessuno, venuto qui per proteggere il gruppo… o solo l’anima che vuole sorvegliare? In ogni caso è un evento molto bello e raro l’amore che un aquilupo prova per una volpescente…-
Quel luogo era silenzioso, tranne per il battito dei nostri cuori, il mio e quello di Adrien.
-…vedo anche una ragazza molto vivace, ma amata da tutti-
Valentina… proprio lei…
-La risposta alla vostra domanda non è qui. Fritto è un animusi molto speciale: cercate a Taidemusiikkia, la scuola dell’Artide. Chiedete allo spirito protettore di quelle terre-
Aspettavo dell’altro, ma Giuseppe mi ha subito afferrato per il polso e mi ha trascinata via.
I miei occhi facevano fatica ad abituarsi alla luce del sole, ma tutti erano confusi: li sentivo con la mente.
“Sentite, i-io non ho t-t-tempo di credere a-a queste c-cose assurde, torniamo a casa…” ha detto Giuseppe, cercando di auto convincersi.
“…andiamo…” Valentina era turbata.
Eh già: tutti noi consideravamo Armonia una specie di casa…cosa che, in un certo senso, lo era.
Abbiamo passato il resto della giornata da soli: io ero con Persi, Adrien si allenava sui pattini, Giuseppe era in camera e Valentina era nel roseto.
Dopo il tramonto del sole, sono andata in camera, sperando che Valentina non facesse domande. Infatti non aveva voglia di parlare, forse stava dormendo ma, più probabilmente fingeva.
Non lo so, molto probabilmente non ti scriverò per parecchi giorni…
Uff… troppe ‘emozioni’ in una volta: prima Giuseppe e Axel, poi la storia della talpamotta, il tentato bacio di Axel, la preside Yamanuelle, il contatto mentale e, infine, Adrien. Suppongo che anche Giuseppe sia un pochino geloso di me: mi è bastato vederlo con il ‘perfetto’!
Forse è tutto una presa in giro, forse è tutto uno scherzo. E se fosse così? Se tutte queste preoccupazioni non servissero? Se il viaggio a Taidemusiikkia fosse inutile? E se…e se… i sentimenti di Adrien fossero falsi? …non ci posso credere, non posso neanche pensare una cosa simile! O…forse sì?

3/02/2049
Caro diario,
ho passato una nottata orribile: non riuscivo a dormire, con tutti i pensieri che ho per la testa, Adrien non è venuto a trovarmi e… ho organizzato tutto per oggi. In che senso? Beh, ho chiesto consiglio a Persi, ho fatto le valigie e ho stilato una lista di cose negative che potrebbero accadere e come risolverle… ho fatto tutto, in poche parole.
Adesso è mattina e tutti gli altri dormono. Non sono molto sicura di andare a Taidemusiikkia, di incontrare lo spirito protettore di quel posto… a proposito: cos’è uno spirito protettore? Intendo dire: devo cercare la preside di quella scuola, un animusi particolare… o cosa? Ieri sera sono andata nella grande biblioteca di Armonia (di nascosto) e (sempre di nascosto) ho curiosato tra gli scaffali più misteriosi della scuola, quelli che (almeno in teoria) dovrebbero essere riservati ai Musimaghi più potenti, alla preside e ad alcuni professori. Ebbene, ho appurato che uno spirito protettore è “un’essenza mistica, un essere sacro che difende la sua terra natia. Essendo uno spirito, una creatura incorporea, molto spesso assume le sembianze di un anumani, un’entità simile ad un umano, ma con la mente di un potente animusi”, tutto questo grazie al libro che non avrei dovuto leggere… pazienza, ho imparato qualcosa, quindi va bene, no?
In ogni caso, è troppo tardi per tirarsi indietro. Ora dovrei andare e convincere gli altri.
*la sera*
Caro diario,
Taidemusiikkia è stupenda! Non c’è altro da dire: fa un po’ freddo, ma sembra quasi di trovarsi in un mondo scolpito nel ghiaccio!
In ogni caso, questa è stata una giornata abbastanza divertente (o sorprendente, o strana o tante altre cose): questa mattina, quando ti ho salutato, sono andata da Valentina (distanza percorsa: 1 metro), ho cercato di svegliarla e mi sono accorta che era già vestita con abiti pesanti e aveva già preparato una valigia. Questo significava che anche a lei era venuta la mia stessa idea! Subito dopo sono andata da Adrien, ma…
“Alessia, passa per il terrazzino: sono le 3 di notte, ti caccerai nei guai!” indovina chi era?
Ovviamente Valentina!
Dopo aver passato una buona mezzora per convincerla a venire con me dagli altri, ho scavalcato la finestra e ho percorso il terrazzo quando, ad un certo punto, ho visto Giuseppe e Adrien fare la stessa cosa!
Lettura nel pensiero? Dopo la giornata di ieri non sono più tanto scettica su queste cose!
Comunque, beh… hai presente le scene nei film, quelle al rallentatore, quando due persone corrono l’una verso l’altra e si abbracciano? Ecco. Non aggiungo altro. Anzi, dico solo che Giuseppe ci è rimasto un po’ male…
Ad ogni modo, niente in confronto a Valentina: appena ha visto Axel, gli è corsa incontro (altro che rallentatore!)
Ricapitolando: io abbracciavo Adrien e Valentina abbracciava Axel mentre Giuseppe rimaneva a guardarci. In effetti mi ha fatto un po’ pena, quindi ho allargato l’abbraccio, a cui si sono uniti anche Valentina e Axel (che era un po’ riluttante… quanto mi sta antipatico! Oltretutto mi continuava a guardare insistentemente…uff!). Dopo 5 minuti, ci siamo decisi:
“Andiamo?” la prima parola della giornata, detta in un sussurro.
“OVVIO!” urlarono gli altri, ridendo.
Dopo esserci preparati in una maniera più accurata (ovvero dopo che Giuseppe si è preparato in maniera più accurata, dato che era in pigiama), siamo partiti per Taidemusiikkia! Aspetta un attimo…è venuto anche Axel, giusto? Giusto. Lui non ha conosciuto la preside Yamanuelle, giusto? Giusto. Quindi, perché è venuto? Ti rispondo subito. Anzi, secondo me, puoi arrivarci anche da solo!
Esatto, c’entra Valentina. Mi farà diventare matta con quel ragazzo!
Ehi… ho sentito un rumore! Uhm… molto probabilmente è la professoressa Diana… Non credo si fidi molto di noi ragazzi!
Sarà meglio mettersi a dormire o, meglio, fingere di dormire… sai, aspetto Adrien <3 <3 <3
Ahahah! È molto divertente e dolce (e, in un certo senso, triste) sapere che quando ti piace qualcuno diventi stupida!
In realtà, credo che qualche disegno ti renda più bello, mio caro diario!
Cavolo! Adrien sta facendo troppo rumore, venendo di qua! E credo che la professoressa sia proprio davanti alla nostra camera (malfidente!)
Beh…ciao!!! (spero di non finire nei guai!)

4/02/2049
Caro diario,
temo di non poterti scrivere per un po’…
Uffa! Dovevo scriverti della ‘spedizione’ (come mi piace chiamarla) a Taidemusiikkia, di Adrien, dello spirito protettore di quelle terre…
Il punto è che sono (siamo: io, Valentina, Giuseppe, Adrien e Axel) dalla preside (che non è ancora qui, quindi ti sto scrivendo di nascosto).
In poche parole: Giuseppe è in ansia, Valentina pensa ad Axel, Axel mi fissa e mi fa dei segni (ammiccamenti, baci e schifezze simili), io scrivo ininterrottamente qui e Adrien studia per una verifica…no, aspetta… fa dei disegni su un foglio nascosto dal libro… sono curiosa…
In ogni caso, forse sarà l’ultima pagina di questo diario, il mio ultimo giorno qui.
Che succeda quello che deve succedere, io non mi pento di aver incominciato il viaggio, di aver fatto quello che ho fatto.
Quella giornata sarà sempre nel mio cuore, un pensiero felice che riemerge quando si è tristi, un raggio di sole in una giornata nuvolosa, un oasi in un deserto, una stella cadente in una giornata senza stelle.
La mia avventura… continuerà?

Il foglio su cui stava scrivendo Adrien:
“Quello che succederà non lo so, ma non ti abbandonerò mai.
Ti amo, A.”


Questa è la foto che Alessia ha creato per noi, non è bellissima!



domenica 23 settembre 2018

Oliveri Andrea - Gugino Giorgia - Un giorno ad Armonia

Due nuovi racconti nati dal laboratorio #armonialatuastoria direttamente dalla scuola D'Azeglio di Genova. Li potete trovare nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2" (l'ebook è gratis!)


Oliveri Andrea


Era un giorno molto importante alla scuola di Armonia, avrei ricevuto il mio uovo di animusi dal prof. Giovanni.
Mi ero svegliato all’alba perché non riuscivo a dormire dalla voglia di avere il mio uovo. Avevo raggiunto i miei due amici che mi stavano aspettando per andare a fare lezione di giardinaggio dal prof. Migliore.
Dopo il giardinaggio, era arrivata l’ora del prof. Giovanni Musetti, un prof. molto severo con chi non si comportava bene.
Cominciò il discorso così: «Oggi per voi è un grande giorno, riceverete il vostro uovo di animusi».
Io fremevo dalla voglia di sapere che specie fosse. Ci diede questo uovo e io con cura lo misi in un borsello apposta.
«Per far schiudere le uova bisogna suonare melodie con il flauto che vi hanno dato ad inizio anno» disse il prof. Giovanni.
Finita la lezione siamo andati a mangiare nella sala principale dove, dopo aver mangiato, abbiamo suonato con il flauto ai nostri animusi. Si vedeva “scrollare” l’uovo dalla felicità. Ma non era ancora arrivato il momento della schiusa. Abbiamo visto in bacheca della scuola che c’era il torneo di Tornado che era un gioco di pattinaggio; mentre si correva sui pattini si doveva suonare il flauto per far muover il dischetto che doveva andare in porta. Così, io, Marco e Luca cominciammo ad allenarci. Ci siamo iscritti al torneo che si sarebbe tenuto dopo due ore. Arrivarono le qualifiche del torneo e io mi scontrai contro Ramiro che si diceva fosse il più forte della scuola di Armonia. Dopo una dura lotta vinsi e passai ai quarti di finale. Anche Luca passò ai quarti di finale, invece purtroppo Marco non passò. Dopo tutte le fasi finalmente arrivai in finale.
L’arbitro disse: «Gli sfidanti della finale sono Pietro Marchetti e il capo cannoniere Bruno Ramirez.»
A metà partita mentre mi stavo difendendo dal tiro di Bruno sentii nella borsa uno scricchiolo: era l’uovo di animusi che si stava schiudendo.
Così abbandonai il campo di Tornado e andai a cercare il prof. Giovanni. Lo trovai nella serra del giardinaggio a dormire per il troppo lavoro che gli aveva procurato molta stanchezza. Lo svegliai con una secchiata d’acqua e gli gridai: «Prof! Si sta schiudendo il mio uovo!»
Lui fece un balzo felino e prese l’uovo. Si vedeva il corpicino dell’animusi. Il prof disse: «È un animusi da combattimento, la specie è leoaquila.»
Io felice tornai sul campo da tornado e vinsi il torneo. Tornai a casa felice con la coppa ma soprattutto con la felicità di avere un nuovo amichetto. Prima di salire sul pullman che mi portava a casa dissi: «Il mio amichetto si chiama Bryan.»

 Gugino Giorgia



Oggi appena entrata in classe il professore di flauto mi ha consegnato il mio uovo, dicendomi: “Ecco, Giorgia, ti consegno il tuo animusi, mi raccomando prenditene molta cura e ricorda che loro si nutrono di musica, come noi.”
Io gli ho risposto: “Certo professore, avrò molta cura del mio animusi, si fidi di me.”
A quel punto suona la campanella e inizia la lezione, io e tutti i miei compagni eravamo emozionati all'idea di avere un animaletto tutto nostro e pensavamo che forma potesse avere, io volevo che da quell'uovo uscisse un delfiniglio.
Arrivata a casa sono stata tutto il giorno a fissare quel piccolo ovetto, al solo pensiero che un giorno di questi avrei avuto il mio animusi personale, mi veniva la pelle d'oca.
Il giorno dopo il professore che ci aveva consegnato l'uovo passava per i banchi a vedere quanto affetto avevamo dato al nostro uovo, arrivato al mio banco mi ha detto: “Giorgia, le uova dei tuoi compagni già si stanno schiudendo, il tuo è ancora tutto chiuso!”
Io gli ho risposto: “Prof. ho un'idea! Dato che i nostri animusi si nutrono di musica, magari se suonassi qualcosa con il flauto verrà fuori.”
Lui mi ha risposto: “Ottima idea, possiamo provare adesso.”
Io ho tirato fuori il flauto dalla custodia e ho incominciato a suonare una melodia classica e, da non crederci, dopo cinque minuti da sotto l'uovo è sbucata una piccola coda azzurra come il cielo.
Il professore mi ha detto: “Ottimo lavoro, ora tocca a te con la tua musica far schiudere l'uovo.”
Giorno dopo giorno continuavo a suonare melodie classiche al mio animusi ma non si vedeva altro che quella coda azzurra, avevo suonato tutte le melodie possibili per far sì che si schiudesse ma non successe niente.
Una sera avevo perso la speranza di far schiudere l'uovo, così dopo cena, mi sono messa seduta sul letto a pensare cosa avevo fatto di sbagliato poi ho preso l'uovo e me lo sono messo tra le braccia abbracciandolo forte.
Sono arrivata in classe e ho chiamato il prof. di flauto, gli ho detto: “Prof non si schiude, ho suonato di tutto, ma quello che è sbucato è solo una coda azzurra.”
Il prof mi ha detto: “Hai provato a portarlo con te quando esci?”
Io ho ribattuto: “No, quello non l'ho fatto.”
Il prof mi ha risposto: “Tu prova a farlo e un'altra cosa ancora… Che animusi vorresti che uscisse dall'uovo?”
Io gli ho risposto: “Ho sempre sperato che uscisse un delfiniglio, cioè metà delfino e metà coniglio.”
E allora lui ha ribattuto: “Perfetto, il tuo sogno si sta avverando, è sbucata dall'uovo una coda azzurra, questo significa che è la coda di un delfino. Quindi continua a credere che il tuo animusi sarà un delfiniglio.”
Io ho annuito con la testa e ho appoggiato il mio uovo sul davanzale insieme agli altri. Vedevo che le altre uova erano molto più schiuse del mio, ma sapevo che il mio animusi sarebbe stato il migliore.
Passata circa una settimana, erano le sette di sera, mi sono sdraiata a leggere un libro mettendo il mio uovo sotto le coperte insieme a me, a un certo punto ho sentito un rumore tipo quando mangi un cracker, mi sono voltata e ho visto che dal mio uovo erano spuntate delle orecchie lunghe e morbide. Ero al settimo cielo, ora sapevo cosa serviva a far schiudere l'uovo… serviva l'amore.
Ogni giorno trattavo l'uovo come se fosse il mio fratellino minore, lo portavo ovunque, a volte si vedevano le orecchie che andavano su e giù e la coda avanti e indietro.
Una settimana dopo nell'ora di flauto, è successo quello che aspettavo da un mese: finalmente l'uovo si è schiuso del tutto ed era l'animusi che volevo.
Il prof. si è recato subito da me, dicendomi: “Hai visto che il tuo animusi si è schiuso, ti piace?”
Io gli ho detto: “Sì, è come lo volevo, piccolo e paffutello con degli occhi a palla, che se li guardi ci anneghi dentro, insomma prof. grazie di tutto quello che ha fatto.”
Il prof. mi ha fatto un cenno con il dito, credo che volesse dire prego o qualcosa del genere.
Il mio animusi non faceva niente, stava lì, fermo a guardarsi intorno.
Allora ho deciso di prendere il mio flauto e di suonargli qualcosa di classico, dopo un po’ ha iniziato a muoversi e dopo ancora a fare dei versi strani.
Sapevo che al mio animusi mancava qualcosa e dopo un po’ sono riuscita a capire cosa: il modo di comunicare con lui e lui con me e a un certo punto ho avuto un'idea.
Ho pensato che magari avrei potuto fare una piccola magia con il flauto magico, ho incominciato a suonare e a pensare quello che volevo ed ecco fatto, il mio animusi sapeva parlare.
I giorni non erano più noiosi come un tempo, ora avevo il mio animusi che mi stava accanto ogni momento. Insomma la mia vita era cambiata, con lui giocavo, dormivo, mangiavo, suonavo e la cosa più divertente: quando aveva fame, io gli suonavo quello che voleva e lui cercava di acchiappare le note per mangiarsele.
Quando avevo lezione di flauto il prof mi chiedeva: “Come sta andando?”
Io gli dicevo:”Tutto bene, il mio delfiniglio è fantastico.”

Un giorno il prof. durante la lezione ha detto che a fine anno avremo dovuto fare un testo sul nostro animusi e che cosa abbiamo fatto con lui.
Tutti, compresa io, sono impazziti perché era una cosa stupenda fare un testo sul nostro animuso e poi davanti a tutti.
Purtroppo è arrivata la fine dell'anno e tutti noi siamo pronti a presentare i nostri piccoli animaletti.
Arrivato il mio turno mi sono messa a leggere era come se non finissi mai, quando ho finito il testo ho ringraziato davanti a tutti il prof. di flauto che è stato un esempio per me e il mio animusi.
Finiti i testi di tutti ognuno si salutava, io ero triste che l'anno era finito ma sapevo che era stato un anno fantastico alla scuola musica magia.

domenica 16 settembre 2018

Torcinio Gabriel - Barile Nicole - Molinari Luca

Tre nuovi racconti nati dal laboratorio #armonialatuastoria direttamente dalla scuola D'Azeglio di Genova. Li potete trovare nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2" (l'ebook è gratis!)

Trocinio Gabriel


La prima giornata ad Armonia mi diedero un uovo di animusi, il Canorso, e mi dissero che per farlo schiudere avrei dovuto suonare qualche melodia e così feci.
Il giorno seguente trovai l’uovo schiuso e vidi il mio animusi che gironzolava per la stanza poi guardai l’orologio e vidi che erano le 8 e che alle 8.30 avevo lezione di musica.
Il professore mi insegnò a suonare per sfamare il mio animusi. Alla lezione di equitazione imparammo a cavalcare i cavalli con la musica.
A lezione di botanica imparammo a far crescere le piante, alla fine della giornata ci recammo tutti in sala da pranzo. Dissero a chi era lì solo per un giorno, che i loro genitori li aspettavano sulla Terra, ma prima di andarcene ci fecero fare una partita a Tornado: un gioco tipo l’hockay su pista ma al posto del disco usano una pallina che guidavamo con la musica.
Quel giorno è stato bellissimo.



Barile Nicole

Marta era una ragazza di 14 anni e amava la musica e la magia, infatti voleva andare ad Armonia. Marta conosceva già Armonia perché era la migliore amica della sorella di Camilla.
Un giorno Marta sull'autobus incontra una ragazza che voleva andare ad Armonia che diceva che la settimana successiva i ragazzi che volevano iscriversi ad Armonia potevano andare a visitare la scuola; Marta era molto contenta di poter vedere Armonia ma nello stesso tempo era anche molto agitata all'idea di conoscere ragazzi più grandi che forse l'avrebbero presa in giro.
La sera prima della giornata ad Armonia, Marta si esercitò ad un brano con il flauto che voleva far sentire alla preside Orchestri. La mattina dopo Marta si prepara per andare ad Armonia, appena arrivata ad Armonia vide tre ragazzi Giulia, Pietro e Camilla. Marta fece subito amicizia con loro, Giulia disse: "Marta, vieni, ti mostro il mio animusi. Si chiama Ciccio."
Ad un certo punto sentono la preside che dice al microfono che i ragazzi che volevano vedere la scuola dovevano recarsi all'ingresso. Dopo aver finito di visitare la scuola, Marta si recò nel parco dove c'erano Giulia, Camilla e Pietro. Camilla chiese a Marta se voleva fermarsi a dormire; Marta accettò e Camilla propose: "Possiamo fare un pigiama party."
Giulia le disse: "buona idea." poi disse a Marta che l'indomani l'avrebbero accompagnata a casa, tanto sarebbero potuti uscire da scuola perché era il giorno in cui potevano andare a casa dei genitori. La mattina successiva i ragazzi presero l'autobus e accompagnarono Marta a casa; visto che era già ora di pranzo si fermarono a mangiare qualcosa, poi presero di nuovo l'autobus e partirono. Arrivati a casa le tre ragazze erano molto tristi all'idea che non si sarebbero viste per dei mesi e si sarebbero date appuntamento per il 14 Settembre.

Molinari Luca


Pietro, ormai quattordicenne, aveva deciso di frequentare il liceo di Armonia di cui gli aveva parlato molto sua cugina Giorgia.
Finalmente era arrivato settembre. Pietro era già spaventato dal solo pensiero di fare le superiori, ma era contento di farsi nuovi amici.
Giunto davanti alla scuola si trovò davanti a una porta aperta. Dentro era tutto buio, ma, appena entrò, come una magia, riuscì a vedere tutta una fattoria di animusi.
Giorgia gli aveva già accennato che era una scuola basata sulla magia dei flauti ed esistevano degli animali mischiati tra di loro che si chiamavano animusi.
Pietro passò tutta la mattina sul prato a suonare con il suo amico Simone ai loro animusi ancora rinchiusi nelle uova che gli avevano dato i professori.
Pranzarono con verdure prese dall'orto. Passò tutta la giornata e poi cenarono di nuovo con frutta e verdura.
Di notte Pietro, sentì degli scricchiolii provenienti dall'uovo, allora, visto che i professori gli avevano detto che se suonavi con il fa maggiore ricevevano forza, tirò fuori dallo zaino il flauto e gli suonò una canzone che gli diede forza.
Pietro vide l'uovo tutto rotto e una piccola gattufo e la chiamò Sofy.
Quello era stato uno dei più bei giorni della vita di Pietro.

domenica 9 settembre 2018

Cavallaro Asia - Bottari Lorenzo


Due nuovi racconti nati dal laboratorio #armonialatuastoria direttamente dalla scuola D'Azeglio di Genova. Li potete trovare nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2" (l'ebook è gratis!)

Cavallaro Asia


Il primo giorno di scuola ero emozionatissima, non riuscivo a chiudere occhio; per fortuna mi addormentai leggendo un libro.
Il giorno seguente mi preparai, mi lavai, feci colazione e andai. Quando scesi dal pulmino vidi la Professoressa Anastasia che si dirigeva con altri alunni verso una maestosa porta verde al centro della fattoria; presi le valigie, lo zaino e mi avviai anch'io. Appena entrata vidi un meraviglioso ed enorme edificio: LA SCUOLA!!!
Entrai e vidi il Professore Antonio che mi disse: “Asia, ti stavamo aspettando, posa le tue valigie nella camera B144, lì incontrerai la tua compagna di stanza Anna. Appena sistemate scendete, ci sarà una sorpresa”.
Salii per le scale e finalmente trovai la stanza. Anna mi disse: “Asia, sono contentissima di conoscerti, sistemati in fretta così riceveremo la nostra sorpresa!”
Feci più veloce possibile, anche perché ero anche io molto curiosa.
Anna ed io scendemmo e ci avviammo dentro un'aula piena di alunni nuovi come me e professori.
I professori ci fecero sedere e ci diedero un uovo ed un incubatrice con scritto ANIMUSI.
I professori ci dissero che gli ANIMUSI erano degli incroci tra diversi animali tipo: il canorso, il gattufo oppure il canestrello; dissero che dovevano essere i nostri migliori amici e che per nutrirli dovevamo suonare con il flauto delle canzoni.
Feci come avevano detto. Quando Anna ed io andammo in camera cominciammo subito a suonare.
Dopo poco tempo l'uovo di Anna si schiuse e trovò un gattufo.
Suonai il flauto senza sosta per circa un quarto d'ora, ed alla fine si schiuse anche il mio.
Ero felicissima, trovai un canorso proprio quello che volevo.
Anna ed io ci prendemmo cura degli animusi e diventammo migliori amiche.

Bottari Lorenzo


Una giornata ad Armonia

Yawn…che sonno…ancora cinque minuti.”
Lorenzo è ora di alzarti! Oggi abbiamo l’esame, presto!”
Cavolo è vero Danny, mi alzo subito!”
Do da mangiare al mio animusi e arrivo.”
Ok, sta diventando grassottello il tuo Gattupo Splash, eh Lollo?”
Beh il tuo Canorso Reddy non è da meno”
Vabbè…ti aspetto in mensa.”
Suono una bella melodia a Splash per nutrirlo e corro in mensa, mi siedo a tavolo con Danny, Nicolò e Riccardo.
Ehi ciao Lollo, come va? Teso per l’esame?”
Sì Richy immagino anche tu.”
Eh, già.”
Ma dai è solo un esame, se ti bocciano vai a piangere dalla mammina, eh Riccardo Flauto?”
Ecco è arrivato il bulletto, per te non sarà niente dato che sei già stato bocciato tre volte.”
Richy lascialo stare…vuole irritarti.”
Dopo un battibecco con Davide, il bullo della scuola, ci rechiamo tutti e tre in sala d’attesa per aspettare che tocchi a noi.
Vai Nico, tocca a te.”
Ehm, sì, sono pronto… più o meno…”
È molto teso, lo siamo tutti noi” dice Danny.
È l’ora, tocca a me! Entro nell’aula dove si tiene l’esame e il professor Intonato mi dice: “Bottari, il primo esame sarà il mio, quello di musicocanto.”
Prendo il mio flauto e inizio a “musicantare” ovvero cantare usando quest’ultimo.
Bene Bottari, bella interpretazione della canzone Armonia, adesso canta Sinfonia magica!”.
Ok, prof.”
Perfetto, il mio esame è finito, il prossimo è quello della professoressa Cantautrice.”
Bene, iniziamo con la prova di Musicomagia”.
Sono teso… ho paura di non essermi esercitato abbastanza, prendo il flauto e stono la prima nota.
Riprova Bottari, non fa niente.”
Riprendo il mio flauto e questa volta faccio tutto bene, riesco a fare la prima magia: spegnere la luce col mio flauto.
Bene, questa era facilissima, passiamo alla prossima: sposta la matita e scrivi le note della canzone.”
Ok…ce la posso fare, prendo il flauto, suono e anche questa magia mi è riuscita.
Bravo, adesso dovrai fare la magia più difficile: far scomparire per trenta secondi il computer e farlo ricomparire chiuso”.
Beh, questa volta ho fatto un disastro, sì l’ho fatto sparire per trenta secondi, ma è ricomparso in aria ed è caduto (era la cosa a cui teneva di più la prof. Cantautrice!).
Bottari!” grida la professoressa.
Ehm, scusi prof. Ho sbagliato, mi dispiace davvero tanto.”
Con le scuse non risolvi niente, ora ti porto dal Preside!”
So di essere nei guai, mi bocceranno sicuramente, un anno rovinato per una magia sbagliata, cavolo!
Vado dal Preside, la Professoressa gli dice tutto e lui: ”Bottari, beh so che non l’hai fatto apposta, capita di sbagliare, anche perché se no prenderebbero tutti 100, ma hai rotto il computer della professoressa, quindi avrai una penalizzazione nel voto finale, ti saranno tolti 15 punti, adesso vai a continuare l’esame”.
Mi è andata bene, certo 15 punti in meno non sono niente di buono ma pensavo che mi avrebbero bocciato.
Ho superato le prove di tutte le materie tranne…educazione agli animusi.
Bottari, vediamo cos’hai insegnato al tuo animusi in quattro anni.”
Ok…vieni Splash.”
Per prima cosa nutrilo, ovviamente lo saprai fare.”
Certo.” Mi metto a suonare e ovviamente riesco a nutrirlo.
Ok, adesso dovrà saltare questi ostacoli, inizia a suonare.”
Suono e riesco a fargli saltare tutti gli ostacoli.
E adesso dimmi quali note sono adatte all’alimentazione degli animusi e quale ginnastica è adatta”.
Ok prof. Bla bla… bla bla…. bla bla…”
Ottimo, domani avrai i risultati dell’esame.”
Come ti è andata Lore?” È Danny che mi parla.
Ho ottenuto una penalizzazione per aver rotto il PC della Prof…. non credo sia andata bene”
Stai scherzando?”
No, purtroppo durante l’esame ho rotto per sbaglio il PC con una Musicomagia.”
Danny mi fissa con i suoi occhi verdi per qualche secondo poi mi dice: “Vedrai, prenderai un buon voto.”
Mi reco nella mia camera fino all’ora di cena. Mangio al tavolo con i miei amici e dopo cena vado subito a dormire… per modo di dire visto che non riesco a chiudere occhio.
Il giorno dopo mi alzo senza aver dormito neanche un minuto, do da mangiare al mio animusi e vado con i miei amici a vedere i risultati dell’esame: “Danny hai preso 62” “sul serio? Mi mancava poco per essere bocciato.”
L’importante è che sei stato promosso.”
Ho preso 70!”Grida Richy.
Io invece ho preso 76!” dice Nico.
È il momento…sto per guardare il mio voto… “COSA!? Ho preso 85, vuol dire che se non avessi rotto il computer della prof. avrei preso 100!”
Bravissimo, te l’avevo detto che avresti preso un buon voto.”

Vi sono piaciuti? Allora lasciate un commento, qui oppure su Amazon; diamo soddisfazione a questi ragazzi in gamba che hanno deciso di mettersi in gioco e improvvisarsi autori! 

Claudia

sabato 8 settembre 2018

Canta Per Me - Gratis per due giorni!


"Canta per me è una di quelle storie che cominci a un dato momento del giorno pensando di leggerne solo qualche pagina e non riesci a posare fino alla fine. Perché trasporta di colpo ai giorni di scuola, che per tanti di noi sono solo un ricordo, con scene incredibilmente vivide e divertenti. Perché tratta tematiche attualissime, e a volte pesanti, con tocco leggero ma non banale. Perché la protagonista è accompagnata in un percorso di crescita e superamento delle proprie paure da un ragazzo bello sì, e un po' sbruffone, ma anche ricco di sfaccettature, sorprese inaspettate, problemi da affrontare e determinazione nell'affrontarli. Perché quella che sembra per buona parte del romanzo semplice insicurezza nasconde in effetti... un colpo di scena da brividi. Perché non vedi l'ora che Sara trovi il coraggio di cantare. Per Fabio, per se stessa... per dare anche a noi il coraggio di farlo, quando verrà il nostro momento."
(Dalla recensione di Rossella Romano, autrice di fantasy e horror) 

Link Amazon

Buona lettura!
E se vi piace, lasciatemi un commento, mi farebbe molto piacere.
Claudia

lunedì 3 settembre 2018

La Saga di Armonia - Tutti i romanzi


Le avventure nel mondo della Musicomagia sono tante e vi faranno compagnia per più di 2.500 pagine di emozioni e magia!

sabato 1 settembre 2018

Bonaretti Eve - Pittaluga Alessio


Ecco due nuovi racconti dai ragazzi della scuola d'Azeglio, li trovate tutti nella raccolta
L'ebook è gratis!
Buona lettura!
Claudia

Bonaretti Eve


Il professor Gentile Filippo, quella mattina, era particolarmente felice: un nuovo anno, dei nuovi studenti e una nuova occasione per trasmettere il suo amore per gli animusi!
Si vestì in fretta e per poco si dimenticò di fare colazione, in effetti era dubbioso se avrebbe dovuto farla o se mettersi subito al lavoro, ma infine il pane fresco e la marmellata gli diedero la forza per affrontare la lunga giornata.
“Procediamo con ordine” si disse tra sé e sé e così dicendo prese il suo bel flauto di bamboo e si diresse verso le stalle, attraversando la Sala Comune e il Prato Grande: prima dell’arrivo degli studenti doveva accudire gli animusi.
C’era fermento quel mattino e anche il calmissimo topogallo pareva agitato: stavano tutti preparando le uova per i nuovi studenti.
Alla vista del professore calò la tranquillità e il gruppo di animali (ovvero animusi) si radunò intorno a lui, aspettando il loro “pasto” a base di musica.
“Bravi, adesso arrivo da tutti!” e così dicendo si avvicinò al gattufo intonando una dolce melodia in DO maggiore e in RE; procedette così ancora cinque o sei volte, modificando lievemente la melodia in base al piacimento dell’animale.
Non gli restava che raccogliere le uova ed ispezionare che ce ne fossero in giusta quantità.
“Diciassette, diciotto, diciannove e…” si fermò un attimo perplesso e ricontò “Sette uova di gattufo, cinque di topogallo e sette di canorso: diciannove uova. Ne manca una!”
Guardò lo spesso tavolo di abete dall’alto in basso e poi lo vide: un uovo nero diverso dalle solite gradazioni di rosa o marroncino. Poteva essere soltanto un uovo di leprice!
Il professore non aveva mai visto nulla di simile e con cautela lo sistemò nella borsa e corse dalla preside.
“Allora lei sostiene che è un uovo di leprice?” la preside guardò Filippo intrigata.
“Non lo sostengo, ne sono certo” rispose aspro Filippo, “cosa crede che ne dovremo fare Gloria?” chiese più addolcito.
“Lo trovo difficile che Fifi, Ciarli o Susi riescano a fare un altro uovo “normale” per sostituire questo, entro le prossime tre ore! Anzi, sarebbe impossibile!” ribatté la preside “qualcuno deve pur prenderlo”.
Il professore lo depose nella apposita borsa e velocemente, si fermò in biblioteca e memorizzò la strana melodia in FA e in MI che serviva per nutrire quella leprice.
Quasi immediatamente l’uovo iniziò a schiudersi appena nutrito e sotto i meravigliati occhi del professore ne uscì un adorabile coniglietto dotato di due alette rosse e, per la sua sorpresa si ritrovò il naso un po’ bruciacchiato…
Arrivò il grande momento e un “branco” di ragazzi si addentrò nella bassa struttura in legno che formava le stalle.
“Adesso sceglierete il vostro compagno animusi, scegliete bene” disse Filippo.
Ed è allora che la vide: una piccola ragazzina, un po’ cicciottella e bassotta, spinta da parte dai compagni.
Le fece cenno di avvicinarsi. “Non riesci a trovare l’uovo per te?” le chiese con tono amichevole.
“Beh, io…” fece lei dispiaciuta.
“E quel tenero animaletto, ti piace?” chiese il Prof.
Gli occhi della ragazzina si illuminarono e guardarono increduli il Prof.
“E’ un incrocio tra una lepre e una fenice, molto raro. Non lo voleva praticamente nessuno ma…”
“Sei bellissimo!” la ragazza lo prese “Ti chiamerò Tippete!” e allora gli occhi di Filippo scintillarono commossi!



Pittaluga Alessio


Sono un po' nervoso perché è il mio primo giorno delle superiori, chissà se sarà un inferno come le medie? Mi trovo ad Armonia è un paesaggio montagnoso, è bellissimo. Ci sono moltissimi animali che scorrazzano. Bene! È il momento di entrare, vedo questa enorme sala piena di ragazzi e professori. Intanto arriva la preside: "Buongiorno ragazzi, io sono la preside Rose Wilson, in questo momento ci troviamo ad Armonia. Questi saranno i vostri professori".
"Io sono il vostro maestro di pallasuono, pattinaggio ecc".
"Io sono Sophia e sono la vostra maestra di cura degli animusi".
"Io invece sono André e sono il vostro insegnante di Musicomagia".
"Adesso vi faremo vedere dove mangiare e dormire".
La nostra mensa, beh, è un enorme prato fantastico!
"Adesso vi faremo vedere dove dormirete, i maschi a destra e le femmine a sinistra".
Che emozione la mia prima lezione sugli animusi!
La professoressa Sophia ci porta nell'enorme prato verde. "Ragazzi non dovete prendere alla leggera gli animusi soprattutto quelli da combattimento, eccone un esemplare proprio lì, quello è il pericolosissimo luriccio, è enorme ha il pelo folto di color bianco ghiacciato ma sul dorso ha delle protuberanze, ha uno sguardo agghiacciante con quegli enormi occhi di color ghiaccio. Bene ragazzi ci sono diversi animusi: il topogallo, il gattufo e il canorso. Adesso vi assegnerò un uovo di animusi, dovete sapere che si nutrono di musica ma non il luriccio, lui anche nell'uovo ha una enorme bocca dove introdurre il cibo. Ora vi do il sacco per tenere l'uovo".
"Io ho preso un uovo diverso: è peloso e ha le spine."
"Ragazzi andiamo a mangiare: uova e bacon e patatine fritte".
Dopo pranzo il professor Jack ci porta a fare sport. "Ragazzi questo è pallasuono, lì c'è la palla incantata voi dovrete suonare per tirare e contrattaccare".
Poi ci accompagna a pattinare "fortunatamente ho delle gambe muscolose". Stavo pattinando benissimo quando ad un tratto sento uno scricchiolio, sto per perdere l'equilibrio quando fortunatamente una ragazza riesce a prendermi evitandomi una brutta caduta di faccia.
"Grazie."
"Ma figurati io mi chiamo Beatrice e tu?"
"Alessio".
Ha un uovo fantastico un luriccio.
"Cosa? ... un luriccio! Ma è rarissimo!"
"Si però è diverso dagli altri."
"È vero non ci credo hai trovato l'ultimo luriccio bianco corazzato. L'ho chiamato Tiran".
Qualche mese dopo... ormai Tiran è divenuto adulto pesa la bellezza di 300kg ed è alto 2,50m sulle zampe posteriori e ha uno sguardo di fuoco, ma è un giocherellone. Ha sempre voglia di giocare e farsi accarezzare, ma lo sconsiglio perché punge!!