Ecco due nuovi racconti dai ragazzi della scuola d'Azeglio, li trovate tutti nella raccolta
L'ebook è gratis!
Buona lettura!
Claudia
Bonaretti Eve
Il professor Gentile Filippo, quella mattina, era particolarmente
felice: un nuovo anno, dei nuovi studenti e una nuova occasione per
trasmettere il suo amore per gli animusi!
Si vestì in fretta e per poco si dimenticò di fare colazione, in
effetti era dubbioso se avrebbe dovuto farla o se mettersi subito al
lavoro, ma infine il pane fresco e la marmellata gli diedero la forza
per affrontare la lunga giornata.
“Procediamo con ordine” si disse tra sé e sé e così dicendo
prese il suo bel flauto di bamboo e si diresse verso le stalle,
attraversando la Sala Comune e il Prato Grande: prima dell’arrivo
degli studenti doveva accudire gli animusi.
C’era fermento quel mattino e anche il calmissimo topogallo pareva
agitato: stavano tutti preparando le uova per i nuovi studenti.
Alla vista del professore calò la tranquillità e il gruppo di
animali (ovvero animusi) si radunò intorno a lui, aspettando
il loro “pasto” a base di musica.
“Bravi, adesso arrivo da tutti!” e così dicendo si avvicinò al
gattufo intonando una dolce melodia in DO maggiore e in RE;
procedette così ancora cinque o sei volte, modificando lievemente la
melodia in base al piacimento dell’animale.
Non gli restava che raccogliere le uova ed ispezionare che ce ne
fossero in giusta quantità.
“Diciassette, diciotto, diciannove e…” si fermò un attimo
perplesso e ricontò “Sette uova di gattufo, cinque di topogallo e
sette di canorso: diciannove uova. Ne manca una!”
Guardò lo spesso tavolo di abete dall’alto in basso e poi lo vide:
un uovo nero diverso dalle solite gradazioni di rosa o marroncino.
Poteva essere soltanto un uovo di leprice!
Il professore non aveva mai visto nulla di simile e con cautela lo
sistemò nella borsa e corse dalla preside.
“Allora lei sostiene che è un uovo di leprice?” la preside
guardò Filippo intrigata.
“Non lo sostengo, ne sono certo” rispose aspro Filippo, “cosa
crede che ne dovremo fare Gloria?” chiese più addolcito.
“Lo trovo difficile che Fifi, Ciarli o Susi riescano a fare un
altro uovo “normale” per sostituire questo, entro le prossime tre
ore! Anzi, sarebbe impossibile!” ribatté la preside “qualcuno
deve pur prenderlo”.
Il professore lo depose nella apposita borsa e velocemente, si fermò
in biblioteca e memorizzò la strana melodia in FA e in MI che
serviva per nutrire quella leprice.
Quasi immediatamente l’uovo iniziò a schiudersi appena nutrito e
sotto i meravigliati occhi del professore ne uscì un adorabile
coniglietto dotato di due alette rosse e, per la sua sorpresa si
ritrovò il naso un po’ bruciacchiato…
Arrivò il grande momento e un “branco” di ragazzi si addentrò
nella bassa struttura in legno che formava le stalle.
“Adesso sceglierete il vostro compagno animusi, scegliete
bene” disse Filippo.
Ed è allora che la vide: una piccola ragazzina, un po’
cicciottella e bassotta, spinta da parte dai compagni.
Le fece cenno di avvicinarsi. “Non riesci a trovare l’uovo per
te?” le chiese con tono amichevole.
“Beh, io…” fece lei dispiaciuta.
“E quel tenero animaletto, ti piace?” chiese il Prof.
Gli occhi della ragazzina si illuminarono e guardarono increduli il
Prof.
“E’ un incrocio tra una lepre e una fenice, molto raro. Non lo
voleva praticamente nessuno ma…”
“Sei bellissimo!” la ragazza lo prese “Ti chiamerò Tippete!”
e allora gli occhi di Filippo scintillarono commossi!
Pittaluga Alessio
Sono un po' nervoso perché è
il mio primo giorno delle superiori, chissà se sarà un inferno come
le medie? Mi trovo ad Armonia è un paesaggio montagnoso, è
bellissimo. Ci sono moltissimi animali che scorrazzano. Bene! È
il momento di entrare, vedo questa enorme sala piena di ragazzi e
professori. Intanto arriva la preside: "Buongiorno ragazzi, io
sono la preside Rose Wilson, in questo momento ci troviamo ad
Armonia. Questi saranno i vostri professori".
"Io sono il vostro
maestro di pallasuono, pattinaggio ecc".
"Io sono Sophia e sono la
vostra maestra di cura degli animusi".
"Io invece sono André e
sono il vostro insegnante di Musicomagia".
"Adesso vi faremo vedere
dove mangiare e dormire".
La nostra mensa, beh, è un
enorme prato fantastico!
"Adesso vi faremo vedere
dove dormirete, i maschi a destra e le femmine a sinistra".
Che emozione la mia prima
lezione sugli animusi!
La professoressa Sophia ci
porta nell'enorme prato verde. "Ragazzi non dovete prendere alla
leggera gli animusi
soprattutto quelli da combattimento, eccone un esemplare proprio lì,
quello è il pericolosissimo luriccio, è enorme ha il pelo folto di
color bianco ghiacciato ma sul dorso ha delle protuberanze, ha uno
sguardo agghiacciante con quegli enormi occhi di color ghiaccio. Bene
ragazzi ci sono diversi animusi:
il topogallo, il gattufo e il canorso. Adesso vi assegnerò un uovo
di animusi,
dovete sapere che si nutrono di musica ma non il luriccio, lui anche
nell'uovo ha una enorme bocca dove introdurre il cibo. Ora vi do il
sacco per tenere l'uovo".
"Io ho preso un uovo
diverso: è peloso e ha le spine."
"Ragazzi andiamo a
mangiare: uova e bacon e patatine fritte".
Dopo pranzo il professor Jack
ci porta a fare sport. "Ragazzi questo è pallasuono, lì c'è
la palla incantata voi dovrete suonare per tirare e contrattaccare".
Poi ci accompagna a pattinare
"fortunatamente ho delle gambe muscolose". Stavo
pattinando benissimo quando ad un tratto sento uno scricchiolio, sto
per perdere l'equilibrio quando fortunatamente una ragazza riesce a
prendermi evitandomi una brutta caduta di faccia.
"Grazie."
"Ma figurati io mi chiamo
Beatrice e tu?"
"Alessio".
Ha un uovo fantastico un
luriccio.
"Cosa? ... un luriccio!
Ma è rarissimo!"
"Si però è diverso
dagli altri."
"È
vero non ci credo hai trovato l'ultimo luriccio bianco corazzato.
L'ho chiamato Tiran".
Qualche mese dopo... ormai
Tiran è divenuto adulto pesa la bellezza di 300kg ed è alto 2,50m
sulle zampe posteriori e ha uno sguardo di fuoco, ma è un
giocherellone. Ha sempre voglia di giocare e farsi accarezzare, ma lo
sconsiglio perché punge!!
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