Buongiorno, Cari Amici Lettori, eccoci pronti per l'ultimo viaggio ad Amonia, insieme ai ragazzi 1C della scuola Chiossone di Arenzano.
Leggiamo i racconti di: Papaianni Mattia, Puppo Sveva, Sivioli Costanza, Prandi Mattia, Guzzo Francesco, Carpaneto Tommaso, Coli Leonardo, Magnani Vittoria e Garbarino Elena .
Vi ricordo che l'intera "galleria" dei disegni della 1C di Arenzano, la potete ammirare
in questo post, dedicato ai loro disegni.
Potete nel frattempo scaricare gratuitamente dal mio canale Telegram la raccolta dello scorso anno che contiene tantissimi racconti (qui il post per saperne di più)
Papaianni Mattia, Puppo Sveva, Sivioli Costanza, Prandi Mattia
Un giorno, quattro ragazzi: Giulio, Bianca, Matteo e Arianna arrivarono nella scuola di Armonia. I ragazzi entrarono a scuola tutti con un po’ di timidezza. Prima si incontrano nella Sala Comune, dove tutti si riunivano e si presentarono. I quattro diventarono subito amici.
Un giorno mentre i ragazzi stavano andando a posare lo strumento musicale incontrano il Prof. Filippo, che gli fece fare il giro della scuola facendogli vedere le stanze più segrete che tenevano sempre nascoste ai ragazzi, i quattro erano diventati i loro preferiti.
Dopo le lezioni mattutine, ricevettero un uovo che si sarebbe schiuso a fine giornata. A mensa ricevettero gli spartiti per nutrire le loro uova. Finita la lezione di biologia i ragazzi tornarono nelle loro stanze e trovarono degli animusi ossia l’incrocio tra due animali, i quali si nutrivano con la musica. Giulio ricevette un panquila, Matteo un cangufo, Bianca una tigraffa e Arianna un mucchesce.
Alla sera Giulio e Matteo videro il preside parlare con il professore Filippo, incuriositi chiamarono le due ragazze, iniziarono a spiarli e sentirono: “dovremmo parlare ai ragazzi della questione degli animusi…” con fare sospettoso.
Dopo aver mangiato tornarono nelle loro stanze e si misero a dormire.
Nella notte arrivò un cangufo con gli occhi rossi e iniziò ad attaccare Giulio e Matteo. Nell’altra stanza arrivò una tigraffra inferocita e attaccò Bianca e Arianna.
Il giorno dopo i quattro i ragazzi andarono dal professore a raccontargli quello che era accaduto durante la notte. Filippo disse agli adolescenti, che nella sua vita non aveva mai visto niente del genere. A questo punto, il professore diede a Giulio una trappola per animusi. I ragazzi durante la ricreazione andarono sulle gradinate, del campo sportivo e decisero dove mettere la trappola del prof Filippo.
Prima di andare a dormire portarono gli animusi nelle loro camere e successivamente andarono a dormire.
Appena entrati nelle loro camere misero la trappola davanti la porta della stanza. Durante la notte sentirono un rumore, quando si alzarono dal letto videro gli animusi in gabbia, gli amici erano contenti di non avere più animali cattivi che gli perseguitavano.
Il giorno dopo Giulio, Matteo, Bianca e Arianna andarono dal professore e gli raccontarono tutto, ma erano un po’ tristi e Filippo chiese il motivo di questa loro tristezza, i quattro ragazzi in coro dissero al prof. che volevano un animusi nuovo e il lui gli diede un altro uovo di animusi, a Matteo diede un cavaltigre a Bianca un delfi-cavallo, a Arianna un pangallo e a Giulio un pandelfino.
Gli animusi diventarono migliori amici dei ragazzi e vissero tutti felici e contenti.
Guzzo Francesco, Carpaneto Tommaso, Coli Leonardo, Magnani Vittoria, Garbarino Elena
Un giorno mentre Giuseppe, Giorgio, Dante, Lia e Alice sono riuniti per la loro corsa mattutina si accorgono di uno strano portale verde, ricoperto da una boscaglia. Giuseppe si ricorda quello che gli ha raccontato suo nonno Francesco a proposito di uno strano posto oltre a una particolare porta.
Dante, il più coraggioso, decide di provare ad aprire la porta. Quando fa forza sul pomello, dal cielo scendono cinque flauti magici. Ognuno prende in mano il proprio flauto e da un buco vicino al portale, fuoriescono cinque animali con un biglietto con su scritto “suonate con il flauto magico un do basso e gli animusi vi faranno strada nel magico mondo di Armonia”.
Dopo aver letto il biglietto, c'è un attimo di confusione. Giuseppe allora prova a suonare un do basso e per magia scompare. Alice domanda che cosa sia successo e Giorgio risponde che Giuseppe probabilmente è finito nel magico mondo che gli aveva raccontato suo nonno. A quel punto si accorgono che uno dei cinque animusi è scomparso. Allora Giorgio con Dante, Lia e Alice provano a suonare il do basso e come per magia si trovano davanti a uno strano edificio con tanti pangalli che svolazzano sulla costruzione.
Giorgio dalla curiosità scatta una foto agli animali e Dante, lo scienziato, sa che gli animali che svolazzano sono animusi. Dopo aver osservato questi particolari animali, si ricordano che Giuseppe non c'è più. Ad un certo punto sentono la voce del ragazzo, però si sente un'altra persona parlare. Quindi si girano e vedono Giuseppe con una signora non troppo alta e un po’ goffa, che si presenta come la Preside Orchestri e chiede a loro chi sono. Giorgio risponde che sono Giorgio, Dante, Lia e Alice, pensando che conosca già Giuseppe. Lia si domanda in quale luogo siano finiti.
La preside sospirando risponde che si trovavano in un luogo magico, cioè nella scuola di Armonia dimenticata da tutto il mondo.
Dopo un attimo di silenzio Lia chiede perché quel luogo sia dimenticato da tutti. Malinconica la preside risponde che le cose sono iniziate ad andare in rovina quando la tecnologia è aumentata e tutti gli studenti sono andati in scuole per mestieri attuali e tecnologici, dimenticando totalmente la Musicomagia e i loro animusi. Allora i ragazzi si allontanano un attimo dalla preside e sottovoce si dicono che potrebbero aiutarla a far tornare Armonia una scuola magica alla pari di tutte le altre, Giuseppe si domanda come ci sarebbero riusciti, mentre Alice più ottimista dice che un modo lo avrebbero trovato.
Decidono di tornare dalla preside e in coro le dicono: “Noi ti aiuteremo a ripopolare Armonia!”.
La preside apprezza il gesto dei ragazzi, però gli domanda come faranno.
Allora Giorgio pensa che un sistema possa essere tornare sulla terra e spargere la voce di tutte le cose belle di Armonia. La donna ci ragiona un po’ sopra, poi si incammina verso la porticina verde e aprendola dice ai ragazzi di ripopolare Armonia!.
Dopo questo incoraggiamento i cinque ragazzi oltrepassano la porticina e cominciano il loro compito. Inizialmente diffondono la voce di questa scuola in famiglia, in seguito ai loro amici. Però questi ultimi non gli credono e cominciano a prenderli in giro e a dargli dei pazzi, ma Giorgio allora dice che se pensano che siano pazzi, loro hanno prove contrarie e gli mostra la foto del pangallo. Però non credendoci dicono di volerlo vedere dal vivo. Giuseppe li invita a seguirli e li portano dal portale. Lì gli mostrano come fare per andare ad Armonia e quando arrivano vedono lo strano edificio con i pangalli, che Giorgio gli ha mostrato in foto.
Allora tutti quanti pieni di stupore dicono: “Che belli!, ma com'è possibile?”.
Lia e Alice rispondono che se diffonderanno la voce, questa scuola potrà diventare la scuola più bella del mondo! Loro affermano che diffonderanno la notizia a tutti i loro amici. Dopo che questi ultimi furono partiti per andare a diffondere la notizia, la preside li richiama nel suo ufficio per parlargli.
Quando entrano, subito esclama: “Bel lavoro ragazzi! Sono fiera di voi e del vostro impegno!”. Loro la ringraziarono e le dicono che non hanno fatto poi chissà cosa, le hanno dato solo un aiuto. Prima di andarsene la preside gli dice di aspettare un attimo, si ferma, fa un sospiro e poi riprende dicendo che spera di vederli tra qualche anno come suoi studenti, i ragazzi in coro rispondono che vorrebbero essere anche suoi aiutanti.
C’è una risata generale, poi il gruppo saluta la preside e oltrepassa la porticina verde. Sulla terra è ormai sera.
Loro si salutano e vanno ciascuno a casa propria.
Quando si addormentano fanno tutti lo stesso sogno: il magico mondo della scuola di Armonia.
A presto, Claudia
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