Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

venerdì 12 aprile 2024

Un Giorno ad Armonia - Scuola Scafidi - 1A - terzo gruppo

   


Buongiorno, Cari Amici Lettori, ritorniamo ad Armonia assieme ai ragazzi della 1A della scuola Scafidi di Sarissola, leggiamo insieme queste nuove storie. 

Ecco a voi i giovani autori: Piantini Angelica, Polgrossi Roberta, Romano Isabella, Rouatbi Iyed Savio Federica e Sidi Giovanni.

Potete nel frattempo scaricare gratuitamente dal mio canale Telegram la raccolta dello scorso anno che contiene tantissimi racconti (qui il post per saperne di più)

(cliccate invece qui per avere informazioni sul laboratorio #armonialatuastoria)

Piantini Angelica

TRE AMICI ALLA SCUOLA DI ARMONIA

Sono passati ormai 3 mesi da quando è iniziata l’avventura di Pietro, Giulia e Camilla alla scuola di Armonia.

In questi mesi i tre amici hanno imparato tantissime cose, come ad esempio curare i fiori con la musica, modellare il legno, fare l’orto e naturalmente suonare il flauto! I loro Animusi sono diventati compagni di vita inseparabili.

Una delle attività preferite è quella di aiutare il prof Filippo nelle stalle.

In questo weekend di primavera ci sono molte uova che stanno per schiudersi e il prof ha bisogno di aiuto. Sabato mattina il prof li ha chiamati chiedendogli se potevano andare nelle stalle ad aiutarlo.

Una volta lì, ha diviso i compiti per ciascun allievo. Giulia dovrà dividere i nuovi nati in due diverse gabbie, Pietro gli darà da mangiare e Camilla dovrà contare i pulcini nati e vedere quanti maschi e quante femmine ci sono.

Quella notte sono nati ben trenta pulcini.. dopo averli messi nelle gabbie i ragazzi si sono accorti che sono scappati tre pulcini. Giulia Pietro e Camilla sono andati alla ricerca dei tre pulcini e dopo aver cercato in lungo e in largo li hanno trovati insieme alla muccoche: i loro Animusi si erano accorti che i pulcini stavano scappando e li hanno seguiti e accuditi in attesa che arrivassero i loro padroni.

Alla fine del weekend i tre amici sono rientrati nelle loro stanze, stanchi ma felici.

Sono sempre più convinti che grazie alle esperienze che faranno a scuola la loro amicizia durerà per sempre…


Polgrossi Roberta

IL MISTERO DEL LAGO

Era un giorno come altri nella scuola Armonia.

Nella scuola andavamo tutti d'accordo soprattutto con Camilla e Pietro e i nostri animusi che erano delle bellissime creature.

Quelle poche volte che mi arrabbiavo prendevo il mio flauto e suonavo mi passava subito tutto.

Dopo mesi di scuola e di lezioni in cui ho imparato tanto, continuava a rimanermi un dubbio: perché dovevo stare lontano dal lago?

Un giorno quindi decisi di avvicinarmi al lago Sussurrante con il mio animusi.

Più mi avvicinavo e più mi sembrava un luogo già conosciuto, ma non sapevo né quando né come.

Questa sensazione mi spaventò, allora tornai alla Sala Comune.

Lì incontrai Pietro con il suo animusi, e dissi: "Pietro vieni con me al lago?" Pietro sorpreso dalla mia richiesta annuì.

Ci incamminammo assieme e passato il piccolo boschetto arrivammo al lago. Lì Pietro mi diede la mano e disse: "Giulia, ti ricordi? La preside non vuole che tocchiamo l'acqua". Io alzai le spalle e dissi: "Cosa vuoi che succeda ... proviamo".

Appena mettemmo le nostre mani sull'acqua spuntò una figura lontana che ci disse: "Chi siete?" ... Togliemmo subito le mani e iniziammo a correre, Pietro mi disse: "Io ti avevo detto di non farlo". Arrivati, corremmo perché le lezioni stavano ricominciando.

Camilla ci vide e mi disse: "Dove sei andata?", io non potevo dirle cosa era successo, allora inventai una scusa "mi sono dimenticata il flauto e sono corsa a prenderlo!!!", risposi.

Ma quella figura continuava a girarmi dentro alla testa.

Il giorno dopo, avevamo un po' di tempo libero e allora decidemmo di tornare al lago assieme a Pietro e ai nostri animusi.

Quando Camilla si allontanò dissi: "Pietro andiamo", ci prendemmo per mano e arrivammo al lago.

La figura misteriosa si avvicinò e disse: "Se suonate i vostri flauti con la giusta armonia vi dico chi sono".

Io e Pietro prendemmo il flauto e iniziammo a suonare tutti e due la stessa melodia. Dietro alla figura ne arrivarono altre e ballarono a tempo sulla nostra melodia. Pietro mi guardò e non parlò, strano pensai, lui parla sempre ...

Dopo questa sorpresa la figura, più grande e maestosa, disse: "Noi siamo quelli che vi fanno trovare l'armonia per far crescere gli alberi, l'armonia per i vostri animusi e l'armonia che avete tra di voi nella vostra scuola ... insomma vi proteggiamo dal mondo reale".

Pietro allora disse: "Voi? Allora perché vi nascondete?"

"Perché se noi uscissimo dall'acqua di questo lago Sussurrante, l'armonia potrebbe rompersi per sempre".

Io non capivo, volevo sapere di più, feci altre domande ma la figura non rispose a niente altro ... anzi mentre ancora le chiedevo si allontanò e piano piano scomparve nelle acque del lago.

Tornammo alla scuola entrambi senza aver capito che cosa la figura volesse dirci...

La notte Pietro venne nella mia stanza e, mentre Camilla dormiva, disse: "Lasciamo stare, non andiamo più al lago ... forse un giorno ci spiegheranno i professori o la preside".

Io acconsentii alla sua richiesta, lui mi diede un bacio sulla guancia e andammo a dormire.

Poi dopo un po' di mesi il Signor Giorgio disse: "La natura è magica e le vostre melodie rendono la natura nostra amica".

Io e Pietro ci guardammo e capimmo.

Anche noi siamo armonia e il nostro cambiamento può cambiare quello che ci circonda.

Era la scuola più fantastica che avessi mai frequentato quindi non potevo cambiarla.

Io e Pietro non andammo più al lago Sussurrante, avevamo capito che non potevamo cambiare la nostra scuola.

"Wow" disse Pietro quel giorno "abbiamo rischiato di cambiare tutto questo , Giulia!"

Gli diedi la mano e un bacio sulla guancia "suoniamo Pietro per l'armonia e per i nostri animusi."


Romano Isabella

Giulia, Pietro e Camilla erano vicino alle rive del lago, il quale nascondeva un mistero legato alla scuola di Armonia e al nonno di Giulia.

Mentre camminavano lungo il lago, Camilla inciampò su una sporgenza, un sasso che spostandosi fece intravedere un luccichio.

Tutti si sporsero per osservare.

Pietro raccolse l’oggetto sporco di terra… vi soffiò in cima e vide che era una chiave… una chiave di sol!!!

Pietro disse: «Questa chiave aprirà sicuramente qualche porta o qualche scrigno».

Giulia: «Mio nonno avrà lasciato indizi in giro!!!! Ragazzi!!! Partiremo da questo ritrovamento!!».

Camilla: «Chiamerò il mio fidato cavalfante!».

I nostri amici in sella al gigante animusi, partirono per scoprire cosa quella chiave fosse destinata ad aprire.


Rouatbi Iyed

LA SCUOLA DI MUSICOMAGIA

Era il 13 settembre Pietro si preparò velocemente per andare nella sua nuova scuola.

Si vestì, fece colazione e partì accompagnato dai suoi genitori .

Arrivato li salutò ed entrò nella scuola di Musicomagia. Era molto ansioso soprattutto perché era triste di cambiare scuola.

Pietro fu accolto quasi subito dalla preside e ne fu felice, poi conobbe tutti i professori.

Tra tutti Pietro trovò molto simpatico e socievole il professor Filippo. Dopo aver conosciuto gli insegnanti, Pietro e gli altri ragazzi andarono a prendere ciascuno il proprio uovo, che conteneva un animale chiamato animusi, che si nutriva di note musicali.

Quando gli fu data la stanza dove avrebbe dormito, Pietro si addormentò subito, ma prima cantò con il suo flauto una canzoncina per il suo animaletto. A notte fonda fu svegliato da un rumore, come di qualcosa che sta per sgretolarsi, abbassò lo sguardo e vide il suo uovo che si stava aprendo. Inizialmente si allarmò perché non sapeva cosa fare, poi vide che l'animaletto usciva senza problemi e quindi si tranquillizzò, anzi fu molto felice. Gli cantò subito qualche nota perché il professor Filippo aveva detto che la musica lo avrebbe aiutato a crescere.

Lo mise a dormire accanto a lui e passò una notte bellissima.


Savio Federica

GIULIA ALLA SCUOLA DI MUSICOMAGIA

C’era una volta in un luogo lontano, montagne incontaminate, grandi alberi di abete, immense distese di praterie dove lì, nel suo mondo magico, una ragazza di nome Giulia sognava di essere libera come l'aria.

La scuola di Musicomagia era per Giulia qualcosa di speciale malgrado tutti le dicessero che era matta a stare lì, perché quella non era una scuola ma solo un prato con un flauto e un professore a forma di albero. Ma era per Giulia il suo mondo strano, un posto dove poter suonare, ballare e giocare con le foglie e i rami. Questi momenti erano unici per Giulia e la faranno felice per sempre.


Sidi Giovanni

IL MONDO IN UNA BOLLA

Stamattina mi sono svegliato prima che la sveglia suonasse, perché dovevo andare sul magipianeta a guardare la scuola chiamata Armonia che, dal nome, mi piaceva già.

Arrivato davanti al grande ingresso ci hanno lasciano del tempo per conoscerci. Ohhh! Non sapevo che ci fosse anche Matteo! Era il mio migliore amico!

Finalmente eravamo nella magiclasse dove c'era il professor Antimagio, che ci fece vedere qualche magia. Ad un certo punto sbagliò mira e rinchiuse il mondo in una grande bolla. Pensavo che fosse strano che un insegnante potesse fare un errore così grande!

Io, vivendo con un papà pasticcione che spesso faceva magie sbagliate, avevo imparato a rimediare a quella magia, quindi provai una, due, tre e niente, la bolla era troppo grossa e mi faceva paura pensare che il mondo non potesse più avere aria e sole.

Quindi Matteo ed io prendemmo la decisione di unire le nostre forze e assieme riuscimmo a far scoppiare la bolla che rinchiudeva il nostro mondo e il professore ci fece tanti complimenti per la nostra magia.

Complimenti di cuore a tutti i ragazzi della 1A per i loro racconti, alcuni più semplici, altri più articolati, ma tutti pregni di una guizzante fantasiosa magia. Grazie per aver partecipato al mio laboratorio!
A breve torneremo ancora ad Armonia e conosceremo una nuova classe, sempre della scuola Scafidi.
Claudia :)

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