Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 20 gennaio 2019

Noli Jacopo - Perria Sofia - Pirrotta Alessandro

Tre nuovi racconti nati dal laboratorio #armonialatuastoria direttamente dalle scuole di Genova. Li potete trovare nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2
(L'ebook è gratis! Mentre l'edizione cartacea a soli € 7,99 potrebbe essere un'originale idea regalo!)

Noli Jacopo

Come è fatta la vita


Un ragazzo, una volta si domandava perché la vita è così dura. La mamma lo sentì e gli disse che la vita era così, per lei era la stessa vita che viveva lui. La mamma fece un sorriso e gli disse che doveva andare avanti e continuare ad impegnarsi, solo così poi si ottenevano ricompense. Intanto lo iscrisse alla scuola di Musicomagia nella lontana terra di Armonia. Cosi lui fece un sorriso e andò avanti, non si arrese e continuò a impegnarsi, aprirsi alle nuove materie, applicarsi e prendere buoni voti.
Il ragazzo, come tutti gli alunni della scuola, aveva ricevuto un uovo da accudire. Un uovo magico che conteneva un futuro amico prezioso. Dopo una giornata di scuola guardò il voto che aveva ricevuto quel giorno, fece un sorriso e chiamò la mamma e gli disse il voto, lei era contentissima: se l'avesse avuto vicino l'avrebbe abbracciato e gli disse che era fiera di lui. Il ragazzo capì che se nella vita non avesse mollato sarebbe riuscito a fare qualsiasi cosa. Così non si arrese e continuò a sorridere e alla fine riuscì ad essere promosso e a fare quello che doveva fare. Ottenne la sua ricompensa, venne premiato dalla mamma e sia lui che la mamma erano orgogliosi.
Proprio in occasione della promozione l'amico prezioso venne alla luce. Quel mattino, al risveglio, si trovò un cucciolo davanti. Il suo muso era da barboncino, le sue zampe erano pelose e soffici come quelle di un gatto. Il suo primo verso fu: “bau”. Il ragazzo lo prese tra le braccia, lo accarezzò e gli diede un bacio. Subito dopo, squillò il telefono, era suo papà, il ragazzo gli diede la bella notizia, lui era felicissimo e presto avrebbero festeggiato insieme la promozione e la nascita dell'amico prezioso. Si può dire che se l'era meritata e si può dire anche: tutto è bene quel che finisce bene.

Perria Sofia



Stavo andando a scuola, era il primo giorno di superiori ed io ero emozionata quanto spaventata, stavo camminando lungo la stradina nel bosco, che mi avrebbe portato alla scuola. All’improvviso sentii nel silenzio uno strano rumore, come di qualcosa che si sarebbe improvvisamente rotto, ed infatti non mi sbagliai, uno o due secondi dopo aver sentito quel rumore misterioso, il suolo sotto di me si ruppe e io precipitai giù, giù, giù. . .
Anche se ad un certo punto mi sembrò di salire; per lo spavento svenni, ma non so per quanto tempo, mi ricordo che quando mi svegliai non avevo idea di dove fossi, ma presto vidi una struttura e mi avvicinai per chiedere indicazioni.
In quello strano prato verde, si trovava un cortile principale molto grande, circondato da edifici, tra cui distinsi delle stalle e una pista di pattinaggio, quando improvvisamente scorsi una scritta sull’edificio principale, sopra c’era scritto “Armonia”. In quel momento mi ricordai che era proprio il nome della scuola in cui io, sarei dovuta andare, allora mi dimenticai di tutte le stranezze che avevo vissuto poco prima, ed entrai in quello strano edificio, seguendo gli altri ragazzi della mia età.
Dopo pochi secondi sentii suonare la campanella, il suono era decisamente diverso da quello della mia vecchia scuola, era più dolce e melodioso, ma non ci riflettei molto sopra e pensai semplicemente che fosse un errore tecnico.
All’interno della nuova classe, mi sentii leggermente a disagio, non conoscevo nessuno, ma vicino a me si sedette lo stesso una ragazzina di nome Giulia, era simpatica e presto facemmo amicizia. Ad accogliere la classe fu il professore Filippo Gentile, che appena entrato nell’aula si presentò e chiese a noi alunni se avevamo capito come funziona questa scuola: la scuola di Armonia.
Le uniche mani alzate erano la mia e quella di Giulia; Filippo, ci spiegò che questa scuola non consisteva nello studio sui libri, o della storia e la geografia, ma nello studio della Musicomagia, ossia nel fare le cose e compiere azioni che possono anche aiutarci nella vita quotidiana con le melodie suonate al flauto. Dopo la lezione spiegata da Filippo, i ragazzi raggiunsero i dormitori, la giornata era finita, ma domani me ne aspettava una nuova, piena di splendide avventure da condividere con la nuova amica, Giulia.

 Pirrotta Alessandro


Eccoci qua, ciao a tutti! Io sono una creatura che nasce in mezzo ai libri antichi di una scuola di musica, e sono nata grazie ai ragazzi che ci studiano. Quando gli alunni suonano il proprio flauto, mi nutrono e piano piano il mio guscio si è rotto. L’insegnante che insegna ai ragazzi si chiama professor Pianino. Sono un animusi e sono formata da metà coniglio e metà gatto, perciò gattoconi.
Una giornata, molto importante per me, è stata quando il mio uovo si è schiuso. Mi vide una studentessa di nome Simona Pentagrammi... in verità non mi dovevo far vedere, ma volevo osservare e conoscere l’ambiente, cioè la classe. Mi sorrise e con un tono di voce strabiliato mi salutò. Io all’inizio scappai ma dopo, tornai indietro e la guardai fissa negli occhi e capii che era una brava persona. Mi portò a casa sua nascondendomi dentro lo zaino per non farmi vedere dai suoi genitori. Dato che lei aveva dei compiti, tra cui musica, quando iniziò a suonare il suo flauto era come se avessi mangiato succulenti cibi: patatine fritte, salame, prosciutto e altre golosità. Dopo molti anni la ragazza andò a vivere da sola perché ormai aveva 30 anni, era grande. Quello stesso giorno incontrai un altro animusi. Era una femmina e si chiamava Lucy, era metà corvo e metà pipistrello perciò corvostrello. Mi innamorai dal primo istante che la vidi e insieme vivemmo felici e contenti.


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