Focà Alessio
Come tutti i miei compagni anche io ho passato una giornata alla
scuola di "Armonia".
È stata un'esperienza fantastica, la scuola che io vorrei che fosse
qui sulla Terra.
Al mattino mi sono svegliato e dopo colazione ci siamo recati nelle
stalle a curare i nostri animusi con il professore Gentile
Filippo, un insegnante simpaticissimo che ci spiegava come nutrire e
gestire il mio "gattufo" e gli animusi degli altri
compagni.
Un'altra lezione molto interessante è stata l'ora di botanica con il
signor Verza Giorgio, un simpaticissimo botanico che sapeva tutto, ma
proprio tutto sulle piante, come mio nonno!!
Ma la lezione che mi è piaciuta di più è stata l'ora delle
attività facoltative. Ho imparato uno sport che sulla Terra non
esiste: il "Tornado", che è una specie di Hockey.
È stato talmente divertente che ho aiutato la mia squadra a vincere
l'amichevole contro la scuola Cinese.
Prestipino Margherita
Era una fredda giornata ad
Armonia, Giulia si svegliò molto presto e senza svegliare Camilla
decise di andare da Pietro a ricordargli che giorno era quello… il
suo compleanno! Si sistemò i capelli ed entrò nel dormitorio
maschile. Silenziosamente lo svegliò e lui, appena aprì gli occhi,
le disse il suo primo AUGURI della giornata… Insieme andarono da
Camilla, che si era esercitata tutta la sera al flauto per creare una
torta di compleanno per i suoi quattordici anni. Gliela diede con un
sacchetto e i tre amici andarono in una saletta e fecero colazione
con la torta. Giunto il momento dei regali Pietro si giustificò che
lo aveva lasciato in camera, ma in realtà non era riuscito a trovare
un regalo che le potesse piacere… Giunto in camera si mise a
guardare fuori dalla finestra e il suo sguardo perso si fermò su un
oggetto brillante, sotto un cespuglio, sembrava un gioiello, più che
un gioiello una vecchia collana, un medaglione! Uscì di nascosto in
giardino cercando di individuarlo. Lo trovò e lo impacchettò con
della carta creata con il flauto. Le scrisse una lettera abbastanza
dolce, ma non troppo e corse da loro. Le porse il regalo e le
sorrise. Decise di aprire i pacchetti di pomeriggio e intanto si fece
ora di andare in classe per la prima lezione della giornata. Per
tutto il giorno Pietro stette in ansia temendo che lei non lo avrebbe
apprezzato.
Giunse il momento e insieme
andarono in camera di Giulia e Camilla. Camilla le aveva regalato una
specie di cuccia per il suo animusi
Ciccio. Sembrava molto calda, perfetta per l’inverno! Quando Giulia
aprì il regalo di Pietro lui tenne il fiato sospeso per paura che
potesse non piacerle. Lei rimase sorpresa, non se l’aspettava. Non
le erano mai piaciuti i gioielli, ma quel medaglione l’attirava.
Sembrava antico ed era a forma di ovale. Era uno di quei medaglioni
che si aprono e dentro si può mettere una foto. In silenzio, Pietro,
tirò un sospiro di sollievo, le era piaciuto!
Pasotti Giulia
Mi trovavo in riva al lago Sussurrante con tre lupesci a pelo
dell'acqua che mi fissavano e un branco di coccopagalli alle spalle
con l'intenzione di attaccarmi da un momento all'altro. Tutto questo
perché mi sono cacciata nei guai.
Quella mattina sentii urlare: "Giulia! Giulia!" Era la mia
compagna di stanza Rachele che mi aveva svegliata. Era in ansia e mi
disse: "Alessia, è stata rapita da una scimmiorsa!” Alessia
era l’armarana di Rachele (armadillo rana); e Rachele le era molto
affezionata.
Così andammo dalla preside a dirle dell’accaduto: “Andiamo dal
professor Filippo lui saprà cosa fare.”
Filippo ci tranquillizzò: “Fate colazione e preparatevi… Andremo
a cercarla.”
Mentre eravamo in stanza guardai Rachele: dai suoi occhi azzurri
scendevano lacrime; mi avvicinai a lei e le dissi: “Tranquilla, la
troveremo.”
Anche il mio canconiglio Batuffolo, era triste, le mancava la sua
amica Alessia; così mentre Rachele era in bagno suonai un po’ per
lui.
Uscimmo dalla stanza e andammo da Filippo “Io so dove si trova il
suo rifugio, ci andremo con Leila e Erica le mie due serpaquile, loro
ci porteranno da lei.”
Così volammo dalla scimmiorsa che non era nel suo rifugio e
decidemmo di aspettare.
Era quasi sera, il sole stava tramontando, quando vedemmo la
scimmiorsa arrivare. Filippo entrò in contatto mentale con lei; dopo
ci disse che l’aveva scambiata per il suo cucciolo e che l’aveva
lasciata al lago.
Partimmo ma io rimasi indietro, così presi una deviazione del
sentiero sbagliata e solo dopo un’ora di cammino mi accorsi che mi
ero persa!
Ma quando stavo per arrendermi e farmi sconfiggere dalla stanchezza,
arrivai al lago…..
Avevo fatto il giro, vidi in lontananza Rachele, Filippo e Alessia;
provai ad urlare ma dalla mia bocca non uscì nulla.
Vidi l’acqua, dei Lupesci si stavano avvicinando; feci per tornare
indietro quando un branco di coccopagalli mi si avvicinò in
posizione d’attacco.
Stavo per arrendermi quando sopra di me vidi Leila… la serpaquila
di Filippo.
Entrai in contatto mentale con lei e capii che Filippo l’aveva
mandata a cercarmi.
Così atterrò ed io la cavalcai fino a scuola.
C’erano Filippo, Rachele, Alessia e Batuffolo ad aspettarmi sul
prato del cortile della scuola.
Atterrammo e subito mi chiesero: “Dove eri finita? Stai bene?”
Io raccontai l’accaduto…. Ma ad un tratto sentii una voce
familiare: “Giulia! Svegliati siamo in ritardo!” mi disse.
Era Rachele, mi trovavo sempre ad Armonia ma…. Tutto quello che era
successo era stato solo un sogno.
Così raccontai quello che era successo a Rachele e mi confidò che
anche lei aveva sognato la stessa cosa la scorsa notte.
Alessia e Batuffolo anche loro lo avevano sognato e capii questo
dalle loro espressioni.
Così andammo da Filippo e ci disse che anche lui aveva sognato la
stessa cosa e ci spiegò che poteva succedere se eravamo stati in
contatto mentale insieme, così ci rilassammo e ripensammo alla
grande avventura che avevamo passato nel grande mondo dei sogni...
Ragazi, che fantasia! Bravi!!
Claudia : )
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