Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 28 ottobre 2018

Focà Alessio - Prestipino Margherita - Pasotti Giulia

Oggi tre nuovi racconti nati dal laboratorio #armonialatuastoria direttamente dalla scuole di Genova. Li potete trovare nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2" (l'ebook è gratis!)


Focà Alessio


Come tutti i miei compagni anche io ho passato una giornata alla scuola di "Armonia".
È stata un'esperienza fantastica, la scuola che io vorrei che fosse qui sulla Terra.
Al mattino mi sono svegliato e dopo colazione ci siamo recati nelle stalle a curare i nostri animusi con il professore Gentile Filippo, un insegnante simpaticissimo che ci spiegava come nutrire e gestire il mio "gattufo" e gli animusi degli altri compagni.
Un'altra lezione molto interessante è stata l'ora di botanica con il signor Verza Giorgio, un simpaticissimo botanico che sapeva tutto, ma proprio tutto sulle piante, come mio nonno!!
Ma la lezione che mi è piaciuta di più è stata l'ora delle attività facoltative. Ho imparato uno sport che sulla Terra non esiste: il "Tornado", che è una specie di Hockey.
È stato talmente divertente che ho aiutato la mia squadra a vincere l'amichevole contro la scuola Cinese.
Ecco la scuola migliore dell'Universo, la scuola ed i professori di "Armonia".

Prestipino Margherita



Era una fredda giornata ad Armonia, Giulia si svegliò molto presto e senza svegliare Camilla decise di andare da Pietro a ricordargli che giorno era quello… il suo compleanno! Si sistemò i capelli ed entrò nel dormitorio maschile. Silenziosamente lo svegliò e lui, appena aprì gli occhi, le disse il suo primo AUGURI della giornata… Insieme andarono da Camilla, che si era esercitata tutta la sera al flauto per creare una torta di compleanno per i suoi quattordici anni. Gliela diede con un sacchetto e i tre amici andarono in una saletta e fecero colazione con la torta. Giunto il momento dei regali Pietro si giustificò che lo aveva lasciato in camera, ma in realtà non era riuscito a trovare un regalo che le potesse piacere… Giunto in camera si mise a guardare fuori dalla finestra e il suo sguardo perso si fermò su un oggetto brillante, sotto un cespuglio, sembrava un gioiello, più che un gioiello una vecchia collana, un medaglione! Uscì di nascosto in giardino cercando di individuarlo. Lo trovò e lo impacchettò con della carta creata con il flauto. Le scrisse una lettera abbastanza dolce, ma non troppo e corse da loro. Le porse il regalo e le sorrise. Decise di aprire i pacchetti di pomeriggio e intanto si fece ora di andare in classe per la prima lezione della giornata. Per tutto il giorno Pietro stette in ansia temendo che lei non lo avrebbe apprezzato.
Giunse il momento e insieme andarono in camera di Giulia e Camilla. Camilla le aveva regalato una specie di cuccia per il suo animusi Ciccio. Sembrava molto calda, perfetta per l’inverno! Quando Giulia aprì il regalo di Pietro lui tenne il fiato sospeso per paura che potesse non piacerle. Lei rimase sorpresa, non se l’aspettava. Non le erano mai piaciuti i gioielli, ma quel medaglione l’attirava. Sembrava antico ed era a forma di ovale. Era uno di quei medaglioni che si aprono e dentro si può mettere una foto. In silenzio, Pietro, tirò un sospiro di sollievo, le era piaciuto!

Pasotti Giulia


Mi trovavo in riva al lago Sussurrante con tre lupesci a pelo dell'acqua che mi fissavano e un branco di coccopagalli alle spalle con l'intenzione di attaccarmi da un momento all'altro. Tutto questo perché mi sono cacciata nei guai.
Quella mattina sentii urlare: "Giulia! Giulia!" Era la mia compagna di stanza Rachele che mi aveva svegliata. Era in ansia e mi disse: "Alessia, è stata rapita da una scimmiorsa!” Alessia era l’armarana di Rachele (armadillo rana); e Rachele le era molto affezionata.
Così andammo dalla preside a dirle dell’accaduto: “Andiamo dal professor Filippo lui saprà cosa fare.”
Filippo ci tranquillizzò: “Fate colazione e preparatevi… Andremo a cercarla.”
Mentre eravamo in stanza guardai Rachele: dai suoi occhi azzurri scendevano lacrime; mi avvicinai a lei e le dissi: “Tranquilla, la troveremo.”
Anche il mio canconiglio Batuffolo, era triste, le mancava la sua amica Alessia; così mentre Rachele era in bagno suonai un po’ per lui.
Uscimmo dalla stanza e andammo da Filippo “Io so dove si trova il suo rifugio, ci andremo con Leila e Erica le mie due serpaquile, loro ci porteranno da lei.”
Così volammo dalla scimmiorsa che non era nel suo rifugio e decidemmo di aspettare.
Era quasi sera, il sole stava tramontando, quando vedemmo la scimmiorsa arrivare. Filippo entrò in contatto mentale con lei; dopo ci disse che l’aveva scambiata per il suo cucciolo e che l’aveva lasciata al lago.
Partimmo ma io rimasi indietro, così presi una deviazione del sentiero sbagliata e solo dopo un’ora di cammino mi accorsi che mi ero persa!
Ma quando stavo per arrendermi e farmi sconfiggere dalla stanchezza, arrivai al lago…..
Avevo fatto il giro, vidi in lontananza Rachele, Filippo e Alessia; provai ad urlare ma dalla mia bocca non uscì nulla.
Vidi l’acqua, dei Lupesci si stavano avvicinando; feci per tornare indietro quando un branco di coccopagalli mi si avvicinò in posizione d’attacco.
Stavo per arrendermi quando sopra di me vidi Leila… la serpaquila di Filippo.
Entrai in contatto mentale con lei e capii che Filippo l’aveva mandata a cercarmi.
Così atterrò ed io la cavalcai fino a scuola.
C’erano Filippo, Rachele, Alessia e Batuffolo ad aspettarmi sul prato del cortile della scuola.
Atterrammo e subito mi chiesero: “Dove eri finita? Stai bene?”
Io raccontai l’accaduto…. Ma ad un tratto sentii una voce familiare: “Giulia! Svegliati siamo in ritardo!” mi disse.
Era Rachele, mi trovavo sempre ad Armonia ma…. Tutto quello che era successo era stato solo un sogno.
Così raccontai quello che era successo a Rachele e mi confidò che anche lei aveva sognato la stessa cosa la scorsa notte.
Alessia e Batuffolo anche loro lo avevano sognato e capii questo dalle loro espressioni.
Così andammo da Filippo e ci disse che anche lui aveva sognato la stessa cosa e ci spiegò che poteva succedere se eravamo stati in contatto mentale insieme, così ci rilassammo e ripensammo alla grande avventura che avevamo passato nel grande mondo dei sogni...



Ragazi, che fantasia! Bravi!!
Claudia : ) 

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