Ingelli Tommaso
La nascita
All'inizio tutto è buio, ad un tratto vedo un raggio di luce.
Sono appena uscito dal mio uovo, il guscio presenta ancora qualche
macchia azzurra su uno sfondo bianco. Non mi rendo conto di ciò che
sono, lo scopro appena sento il mio padroncino parlarmi: “Sei un
bellissimo squalangelo, ti chiamerò Polonius, penso che sia un bel
nome”.
Il prof. Filippo, dopo avermi fatto un sacco di complimenti, dice al
mio padroncino: “Thomas, occupati di lui, so che ne sei in grado!”.
Capisco che quel giovinetto si chiama Thomas, wow quante informazioni
e ho soltanto cinque minuti di vita!
Sono passati dieci giorni ormai e sono diventato grande come un
cagnolino.
Thomas mi porta alle lezioni con lui tenendomi nello zaino e l'unica
cosa che apprendo sono i volti dei suoi compagni.
Appena finita la lezione sento l'odore di un altro animusi,
scendo di nascosto dallo zaino e gli vado incontro, è un topogallo
blu.
Ci annusiamo un po' finché non sento una voce: “Ciccio, Ciccio!
Polonius!” dice il mio padroncino “Polonius, mi hai fatto
preoccupare”.
“Ciccio, eccoti qui!”
Thomas si volta per capire a chi mai appartenesse quella voce
femminile, vede una fanciulla dai profondi occhi color cielo;
rimangono a fissarsi per qualche secondo fino a che la ragazza rompe
il ghiaccio, “Io mi chiamo Giulia”.
“Ed io sono Tomas”. Ah, ah, ah, Tomas sta arrossendo.
Il giorno dopo Tomas mi accompagna alla lezione sugli animusi,
come sempre nello zaino un prof. comincia a parlare: “Bene ragazzi
io sono il professore Enrico, oggi imparerete quali sono gli animusi
più pericolosi. Lo sapete che alcuni animusi sono frutto
dell'incrocio di tre animali? Per esempio, la Manticora che ha il
corpo da leone, le ali da drago, la coda di scorpione; o ancora
Cerbero che è un cane a tre teste con la coda di drago e sul dorso è
coperto di teste di serpente”.
Tomas, particolarmente interessato e incuriosito, aggiunge: “Non
avrei mai immaginato ci potessero essere animusi con le
caratteristiche di tre animali.”
Da quel momento io e Tomas siamo rimasti per sempre insieme, abbiamo
terminato gli anni scolastici nella scuola di Armonia, ci siamo
specializzati all'università Melodia e siamo tornati alla scuola di
Armonia come insegnanti.
Avete mai visto un animusi insegnare?
Tchabouitchou Elfarouk
Un periodo (s)fortunato
Un giorno nella città di Armonia si trovava un ragazzo di nome
Farouk. Era il primo giorno di scuola, la prima ragazza che incontrò
gli disse: “Ciao, sono Gaia, lo scorso anno eri alla scuola Dante
Alighieri?”
Lui rispose: “Sì, io ero alla Dante ed ero nella sezione A”
l'insegnante di educazione animusi li chiamò per iniziare la
loro prima lezione. Le prime regole che spiegarono dicevano come
nutrire il proprio animusi e come farlo divertire. Il
professore di nome Andrea regalò delle starne uova agli alunni
dicendo loro di prendersene cura suonando tante belle melodie con il
flauto. I ragazzi andarono nelle loro stanze a dormire insieme alle
loro uova.
Dopo un paio di giorni si schiuse l’uovo di Farouk era un Aquican,
un misto tra cane da guardia e aquila reale. Continuava a dormire e
si muoveva poco, il ragazzo allora, agitato corse dal prof. Andrea,
il quale gli disse che avrebbe dovuto lasciare riposare l’animusi
e il giorno dopo avrebbe sicuramente avuto più forze.
Il giorno dopo c'era una partita a Tornado, una specie di calcio che
si gioca usando il flauto dolce per far muovere la palla, quel giorno
Farouk si infortunò volando almeno per quattro metri, l’arbitro
non si accorse del fallo ma Farouk purtroppo, dovette star fermo per
due mesi perché si ruppe tibia e perone. Farouk dovette passare un
periodo ingessato e per evitare di farlo camminare troppo decisero di
assegnarlo alla stalla insieme alla sua amica Gaia che si offrì di
fargli compagnia in questo periodo sfortunato. Farouk decise di
portare con sé anche il suo fedele animusi Aquican e tutti
insieme si dovettero occupare degli animusi più grossi come
la muccoca , la giraffante e l'ippoceronte, fu un'esperienza
grandiosa e impararono tantissime cose. Alla fine dell'anno Farouk e
Gaia ottennero voti bellissimi nella pagella, erano stati premiati
oltre che per l'impegno per aver superato un momento di difficoltà
con tanto entusiasmo!
Ridaldi Vittoria
L'animusi malato
Nella scuola di Armonia Josephine e il suo animusi stavano
mangiando, ma ad un certo punto l’animusi si sentì male.
Dovete sapere che gli animusi non si sentono male come ci
sentiamo male noi, loro incominciano a vibrare e a cantare stonando.
Josephine spaventata porto il suo animusi da Filippo il quale disse
che aveva l'appendice infiammata, ma la rincuorò:
“Non ti preoccupare Josephine ora l’importante è che tu metta il
tuo animusi nelle gradinate (perché gli animusi dormivano
lì)” disse il prof.
E così Josephine rispose: “Ok, grazie mille, Filippo” e lo
abbracciò. Quindi misero l’animusi nelle gradinate ma il
cucciolo non era contento: “No, no Josephine, resta qui con me.”
Josephine si sorprese perché non pensava che gli animusi
parlassero. Filippo stava arrivando e Josephine gli chiese se fosse
normale che parlassero e Filippo disse: “Sì, stai tranquilla, è
normale ma è strano che lo faccia già a questa età.”
“Va beh, tanto non penso gli succederà niente.”
E Josephine rispose: “Speriamo”.
Da un giorno all’altro si accorsero che l'animusi aveva
sempre caldo e questo non prometteva nulla di buono.
Così lo portarono dal chirurgo più bravo della scuola il quale
disse che avrebbe dovuto fare un intervento rischioso; lo fecero
subito il giorno dopo. Josephine aveva molta paura così rimase
tutto il giorno nello studio medico.
L’intervento era finito solo che...
L’animusi aveva cambiato i connotati, non era più mezzo
pinguino e mezzo delfino ma con l'operazione era diventato mezzo
cervo e mezza iena.
Josephine s'innamorò immediatamente della nuova creatura e da quel
momento, con l'accordo di Filippo, decise che non l'avrebbe mai più
fatto dormire sulle gradinate.
Vi sono piaciuti? A me sì!! Complimenti ragazzi! Scrivete un commento per questi giovani autori sotto il post!
Claudia
Bellissimi racconti: è un'armonia di pensieri e di storie, la realtà e la fantasia che danzano insieme. Bravi!
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento!
Eliminadevo direi che questi ragazzi hanno una fantasia spettacolare io ci ho provato ma sono rimasta a guardare il foglio pensando ai tuoi libri e non mi è venuto in mente nulla per cui loro sono bravissimi
RispondiEliminaVerissimo, sono davvero bravi!
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