Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 7 ottobre 2018

Ingelli Tommaso - Tchabouitchou Elfarouk - Rinaldi Vittoria

Oggi un tris di racconti nati dal laboratorio #armonialatuastoria direttamente dalla scuola Alighieri di Genova. Li potete trovare nella raccolta "Un giorno ad Armonia - Vol.2" (l'ebook è gratis!)


Ingelli Tommaso

La nascita

All'inizio tutto è buio, ad un tratto vedo un raggio di luce.
Sono appena uscito dal mio uovo, il guscio presenta ancora qualche macchia azzurra su uno sfondo bianco. Non mi rendo conto di ciò che sono, lo scopro appena sento il mio padroncino parlarmi: “Sei un bellissimo squalangelo, ti chiamerò Polonius, penso che sia un bel nome”.
Il prof. Filippo, dopo avermi fatto un sacco di complimenti, dice al mio padroncino: “Thomas, occupati di lui, so che ne sei in grado!”. Capisco che quel giovinetto si chiama Thomas, wow quante informazioni e ho soltanto cinque minuti di vita!
Sono passati dieci giorni ormai e sono diventato grande come un cagnolino.
Thomas mi porta alle lezioni con lui tenendomi nello zaino e l'unica cosa che apprendo sono i volti dei suoi compagni.
Appena finita la lezione sento l'odore di un altro animusi, scendo di nascosto dallo zaino e gli vado incontro, è un topogallo blu.
Ci annusiamo un po' finché non sento una voce: “Ciccio, Ciccio! Polonius!” dice il mio padroncino “Polonius, mi hai fatto preoccupare”.
“Ciccio, eccoti qui!”
Thomas si volta per capire a chi mai appartenesse quella voce femminile, vede una fanciulla dai profondi occhi color cielo; rimangono a fissarsi per qualche secondo fino a che la ragazza rompe il ghiaccio, “Io mi chiamo Giulia”.
“Ed io sono Tomas”. Ah, ah, ah, Tomas sta arrossendo.
Il giorno dopo Tomas mi accompagna alla lezione sugli animusi, come sempre nello zaino un prof. comincia a parlare: “Bene ragazzi io sono il professore Enrico, oggi imparerete quali sono gli animusi più pericolosi. Lo sapete che alcuni animusi sono frutto dell'incrocio di tre animali? Per esempio, la Manticora che ha il corpo da leone, le ali da drago, la coda di scorpione; o ancora Cerbero che è un cane a tre teste con la coda di drago e sul dorso è coperto di teste di serpente”.
Tomas, particolarmente interessato e incuriosito, aggiunge: “Non avrei mai immaginato ci potessero essere animusi con le caratteristiche di tre animali.”
Da quel momento io e Tomas siamo rimasti per sempre insieme, abbiamo terminato gli anni scolastici nella scuola di Armonia, ci siamo specializzati all'università Melodia e siamo tornati alla scuola di Armonia come insegnanti.
Avete mai visto un animusi insegnare?

 Tchabouitchou Elfarouk


Un periodo (s)fortunato

Un giorno nella città di Armonia si trovava un ragazzo di nome Farouk. Era il primo giorno di scuola, la prima ragazza che incontrò gli disse: “Ciao, sono Gaia, lo scorso anno eri alla scuola Dante Alighieri?”
Lui rispose: “Sì, io ero alla Dante ed ero nella sezione A” l'insegnante di educazione animusi li chiamò per iniziare la loro prima lezione. Le prime regole che spiegarono dicevano come nutrire il proprio animusi e come farlo divertire. Il professore di nome Andrea regalò delle starne uova agli alunni dicendo loro di prendersene cura suonando tante belle melodie con il flauto. I ragazzi andarono nelle loro stanze a dormire insieme alle loro uova.
Dopo un paio di giorni si schiuse l’uovo di Farouk era un Aquican, un misto tra cane da guardia e aquila reale. Continuava a dormire e si muoveva poco, il ragazzo allora, agitato corse dal prof. Andrea, il quale gli disse che avrebbe dovuto lasciare riposare l’animusi e il giorno dopo avrebbe sicuramente avuto più forze.
Il giorno dopo c'era una partita a Tornado, una specie di calcio che si gioca usando il flauto dolce per far muovere la palla, quel giorno Farouk si infortunò volando almeno per quattro metri, l’arbitro non si accorse del fallo ma Farouk purtroppo, dovette star fermo per due mesi perché si ruppe tibia e perone. Farouk dovette passare un periodo ingessato e per evitare di farlo camminare troppo decisero di assegnarlo alla stalla insieme alla sua amica Gaia che si offrì di fargli compagnia in questo periodo sfortunato. Farouk decise di portare con sé anche il suo fedele animusi Aquican e tutti insieme si dovettero occupare degli animusi più grossi come la muccoca , la giraffante e l'ippoceronte, fu un'esperienza grandiosa e impararono tantissime cose. Alla fine dell'anno Farouk e Gaia ottennero voti bellissimi nella pagella, erano stati premiati oltre che per l'impegno per aver superato un momento di difficoltà con tanto entusiasmo!

 Ridaldi Vittoria

L'animusi malato

Nella scuola di Armonia Josephine e il suo animusi stavano mangiando, ma ad un certo punto l’animusi si sentì male. Dovete sapere che gli animusi non si sentono male come ci sentiamo male noi, loro incominciano a vibrare e a cantare stonando. Josephine spaventata porto il suo animusi da Filippo il quale disse che aveva l'appendice infiammata, ma la rincuorò:
“Non ti preoccupare Josephine ora l’importante è che tu metta il tuo animusi nelle gradinate (perché gli animusi dormivano lì)” disse il prof.
E così Josephine rispose: “Ok, grazie mille, Filippo” e lo abbracciò. Quindi misero l’animusi nelle gradinate ma il cucciolo non era contento: “No, no Josephine, resta qui con me.”
Josephine si sorprese perché non pensava che gli animusi parlassero. Filippo stava arrivando e Josephine gli chiese se fosse normale che parlassero e Filippo disse: “Sì, stai tranquilla, è normale ma è strano che lo faccia già a questa età.”
“Va beh, tanto non penso gli succederà niente.”
E Josephine rispose: “Speriamo”.
Da un giorno all’altro si accorsero che l'animusi aveva sempre caldo e questo non prometteva nulla di buono.
Così lo portarono dal chirurgo più bravo della scuola il quale disse che avrebbe dovuto fare un intervento rischioso; lo fecero subito il giorno dopo. Josephine aveva molta paura così rimase tutto il giorno nello studio medico.
L’intervento era finito solo che...
L’animusi aveva cambiato i connotati, non era più mezzo pinguino e mezzo delfino ma con l'operazione era diventato mezzo cervo e mezza iena.
Josephine s'innamorò immediatamente della nuova creatura e da quel momento, con l'accordo di Filippo, decise che non l'avrebbe mai più fatto dormire sulle gradinate. 

Vi sono piaciuti? A me sì!! Complimenti ragazzi! Scrivete un commento per questi giovani autori sotto il post!
Claudia




4 commenti:

  1. Bellissimi racconti: è un'armonia di pensieri e di storie, la realtà e la fantasia che danzano insieme. Bravi!

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  2. devo direi che questi ragazzi hanno una fantasia spettacolare io ci ho provato ma sono rimasta a guardare il foglio pensando ai tuoi libri e non mi è venuto in mente nulla per cui loro sono bravissimi

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