Buongiorno, Cari Amici Lettori, anche oggi torniamo ad Armonia con due racconti di Nicolò e di Daniele, dalla scuola Volta di Genova Cornigliano.
Fedrazzoni Nicolò
ALLA SCOPERTA DELLE LEGGENDE
Giulia era al terzo anno di liceo e con il suo animusi ormai cresciuto scoprì che in quella scuola che frequentava da tre anni c’erano delle leggende molto famose tra cui la sua preferita, Gaia Jefferson e molte altre altre come, Luigi De Parris e tante altre ancora.
Giulia molto interessata dalla leggenda Jefferson, fece una ricerca e scopri che nella sua scuola si celava l’uovo di animusi di Jefferson, un animusi molto dolce e sembrava un misto un orsetto lavatore e un gatto delle nevi.
Giulia, molto felice della sua scoperta, inizio a controllare tutte le stanze e le aule di quella scuola, ma non trovò niente. Allora con molto dispiacere tornò nella stanza, ma appena poco prima di entrare nella sua camera le venne in mente che nella scuola c’erano anche dei sotterranei.
Allora la protagonista decise di uscire dalle camerate nella notte fonda e, con una torcia e il suo animusi, arrivarono davanti alla porta dei sotterranei, ma essa era chiusa, allora l’animusi con un morso di un pitbull ruppe il lucchetto. Giulia iniziò ad addentrarsi nei sotterranei putridi e sporchi, pieni di ragnatele e di tubature.
Fino a quando non arrivò in fondo ai sotterranei e scopri che si celava una porta misteriosa con scritto sopra: “vietato l’accesso al personale non autorizzato”, allora a questa scritta la curiosità di Giulia aumentò e con molto coraggio apri la porta.
Dentro trovò in una teca l’uovo di animusi di Jefferson e tutto il suo corredo scolastico, con il suo strumento musicale: una tromba lucida e complessa con iscritto il suo nome.
Franconeri Daniele
UN GIORNO DI SCUOLA
In un giorno di inverno Giulia era a scuola ad aspettare i suoi compagni e il prof.
Mentre Giulia aspettava, nella mente cantò, visto che le amava la musica. I suoi compagni e i prof arrivarono e cominciarono a suonare il pianoforte, la chitarra e il flauto.
I compagni si allenavano con gli strumenti e dopo quindici minuti il prof interrogò.
Giulia disse al prof: «Posso essere interrogata?»
Il prof rispose: «Sì certo.»
Giulia andò dalla cattedra e iniziò l’interrogazione.
Le fece un po’ di domande e lei, visto che aveva studiato e si era preparata bene, sapeva rispondere a tutte le domande.
Dopo l’interrogazione di Giulia che era andata benissimo, il prof decise di interrogare Marco. Lui, visto che non si era preparato molto bene, non sapeva quasi niente.
Finita l’interrogazione andarono avanti con il programma e impararono un nuovo strumento e questo strumento era il violino.
Visto che Giulia lo sapeva suonare il prof disse a Giulia: «Vuoi venire a suonare e a spiegare il violino?»
Giulia rispose: «Sì volentieri.»
Giulia andò alla lavagna e fece qualche spiegazione di come si suona il violino e le sue caratteristiche.
Alla fine dell’ora, Giulia e i suoi compagni ritornarono a casa.
Ringraziamo Nicolò e Daniele per averci raccontato la loro storia e a presto con nuovi racconti!
Claudia
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