Buongiorno, Cari Amici Lettori, anche oggi torniamo ad Armonia con due racconti di Aurora e di Teodora, dalla scuola Volta di Genova Cornigliano.
Martino Aurora
Un giorno Francesca trasferì e dovette andare in questa scuola di nome Armonia, però Francesca non aveva ancora tanti amici, anzi non ne aveva proprio
Dopo tre settimane fece amicizia con Andrea e Alessandra poi piano piano tutti erano diventati amici ma Francesca aveva un rapporto molto stretto con Andrea e Alessandra.
Mentre Francesca stava studiando sentì dei rumori che provenivano dall’altra camera da letto e quindi decise di andare a vedere. Erano tre animali... però erano molto strani! Uno era un gatto con la code e le orecchie da volpe, l’altro invece era un cavallo con il naso di un maiale ed infine l’ultimo era un cavalluccio marino con la coda da unicorno.
All’inizio Francesca pensava stesse sognando ma poi strizzò gli occhi è….. stavano parlando!
Iniziò a correre ed urlare; la vicina di casa, sentendo gli urli uscì e le chiese cosa stesse succedendo.
Rispose: «Guarda ci sono tre animali strani.»
Lei disse: «Aspetta un secondo.»
Intanto che aspettava arrivò il suo amico Andrea e le disse: «Ho sentito qualcuno urlare e sono venuto; è successo qualcosa?»
Rispose che c’erano tre animali strani e lui disse: «Beh e normale si chiamano animusi, sono degli animali mischiati tra due o più animali non lo sapevi?»
«Ehhhmmmm……. No Andrea !»
«Vabeh, dai domani ti racconto. Ciao a domani!!»
Il giorno dopo Francesca si alzò e le sembrava tutto normale, poi andarono insieme a scuola: Alessandra Andrea e Francesca.
Francesca aveva portato lo strumento perché c’era musica. Iniziarono a fare lezione tranquillamente fino ad un certo punto, quando chiese di andare in bagno; era tutto strano in questa scuola.
Animali fantastici, strumenti parlanti oppure oggetti magici…….
Francesca ritornò in classe e tutti gli occhi erano su di lei. Francesca era al suo primo anno di scuola quindi ancora non capiva.
Con il passare del tempo Francesca trovò un ragazzo che le piaceva. E ogni venerdì, mercoledì e sabato usciva con Andrea e Alessandra che erano i suoi migliori amici.
Poi un giorno alla fine dell’anno uscirono le pagelle e tutta quella di Francesca andava bene (il voto più basso era 8) quella di Andrea e Alessandra anche erano tutti promossi.
Quando erano in seconda superiore decisero di estate di andare insieme al mare quindi dei giorni prima decisero di affittare un campeggio e di comprare ombrello ecc……
Alla fine della quinta a l’ultimo anno Andrea e Alessandra e Francesca superarono l’esame per poi andare al liceo.
Dopo averlo superato, passarono l’esame. Francesca fece alla fine dell’anno il suo animale fantastico. Aveva scelto un cavallo con la coda da volpe e il corno da unicorno, lei e il suo animale fantastico andavano d’accordo tantissimo.
Ovviamente prima di non vedersi più Alessandra Andrea e Francesca si regalarono dei bracciali dell’amicizia. Francesca ci teneva tanto a questa scuola infatti erano stati i cinque anni più belli della sua vita perché aveva trovato migliori amici e animali fantastici.
Da grande vorrebbe insegnare in una scuola e la materia che vorrebbe insegnare è musica e raccontare quello che ha vissuto lei alla sua età anche se ne dubitava che le avrebbero creduto però lei ci avrebbe provato e avrebbe raccontato degli animali infatti aveva scattato molte foto e video a tutti i suoi i ricordi più grandi.
Schirinzi Teodora
UN GIORNO COME ALTRI
Oggi è il quarto giorno di scuola, come al solito vado a lavarmi i denti, mi vesto in un mondo semplice ma non mi trucco, vado in cucina per fare colazione e sento la voce dolce di mia madre: “Buongiorno amore hai dormito bene?” mi chiede, e io le rispondo un po’ assonnata: “Sì mamma grazie”.
Dopo aver finito di fare colazione vado a prendere lo zaino ed esco di casa. Mi reco verso la scuola ma ad un certo punto sento un profumo molto strano ma allo stesso tempo è buono, è complicato. Entro a scuola e suona subito la campanella della lezione del flauto-flay , con il professor Bruco Flay. Si dice che la moglie del signore Butterfly abbia la bocca a forma di farfalla e quando bacia qualcosa si trasforma in una farfalla, infatti la bocca del signor Butterflay è a forma di farfalla. Entro in aula e mi metto al terzo banco, affianco a me si siede un ragazzo, accidenti ancora quel profumo di prima.
Il ragazzo si presenta: “Ciao, piacere Nicolas e tu come ti chiami?”.
Io rispondo un po’ imbarazzata: “Ciao mi chiamo Giulia !”
Ha uno sguardo intimidatorio, è un ragazzo alto, capelli mossi, occhi scuri e labbra fini.
È finita la lezione, ma prima devo posare i libri, faccio uno schiocco di dita e i libri si posano nello zaino. Vado a mangiare in mensa, tutti quanti con il loro animusi, non vedo l’ora di averne uno anch’io. Mi siedo e di fronte si siede Nicolas con il suo animusi, curioso mi chiede: “Ma il tuo animusi?”
Io rispondo delusa: “Non lo ho, la preside non me lo ha fatto ancora scegliere”.
Nicolas mi prende la mano e me la stringe con un’aria di conforto. Suona la campanella è ora di tornare a casa e Nicolas mi chiede se può accompagnarmi a casa ed io ovviamente gli dico di sì.
Camminiamo e camminiamo ma il suo profumo mi tormenta ma in un modo positivo, io li dico: “Eccoci sono arrivata!” e lui stupito mi risponde: “Ma guarda che coincidenza, abitiamo vicini, io abito nella casa accanto!”
Io per un attimo resto ferma e penso a quello che è successo sta mattina, poi rispondo: “Ottimo saremo vicini di casa!”
Entro a casa e vado a in camera mia, vedo che c’è una finestra di una stanza, è quella di Nicolas.
Arriva la sera e vedo Nicolas che mi manda un pezzo di carta tramite il suo animusi volatile, su quel foglio c’è scritto: “Domani andiamo a scuola insieme?” E io gli faccio un sì con la testa e li sorrido.
Mi metto sotto le coperte, cerco di dormire ma non ci riesco per colpa del profumo di Nicolas, chiudo gli occhi e finalmente dormo.
Nessun commento:
Posta un commento