Buongiorno, Cari Amici Lettori, anche oggi andiamo insieme ad Armonia, leggiamo insieme la storia di Davide e Andrea e guardiamoci il disegno di Alessio, della scuola D'Azeglio di Prato.
Corona Davide – Frisoni Andrea
Quel giorno sono appena arrivato all’Accademia di Armonia: è molto grande e sono molto contento.
Arriva il Professore di Musicomagia che ci consegna dei flauti e anche delle uova e ci dice: “Ragazzi, la mia materia è la Musicomagia. Con questi flauti, suonandoli, dall’uovo nascerà un animusi”.
Io alzo la mano e chiedo: “Che tipo di animale è?”
Il Professore risponde: “Essendo un animale magico si capirà dall’uovo”.
Arriva la seconda ora: entra la professoressa di Storia della Musicomagia e ci parla di come è nata.
Nell'intervallo rivedo il mio amico Andrea ed esclamo: “Finalmente, da quanto tempo che non ci vedevamo!”
Felicissimo di rivederlo gli dico: “Mi fai vedere il tuo uovo?” e lui mi risponde: “È bianco con delle macchie nere e gialle.”
Io rispondo: “Il mio è bianco con delle macchie blu e arancioni”.
Finisce l’intervallo e arriva il Professore di teoria della Musicomagia che ci spiega come funziona l’arte della materia proprio in prima persona.
Arriva l’ora di pranzo. Andrea esclama: “Non mi ricordavo ci fossero così tante belle materie di Musicomagia. Sono tante quanto il buon cibo che c’è alla mensa!”
Torniamo in classe per l’ultima ora con la Professoressa di geometria.
Finisce l’ora e io e Andrea ci dirigiamo verso il prato dove ci riposiamo. Due ragazze ci vengono a parlare: “Ciao io mi chiamo Giulia e lei è la mia amica Gaia”.
Io e il mio amico le salutiamo e io chiedo: “Di che colore e il vostro uovo?”
Giulia risponde: “Il mio è bianco con le macchie blu e arancioni, quello di Gaia invece è bianco con le macchie nere e gialle”.
Io e Andrea pensiamo che sia solo una casualità. Giulia ad un certo punto mi dice: “Non è una casualità, vuol dire che siamo anime gemelle”.
Io ed Andrea pensiamo che non sia vero e Gaia conferma: “Vuol dire che siamo anime gemelle”.
Io e Andrea rimaniamo senza parole.
Finisce la giornata ed io scopro che siamo nella stessa stanza. Corro per dirlo ad Andrea.
Durante la notte mi sveglio per bere e mi accorgo che le nostre quattro uova sono scomparse, al che io sveglio Giulia e le chiedo se sa dove siano finite le uova.
Lei mi chiede: “Perché? Non sono più sul comodino?”
Io rispondo: “No”.
Lei propone “Li cerchiamo domattina”.
La mattina seguente ci svegliamo e cerchiamo le uova. Due ore molto lunghe ma alla fine le troviamo e in quel momento si schiudono: dal mio e quello di Giulia esce un LeoFino; da quello di Andrea e Gaia esce un CasToro.
Il nostro umore è alle stelle.
Poggio Alessio
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