Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

martedì 19 giugno 2018

I Racconti di Armonia - Il secondo racconto


La Melodia del Cuore è un racconto che potete trovare su tutti gli store online gratuitamente, forse lo avrete già letto, in tal caso: che ne pensate?
Se invece non lo conoscete, trovate qui l'inizio e qua il link per scaricarlo da Amazon.

La Melodia del Cuore


Siamo negli anni ‘50 (ovviamente del secolo scorso… fa impressione dirlo, vero?) e i protagonisti della storia sono Gemma e Rodolfo, i nonni di Giulia la protagonista del romanzo “La Melodia Sibilante”.
Alla scuola di Armonia, l’ultimo giorno di scuola, viene organizzato il “Ballo dei Diplomati” sono ammessi soltanto i ragazzi del quarto anno con le loro dame o cavalieri.
E questa volta siamo invitati anche noi, ma solo in veste di osservatori! ;)

Gemma si tormentava nervosamente le mani. Era sola nelle stalle e aspettava Rodolfo. Dalia l'aveva assistita mentre si preparava per la grande serata. Le aveva acconciato i suoi lunghi capelli biondo scuro adornandoli con piccoli boccioli di rosa e poi l’aveva aiutata a indossare quel magnifico abito, da sola non avrebbe di certo potuto farcela. Il vestito era meraviglioso, una nuvola rosa e bianco perla, un corpetto, una lunga gonna con tanti strati... Quando si era vista nello specchio della sua camera, si era sentita una principessa!
Sospirò con il cuore gonfio di gioia e carico di aspettativa. Deglutì a fatica e ammise a se stessa, per la prima volta in vita sua, di sentirsi bella e di esserne felice.
Essere belle è una maledizione”. Le parole di sua madre continuavano a tornarle in mente nei momenti meno opportuni, come per impedirle di gioire.
Stava cercando di liberarsi a fatica dalla sua opprimente educazione rigida e bigotta. Da quando aveva messo piede ad Armonia, aveva tolto ogni giorno un piccolo strato che soffocava il suo cuore e adesso si sentiva quasi completamente libera di essere se stessa. E si sentiva bella.
Sentì un rumore e si voltò verso l'entrata.
Sarà Rodolfo?
«Ciao Gemma.» La voce di Vincenzo precedette il suo arrivo. Era mesta e titubante, proprio come il suo aspetto. «Volevo vederti prima di lui» disse piano in tono cospiratore.
Fece qualche passo incerto verso di lei e la guardò ammirato spalancando gli occhi. «Sei più incantevole del solito...»
Gemma arrossì appena, era strano vedere Vincenzo così vulnerabile. Lui era sempre impertinente e scherzoso. Dopo essersi arreso alla scelta di Gemma, l'aveva rassicurata dicendole che era molto felice che lei e Rodolfo si fossero finalmente chiariti e segretamente fidanzati, ma... Gemma poteva percepire chiaramente la sua sofferenza: lui l'amava ancora.
Allungò le mani verso di lui. «Grazie Vincenzo» gli disse dolcemente. «Sei l'amico più caro e affezionato che io abbia mai avuto e...» Sentì una lacrima scivolarle sul viso. «Io ti voglio e ti vorrò sempre un bene infinito!» Anche la voce ebbe un cedimento.
Vincenzo allungò una mano e le raccolse la lacrima con una dolce carezza. «Lo so, Gemma.» Le regalò finalmente quel suo mezzo sorriso impertinente e affascinante. «Ora smettila di corteggiarmi in modo così sconveniente, lo sai che non posso portare via la fidanzata al mio più caro amico!» La rimproverò divertito.
Gemma arrossì e si ritrasse. «Ma che dici?» Lo colpì al braccio indispettita ma rasserenata, per fortuna era tornato a essere il solito burlone.
Prima ancora di sentire i passi, Gemma percepì la presenza di Rodolfo, stava arrivando. Trattenne il fiato e alzò gli occhi verso l'entrata.
«Grazie per aver intrattenuto la mia dolce Gemma, amico mio.» La voce calda e un po’ ruvida di Rodolfo fece scattare Vincenzo sull'attenti. Il rimprovero era velato di ironia e affetto, ma era molto evidente.
«Sparisco» sussurrò a Gemma, le strizzò l’occhio con aria complice e, detto fatto, si dileguò.
Gemma posò lo sguardo sulla sagoma di Rodolfo che, imponente, occupava interamente l'entrata.
Il suo cuore prese a battere incontrollato e i sentimenti che provava per lui esplosero avvolgendola come una dolce melodia.
Rodolfo ridusse velocemente la distanza che li separava e le afferrò entrambe le mani, incatenandola con i suoi magnetici occhi azzurri.
Gemma non riusciva quasi a respirare. La lieve tristezza che ancora le aleggiava nel cuore per la sofferenza del suo caro amico, l'agitazione per il ballo, il timore che Rodolfo all'ultimo momento avesse un impegno impellente e annullasse l'appuntamento...

Tutto svanì, sostituito dalla presenza di lui.
...
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Buona lettura!
Claudia : )


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