Arrivano altri due racconti dei ragazzi della scuola media D'Azeglio di Genova Prato che, anche quest'anno, hanno partecipato al laboratorio "Un giorno ad Armonia".
Tutti questi racconti faranno parte della nuova raccolta "edizione 2019" che uscirà quest'estate. Nel frattempo potete leggere quelle degli scorsi anni, gli ebook sono gratuiti! (Edizioni 2017 - 2018)
Bianco Eleonora
È un giorno come gli altri, ormai è da un anno che frequento
Armonia, ma c’è una cosa che voglio fare a tutti i costi:
cavalcare l´ippogrifo ed è un sogno che faccio tutte le sere da
quando sono entrata ad Armonia.
Il problema è che i professori e le professoresse dicono che possono
cavalcarlo solo i “professionisti”. Ed io non sono una
“professionista”...
A scuola una compagna si avvicina a me e mi chiede: “Scusa, tu
vorresti cavalcare l´ippogrifo?” ed io le rispondo: “Si, ma
perché me lo chiedi?” e lei mi risponde: “Perché anche a me
piacerebbe farlo, ma non voglio farlo da sola!”
Così decidiamo di unirci in questa avventura e pensiamo come fare
per riuscirci.
Una mattina presto, quando nessuno è ancora sveglio, andiamo dove
c’è l´ippogrifo. È un luogo distante dalla scuola, arrivate là
siamo un po’ impaurite e preoccupate perché nessun professore sa
dove ci troviamo ed incominciamo a pensare quello che potrebbe
accaderci.
Passano le ore e non sappiamo cosa fare, poi al pomeriggio decidiamo
di cavalcare l´ippogrifo e ci riusciamo senza fatica, anzi siamo
brave... Dopo una lunga cavalcata, inizia a farsi tardi allora
portiamo l´ippogrifo nel suo recinto, gli diamo da bere e da
mangiare e ci incamminiamo per tornare a scuola.
Arrivate sane e salve, ormai è tardi, corriamo nella nostra camera e
mentre ci prepariamo per andare a dormire bussano alla porta. La
professoressa Annabella ci chiede perché non fossimo andate a
lezione e noi le rispondiamo che non eravamo state tanto bene ed
eravamo rimaste a letto. Lei vede che adesso stiamo meglio e con un
sorriso va via e chiude la porta.
Appena andata via con un sospiro di sollievo e stanche morte andiamo
a dormire felici e contente perché siamo riuscite a realizzare un
sogno e tutto è andato bene!
Borroni Mattia
LA CORSA DEGLI ANIMUSI
Oggi è il mio primo giorno di lezione nella nuova scuola, sono molto
preoccupato, compagni nuovi, professori nuovi e tante materie che
alle elementari non c’erano.
Tutto a un tratto dalla porta spunta il professore con in mano delle
piccole scatole, noi tutti incuriositi restiamo in silenzio, cosa
saranno mai?
Il professore spiega che ogni scatola contiene un uovo che in un
certo senso sarà il nostro compagno per i tre anni di scuola.
Ogni bambino sceglie una scatola, l’uovo contenuto è di un animusi
cioè un animale fantastico nato dall’unione di due specie di
animali diverse.
Sono corso in camera e ho posato la scatola sulla scrivania, l’ho
aperta e per un po' ho guardato con curiosità quell’uovo
immaginando cosa potesse nascere…
La mattina seguente, appena mi sono svegliato, sono corso a
controllare l’uovo e con mia enorme felicità ho visto il guscio
rotto e lì vicino il mio animusi.
L’aspetto era abbastanza strano, aveva il muso e le ali come una
civetta ma quattro zampe ed il corpo ricoperte di un morbido pelo di
gatto bianco, in pratica il mio animusi era una
CiGatta.
Rientrato a scuola abbiamo subito confrontato i nostri animali,
stranamente il mio animusi
è molto più dolce invece gli altri sono più aggressivi.
Il professore spiega che con la musica gli animusi diventano
più forti, cosi finita la lezione abbiamo pensato di organizzare tra
noi compagni una gara di corsa tra animusi.
Inizialmente l’idea non era piaciuta alle ragazze della classe, ma
dopo aver mostrato il percorso tutti si sono convinti.
Il circuito di gara è una pista sterrata intorno alla scuola, che
passa in mezzo agli alberi, attraversa un piccolo fiumiciattolo per
poi arrivare dopo un lungo rettilineo nel cortile all’arrivo.
Ogni animusi avrà un particolare vantaggio in alcuni
punti della pista, per esempio il mio amico Ettore che ha un
PesceCane sicuramente attraverserà bene il fiumiciattolo ma sarà
lento nel bosco, Lucrezia che ha un PiccioneAlligatore sarà
avvantaggiata nel bosco ma lenta nel cortile.
La gara inizia e tutti i bambini gridano incoraggiando il proprio
animale, passata la prima parte di percorso, quella nel bosco, il
PiccioneAlligatore di Lucrezia è in testa, ma la mia CiGatta segue a
ruota grazia alle possenti ali e lo scatto felino.
Arrivati al fiume però Ettore grazie al suono del suo flauto dà la
carica al PesceCane che con un balzo finisce in testa alla corsa; ma
è nel rettilineo finale che veramente ognuno si gioca le sue armi,
tra il pubblico in delirio e gli animali stanchi incomincio a suonare
il mio flauto, la mia CiGatta con uno sprint felino scatta in testa
lasciando il PesceCane ed il PiccioneAlligatore a bocca aperta.
Sfide da affrontare, paure da superare, nei racconti di Eleonora e Mattia. E, come sempre, nuovi animusi. Come ve lo immaginate voi un PiccioneAlligatore? Bravi ragazzi!
E voi, Cari Amici Lettori, lasciate un commento per i nostri giovani autori, fategli sapere se i racconti vi sono piaciuti.
A presto, con nuove storie da Armonia.
Claudia
Semplicemente bravo! Hai saputo affrontare lo svolgimento in modo esauriente, dimostrando una buona maturità di pensiero e una soddisfacente capacità di analisi.Sono fiera di te. M/a Franca
RispondiEliminaGrazie Franca per aver lasciato il tuo commento, mi unisco ai tuoi complimenti!😊
EliminaViva gli animusi.
RispondiEliminaViva Mattia
Bravissimo Matti! L'ho sempre detto che sei un ragazzo in gamba!!
RispondiEliminaBellissima iniziativa
Bravissimo Matti! L'ho sempre detto che sei un ragazzo in gamba!!
RispondiEliminaBellissima iniziativa
Bravo Matti, una bella storia raccontata molto bene.
RispondiEliminaComplimenti, Mattia, quanti ammiratori!!
RispondiEliminaComplimenti al nostro Mattia.... siamo orgogliosi di te!!!!
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