Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

sabato 26 marzo 2022

Un Giorno ad Armonia - Mistretta Elena

 

 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo insieme ad Armonia,

leggiamo la storia di Elena.

(dalla classe 1^F, scuola D'Azeglio di Prato)

(cliccate qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

Mistretta Elena


L'AVVENTURA DI ELENA NELLA SCUOLA DI ARMONIA


In un pianeta molto lontano si trovava una scuola un po’ speciale, chiamata "la scuola di Armonia". Per Elena sarebbe stato il primo anno. Era molto felice ed entusiasta, ma anche un po' in ansia per via dei nuovi insegnanti e compagni.

Una volta arrivata Elena si trovò davanti un'enorme porta verde, la aprì e vide che in realtà era un portale. Entrò e si ritrovò in un piccolo corridoio, con molte porte. Elena entrò in una stanza, dove attaccato alla porta c'era un cartello con su scritto: «1° anno».

Vide i suoi nuovi compagni di classe. C'era chi guardava Elena e la salutava amichevolmente e chi invece la guardava in modo diffidente e curioso. Elena salutò e si andò a sedere.

L'insegnante consegnò a tutti una maglietta bianca e disse: «Buongiorno a tutti, io sono l'insegnante Spike, benvenuti nella classe del primo anno. Vi ho consegnato queste magliette, che dovrete indossare durante tutte le lezioni, per tutte le materie! Chiaro?» gli alunni risposero: «Si!».

Uno dei compagni di Elena chiese: «Mi scusi, ma quali sono le materie che si studiano?»

L’insegnante disse: «Il primo anno si studiano principalmente la Musicomagia e la storia della Musicomagia!».

Un'altra compagna chiese: «Cos'è la Musicomagia?»

E l'insegnante: «È una magia che si crea suonando una melodia con il flauto!»

Elena chiese: «E lei invece che materia insegna?»

«Io non insegno nessuna materia. Consegno solo le magliette, i flauti e le uova di animusi!»

«E che cos'è un animusi?»

«È una creatura magica, che dovrà stare con voi per tutti i quattro anni scolastici!»

Elena: «E quando potremmo avere il nostro uovo?»

«Subito!» rispose l'insegnante. Mise tre tipi di uova diverse sulla cattedra e disse: «Questi sono i tre tipi di animali che si danno il primo anno! Voi dovrete prendervi cura di loro. Per far schiudere l'uovo dovrete suonare una melodia con il vostro flauto di legno, che vi consegnerò a breve. Anche dopo che l'uovo si sarà schiuso dovrete nutrirlo con la stessa melodia. Ecco il vostro flauto! I tre tipi di uovo sono: azzurro che contiene il Topogallo, un mix tra un topo e un pappagallo, il viola è un Gattufo, un mix tra un gatto e un gufo e invece quello giallo è un Canorso, un mix tra un cane e un orso. Capito?»

«Sì!» risposero.

«Venite pure a scegliere il vostro uovo!» disse l'insegnante. La maggior parte dei compagni di Elena scelse il Canorso, qualcuno il Topogallo, ma nessuno scelse il Gattufo. Quindi lo prese Elena.

L'insegnante iniziò a suonare la melodia che avrebbero dovuto usare per nutrire l'animusi. Tutti iniziarono a suonare. Qualcuno ci riuscì subito, altri avevano bisogno di po' di pratica.

L'insegnante aggiunse: «L'uovo si dovrebbe schiudere tra una settimana. Arrivederci!»

«Arrivederci!» risposero, andando in cortile.

Una compagna di classe chiese a Elena: «Ciao, come ti chiami?»

«Ciao, mi chiamo Elena! E tu?»

«Io mi chiamo Giulia!»

Giulia disse ancora: «Hai mai sentito parlare della "leggenda del piccolo sole azzurro"?»

Elena: «No!»

Giulia: «Dicono che, nascosto da qualche parte, ci sia questo piccolo sole, ma nessuno sa dove sia!»

Elena: «Allora oggi ti andrebbe di andare a cercarlo?»

Giulia: «Sì, certo!»

«Ok, allora a dopo» rispose Elena.

Passata qualche ora tra una lezione e l'altra, Elena andò a chiamare Giulia, per ricordarle della piccola avventura che avrebbero dovuto affrontare insieme.

Uscirono di nascosto dalla scuola. Elena chiese a Giulia: «Sai mantenere un segreto?»

«Sì, certo!» rispose Giulia.

«Bene, allora ti devo confessare che io sono una maga, anche se sono ancora una principiante!»

«Wow!!» rispose Giulia stupita.

Elena prese delicatamente Giulia per il braccio e iniziarono a volare. Andarono abbastanza in alto, si guardarono un po’ intorno, ma non videro un minimo raggio di sole. Decisero di andare sopra le nuvole, ma niente, il sole non lo vedevano. Ad un certo punto spuntò dalle nuvole una strana creatura, dall'aspetto dolce e innocente. Dopo poco capirono che tanto innocente non era. La creatura aggrottò la fronte con occhi rosso fuoco, fece spuntare due corna appuntite e fece un sorriso malvagio, mostrando i denti affilati. Giulia e Elena scesero di corsa dalla paura, andarono in camerata spaventatissime. La mattina seguente si svegliarono all'alba, andarono a suonare la melodia al loro uovo e tornarono (senza fare rumore) di nuovo fin sopra le nuvole. Una volta arrivate, vennero attaccate subito dal mostriciattolo, Elena formulò l'incantesimo più potente che conosceva, ma non funzionò. Quindi corsero di nuovo velocemente a scuola, perché dovevano andare a lezione.

Dopo una lunga settimana di scuola, Giulia e Elena, non essendo più andate dal mostro, suonarono la melodia al loro uovo, che si schiuse lentamente. Le due amiche felicissime, diedero un nome al loro animusi. Leo il Topogallo di Giulia e Fern il Gattufo di Elena.

Portarono con loro gli animusi e andarono di nuovo dal mostro. Dopo poco capirono finalmente che quel mostro era colui che proteggeva e nascondeva il sole. Elena dopo una settimana di ricerca sull'incantesimo più efficace per uccidere quell'orrendo mostro, formulò il maleficio, dopo qualche istante il mostro scomparve per sempre dalla scuola di Armonia. Di lì a poco spuntarono i primi raggi azzurri e dopo qualche minuto il piccolo sole brillava alto nel cielo.

Giulia e Elena tornarono ad Armonia e vennero subito ringraziate da tutta la scuola, che ne approfittò per fare una piccola festa di ringraziamento.

E fu così che finalmente dopo anni senza luce ad Armonia, il piccolo sole azzurro poté di nuovo splendere con tutta la sua bellezza, alto nel cielo.


Complimenti a Elena per la sua bella storia, avvincente, ben scritta e ben strutturata, brava!

A presto, Claudia

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