Podenzana Luca
Io ho 15 anni e frequento il
secondo anno alla scuola di Armonia.
In questa scuola studio
scienze; con il flauto riesco a far piovere sulle piantine di fiori
profumatissimi.
Questa melodia è bella per i
fiori e per gli insegnanti.
Ho degli amici fantastici con
cui gioco: Simone, bravo a giocare a tornado, Giorgia, brava a danza.
Un giorno ero a scuola e ho
incontrato un bullo, un ragazzo cattivo che maltrattava uno dei miei
amici.
Allora io gli ho insegnato a
diventare buono con tutti i miei compagni, usando il flauto.
Ho suonato una canzone bella e
allegra per farlo diventare bravo e gentile con tutti.
All'improvviso lui si è
calmato e ha smesso di essere cattivo.
Ero contentissimo perché ero
riuscito a farlo rilassare e a farlo ragionare.
Quindi per farlo diventare mio
amico gli ho regalato il mio flauto, così può nutrire il suo
animusi
e ho comprato per me un nuovissimo flauto.
Venturino Alessia
Gli animusi
Il mio primo giorno nella mia scuola (Musicomagia) è stato
magico...
Appena sono entrata ero davvero agitata.
I prof. erano tutti molto gentili, si chiamavano: Claudia, Geppetta,
Maura Minima, Chiara Pupilla ed Ornella Magia.
Mi diedero un uovo però questo uovo era verde molto strano, io
chiesi per quali motivo era verde e i prof. risposero che voleva dire
che il mio animale era verde.
Ero molto felice di questo, per prendermi cura del mio animaletto
dovevo suonare il flauto. Una sera questo uovo si schiuse.
Era un orsopanda ed era verde e lo chiamai Tito.
Era molto vergognoso, però, dopo un po’ prese confidenza e iniziò
a parlare e io mi spaventai.
E dissi: "Pa-pa-parli?? " Ero molto spaventata perché non
avrei mai immaginato che parlasse e lui: "Parli anche tu ed io
non me ne sorprendo."
Allora io dissi:"Hai ragione, però, di solito gli animali non
parlano."
Dopo lui rispose: "Sono felice che tu sia la mia padroncina,
però, adesso andiamo a letto è tardi."
La mattina successiva mi alzai ma non lo trovai, allora mi misi a
cercarlo dappertutto e infine era sotto il mio letto a dormire,
allora gli dissi:"Tito che ci fai qui? Alzati!!"
Appena arrivati a scuola le prof. erano molto felici perché ero
riuscita a creare un bellissimo rapporto con il mio animaletto; nel
bel mezzo della lezione si mise a urlare: "Fame, fame, ho
fame!!"
Allora i prof. Mi chiesero come mai non gli avessi dato prima da
mangiare e io risposi che non lo sapevo e loro dissero di andare
subito a dargli da mangiare.
Allora io presi il flauto e lo suonai.
Riccardo, un mio amico, non riusciva a creare un rapporto con il suo
animaletto, io allora gli dissi che col tempo ce l’avrebbe fatta.
Be’ questa è la mia piccola storiella con il mio amato Tito, son
successe una marea di cose ma se le dicessi tutte non finirei mai.
In poche parole il mio rapporto con Tito è stupendo e spero che duri
per sempre.
Andate tutti alla scuola di Musicomagia, perché è la scuola
più bella del mondo.
Bucci Giada
Sergia è un robot
Mancavano pochi giorni all’inizio della nuova scuola, per Sarah era
l’inizio di una nuova vita. Sarah aveva finito la terza media; lei
aveva deciso di andare ad un liceo musicale. Era arrivato finalmente
il primo giorno di scuola e la preside aveva detto ai nuovi ragazzi
di andare in un enorme prato.
Dopo ore arrivò la preside in carrozza seguita da molti cavalli
alati; si fermò e disse: “Buon giorno ragazzi, ora state per
essere portati nella nostra scuola; prendete i bagagli e ognuno
cavalchi un cavallo’’. Così ogni ragazzo cavalcò un cavallo e
seguirono la carrozza.
Attraversarono ponti, fiumi e porte, arrivarono a un portone verde
molto grande; la preside si avvicinò al portone e incominciò ad
elaborare delle formule per far aprire il portone magico. La preside
disse: “eccoci qua siamo arrivati; ora potete scendere e portare i
vostri cavalli alati nelle loro stalle. Queste bestie saranno vostre
e dovrete prendervene cura. Presto entrate che ci sono i ghost che ci
vogliono attaccare.”
Sarah si scelse una camera, e disse una volta a letto: “Mi mancano
già i miei genitori’’.
Il giorno dopo Sarah si svegliò e andò subito a fare colazione; e
tutto ad un tratto la divisa della sua scuola era indosso a lei.
Sarah, dopo colazione, tornò in camera sua e aspettò che venisse
chiamata per andare in classe.
Nella sua classe c’erano più studenti. Sarah il primo giorno di
scuola fece subito amicizia con una ragazza di nome Sergia. Sergia e
Sarah diventarono migliori amiche, avevano molte cose in comune; ma
quando arrivò il momento di parlare della propria famiglia Sergia si
arrabbiò molto e incominciò ad uscirle fumo dalle orecchie. Erano
tutti molto preoccupati per lo strano comportamento di Sergia.
Da qualche giorno Sergia non parlava più con Sarah; Sarah era molto
triste ma aveva capito che Sergia era un robot ed era per quello che
le era uscito il fumo dalle orecchie, probabilmente stava per andare
in tilt. Sarah capì che era meglio per tutti se Sergia con una scusa
se ne fosse andata.
Da allora Sarah lavorò duro per escogitare un piano per far cadere
in trappola Sergia; pensò “se io faccio volare il cavallo alato di
Sergia, lei lo inseguirà, sicuramente a quel punto riuscirò a far
uscire Sergia dal portone verde”. Escogitato il piano Sarah decise
di metterlo in azione.
In silenzio, Sarah entrò nella stanza del cavallo alato di Sergia,
lo prese e con una forte spinta lo fece volare. Sergia vide il suo
cavallo, lo inseguì fino a superare il portone verde, finalmente era
fuori dalla scuola, per nessuno c’era più pericolo e Sarah era
diventata la ragazza più forte di tutto il college.
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