Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

lunedì 8 maggio 2023

Un Giorno ad Armonia 2023 - scuola Chiossone - 1B gruppo I

 


 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, eccoci pronti per gli ultimi viaggi ad Armonia, questa volta saremo assieme ai ragazzi della 1B della scuola Chiossone di Arenzano (Genova).

Leggiamo i nuovi racconti nati dalla mente fantasiosa di: Barbagelata Ludovico, Barbagelata Rebecca, Bruzzone Erica, Canepa Olga e Cordì Gabriele.

Potete nel frattempo scaricare la raccolta dello scorso anno (qui il post per saperne di più)

(cliccate invece qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

 Barbagelata Ludovico

Arrivato ad Armonia mi accoglie la preside e mi dà un uovo ed uno spartito, inoltre mi dice che devo suonare più volte al giorno il mio strumento, cosicché l’uovo si possa schiudere.

Dopodiché mi porta in quella che sarà la mia camerata, dove ci sono tre persone di nome Chiara, Francesca e Francesco.

Il giorno successivo suono tutto il pomeriggio, si schiude l'uovo ed esce un animaletto che decido di chiamare “Maxi”.

Il mattino successivo non vedo più Maxi, quindi inizio a cercarlo in tutta la scuola.

Nel pomeriggio mi raggiunge Francesco e mi comunica che ha trovato Maxi, che è terrorizzato e non vuole uscire da dove si è nascosto. Il mio amico mi ordina di seguirlo.

Per precauzione ho preso la chitarra e di corsa siamo andati alle stalle.

Mi sono fatto dare una sedia da Francesco e ho incominciato a suonare. Maxi sentendo la melodia si è tranquillizzato, è uscito dal suo nascondiglio e mi è saltato in braccio.

Io l'ho stretto forte, felice di averlo ritrovato.

Nel frattempo era giunta sera; stanco sono andato in camera tenendo Maxi stretto al mio cuore ed insieme siamo andati a dormire.

 Barbagelata Rebecca

Qualche tempo fa la professoressa Sara disse: "Andiamo a passare una giornata ad Armonia". Allora partimmo, impiegammo circa due ore per arrivare. Giunti ad Armonia mi stupii molto perché in quella scuola non studiavano le nostre stesse materie, ma...

“Ovvio! È una scuola diversa e molto speciale” esclamai io.

La professoressa Sara ci raggruppò tutti e così incominciò così la nostra gita ad Armonia.

La docente ci portò a conoscere i professori e a visitare le aule dove avremmo svolto le attività. Mentre curiosavo i vari locali della scuola arrivò la preside, che dopo averci salutato ci chiese le nostre impressioni e, ci porse un uovo. Incuriosita le chiesi cosa fosse e lei mi spiegò che da quell'uovo sarebbe nato un animusi, il mio compagno di studi.

La direttrice ci disse, inoltre, che per farli addormentare bisognava suonargli una melodia con il nostro strumento. Prima di concludere il suo discorso ci augurò buona fortuna e ci salutò.

Noi riprendemmo la nostra esplorazione della scuola. Alla fine del percorso sentii tremare la mano, esclamai: "L'uovo! L'uovo si sta schiudendo aiuto!”

Arrivarono i professori a tranquillizzarmi e finalmente dall'uovo uscì un piccolissimo animusi. Decisi di chiamarlo Dafne. Piano piano si schiusero anche tutte le altre uova. Gli animusi erano un po’ stanchi, quindi, come ci aveva raccomandato la preside suonammo con i nostri strumenti la melodia che ci aveva indicato e loro infatti si addormentarono.

Io e i miei compagni fummo felici di aver trascorso una giornata ad Armonia. Avevamo conosciuto tante cose nuove e tanto diverse. In più avevamo un nuovo compagno, il nostro animusi, a tenerci compagnia.

 Bruzzone Erica

Ciao! Mi chiamo Clara e ho 15 anni, vivo con i miei genitori in un paese sulle montagne, uno di quelli dove non passa mai nessuno e dove non succede mai niente di nuovo. Forse è anche per questo che, sin da quando ero piccola, volevo trasferirmi lontano. Non fraintendetemi; non voglio scappare dalla mia famiglia, ma andare lontano, viaggiare, scoprire cose nuove… questo sì che è ciò che voglio fare.

Ma non lo farò da sola, ho una compagna che non mi lascerà mai: la musica, quella compagna invisibile, ma che, allo stesso tempo, ci condiziona così tanto.

Per questo ho deciso di iscrivermi alla scuola di Armonia: Istituto Agrario Alternativo a Indirizzo Musicale. È un po' uno scioglilingua, me ne rendo conto, e anche la me del passato lo aveva ben presente. Infatti, leggendo il nome, non mi sarei mai aspettata ciò che ci sarebbe stato dietro la porta verde.

Ma partiamo dal principio: Armonia è una scuola superiore dove si studia, mangia e dorme. Il giorno in cui andammo a visitare la scuola, nella giornata dell'orientamento, varcammo una porta verde. Varcata, però, a nessuno sembrava un luogo normale. Infatti, seppur non conoscendoci, ci scambiavamo occhiate stupite. Tutto era così strano: il cielo era di un colore roseo, i prati erano di un verde molto, molto intenso, si sentiva profumo di rosa e la luce sembrava diversa, innaturale. Tutto era diverso; c'erano animali strani, gli Animusi: topogalli, gattufi, canorsi… La preside ci fece fare il tour della scuola e ci spiegò che ognuno di noi avrebbe avuto un proprio animusi e avrebbe dovuto prendersene cura (il mio si sarebbe chiamato Gigi).

Inoltre si studiava Musicomagia, cioè l'abilità che consiste nel controllare la musica prodotta dai propri strumenti e di trasformarla in movimento, anche di oggetti o di animali. Chi decise di iscriversi, come me, è poi tornato a inizio anno e ha cominciato le lezioni.

Questa è la mia scuola e ci studio da un anno. Ma voglio narrarvi un'avventura che è successa poco dopo l'inizio dell'anno scolastico, quando i nostri Animusi erano nati da poco.



Era un giorno di ottobre, stranamente soleggiato. Il caldo era intenso. Mi stavo allenando a pattinaggio e il mio piccolo animusi era all'ombra, sotto la tettoia accanto alla pista. Non mi piaceva lasciare da solo quel piccolo batuffolino, ma era necessario perché in pista non era possibile portarlo. Se però lo avessi lasciato chiuso in stanza sarebbe diventato ancora più triste. Quest’ultimo pensiero mi rattristava così tanto che avevo iniziato a portarlo ovunque andassi. Così quel giorno mi stava guardando dallo zaino, mentre mi esercitavo. Ero appena riuscita a fare un salto nuovo quando mi accorsi che Gigi non mi stava più guardando. Andai vicino allo zaino per vedere se si stesse riposando e mi resi conto che non c’era più. Ero terrorizzata!

Con la scusa che saltando mi ero fatta male al ginocchio, finii prima la lezione e tornai nella mia stanza solo dopo aver controllato nei dintorni. Gigi era sparito! Arrivata in camera aspettai che anche la mia compagna di stanza, Camilla, finisse le lezioni e le raccontai tutto. Lei insisteva perché andassi a dirlo al professore, ma io non volevo passare per la ragazza che non prestava attenzione alle cose importanti. Dopo una lunga chiacchierata la convinsi e andammo insieme a cercare Gigi di nuovo, ma non lo trovammo da nessuna parte.

La notte non riuscii a dormire, avevo un enorme senso di colpa dentro di me che mi pesava più di un blocco di marmo. Perciò mi alzai e decisi di fare una passeggiata nei dintorni. Andai vicino al lago per bagnare i piedi, sperando di distrarmi un po'. Ad un certo punto notai una luce dalla sponda opposta. Decisi di andare a vedere, ma era più lontano di quanto immaginassi ed impiegai circa tre quarti d’ora per arrivare.

Quello che trovai mi sconvolse: c’era Gigi! Era chiuso in una gabbietta con due ciotole di cibo e sopra una lampada. Come era finito lì? Decisi di indagare. Cercai in lungo e in largo, ma non trovai nessuna traccia di chi avesse potuto portare lì Gigi. Decisi di arrendermi: la cosa importante era che avevo ritrovato il mio animusi!

Tornando indietro notai qualcosa di strano: la scuola era semi-illuminata anche se, andando via, mi era sembrata completamente buia; mi misi a correre per arrivare il prima possibile e capire cosa stesse succedendo. Arrivata a scuola, però, le luci erano di nuovo spente; ero molto turbata.

Tornai in camera, sperando che questa volta sarei riuscita a dormire ma, appena aprii la porta, la luce si accese e vidi i miei compagni che gridavano: “Tanti auguri Clara!”.

Era stata una sorpresa? Erano i miei compagni che avevano portato Gigi dall’altra parte del lago? Non lo scoprirò mai!

 Canepa Olga

Per Olga stava iniziando una giornata normale a scuola, ma non poteva sapere quello che sarebbe accaduto dopo …

"Olga veloce o farai tardi a scuola!" urlò la mamma di Olga.

"Arrivo! " ribatté lei.

Dopo cinque minuti Olga decise di scendere per fare una colazione sostanziosa, dato che quel giorno sarebbero andati in gita, fece lo zaino e prese il pulmino.

Una volta arrivata a scuola le insegnanti dettarono le regole da seguire durante il tragitto, ma ovviamente Olga e i suoi compagni non le ascoltarono dal momento che erano troppo agitati per la partenza, tranne Giacomo, lui ascoltò tutte le regole e le ripeté ai compagni per tutto il tragitto, come per vantarsi della sua memoria.

Una volta arrivati le professoresse svelarono che la gita consisteva in un tour dei potenziali licei che avrebbero potuto frequentare alla fine dei tre anni.

Per Olga fu strano, perché mancavano ancora tre anni, e si ritrova già davanti alle porte di una scuola superiore! Olga, che amava la musica cercò quello che trattasse di più gli argomenti musicali e, sfogliando la lista, trovò una scuola di nome nome "ARMONIA".

Olga non ci penso due volte ed entrò nella scuola. Appena entrata le fecero svuotare lo zaino degli apparecchi elettronici e la portarono in un prato gigantesco, dotato di una serra, orto e un campo per pallavolo, basket, che poi spiegarono trattarsi di sport mai visti prima, che si chiamavano musicopallamano e pallarmonia.

Questi sport si svolgevano attraverso l'uso di un flauto e ogni nota corrispondeva a uno specifico movimento. Tutte le materie trattavano la musica, come Musicomagia e storia armoniosa. Infine c'erano gli animusi, che venivano donati ad ognuno degli studenti i quali avrebbero dovuto farli schiudere e una volta nati questi si sarebbero nutriti anch’essi attraverso la musica.

Olga era entusiasta e aspettò con ansia per i tre anni successivi… una volta finiti questi tre anni Olga aspettò settembre per iniziare la sua amata Armonia.

Tra una risata e l'altra arrivò settembre, si mise la divisa, e in un batter d'occhio si ritrovò davanti alla scuola. La prima lezione fu Musicomagia e Olga fu la più brava, insieme a Francesco e Greta. Un volta suonata la campanella cambiarono classe e andarono in quella del professor Filippo. Il professor Filippo diede ad ognuno un animusi, che come detto prima, si nutrono di musica. Olga prese l'uovo giallo, dato che era il suo colore preferito. Aspettò con ansia la schiusa e una volta schiuso uscì fuori un bellissimo gatuffo, che era un incrocio tra un gufo e un gatto.

 Cordì Gabriele

Cari lettori, ci siamo!

Domani entrerò finalmente a far parte della scuola dei miei sogni: Armonia.

Non sto più nella pelle!

Dovete sapere che a scuola ho sempre fatto fatica a studiare.

Per chi, come me, ha difficoltà con la memoria e le parole è dura solo leggere, figurarsi riuscire a ricordare pagine e pagine per le interrogazioni e i compiti in classe !

Ma da domani ad Armonia sarà letteralmente tutta un'altra musica!

Eh già perché io adoro suonare e perdermi in dolci melodie: non vedo l'ora di suonare col flauto! E poi… fare ginnastica tutti i giorni, coltivare l'orto, studiare gli animali… che meraviglia!

Ma la cosa più straordinaria è che realizzerò un grande sogno: avere un cucciolo tutto mio, da far crescere e accudire.

Vi confesso un segreto: nel cuore ho la speranza che dal mio uovo magico escano non uno, ma ben due cuccioli gemelli! Magari un maschio e una femmina! E se poi fossero due topogalli, con i loro musetti simpaticissimi e vispi e la loro coda lunghissima e morbidosa… che ragazzino felice e realizzato sarei!

Ho già deciso come chiamarli: Gigi e Melissa. Questi saranno i loro nomi!

Ma ora si è fatto tardi: meglio che spenga la luce, anche se sarà difficile addormentarsi con tutta questa adrenalina.

Domani sarà un grande giorno! Inizierà una nuova vita, dove tutto sarà interessante. Non vedo l'ora di incontrare nuovi compagni e nuovi amici.

Ho sentito dire che si fanno incontri indimenticabili in questa scuola!



*****

Cari amici, sono passati già cinque anni dall'inizio di questa avventura e vi voglio raccontare com'è andata.

Sono stati anni indimenticabili, ma non semplici come mi aspettavo… il mio unico animusi è nato poco dopo il mio arrivo e l'ho chiamato Gigi.

Gigi è un topogallo speciale, non è nato uguale agli altri: Gigi non riesce a cantare come gli altri. Invece che "Chicchirichì" lui dice: "Cicciriccí" e poi non azzecca una nota: sol, la, si, fa… diventano mi, ti, si, oppure ci, si, vi … un disastro!

Quante volte gli ho spiegato la differenza tra note musicali e pronomi personali, ma lui, pur capendo che erano due cose diverse, quando scriveva si confondeva sempre.

Nonostante i suoi sforzi e il mio aiuto, Gigi non è mai riuscito a cantare come gli altri.

Soffrivo soprattutto perché vedevo che alcuni suoi compagni lo prendevano in giro, ma con l'aiuto del Professore Filippo Gentile abbiamo iniziato a documentarci e abbiamo scoperto di non essere i soli. Altri animusi avevano lo stesso problema e con esercizi giusti erano riusciti a migliorare.

Le cose andarono meglio, per fortuna tutti i professori ci aiutarono innanzitutto a sensibilizzare i suoi compagni. Dopo i primi tempi, nessuno ha più bullizzato Gigi, che, anzi, è diventato il leader di tutte le classi per il suo modo di fare sempre allegro e disponibile.

Si è anche fidanzato con una graziosa Gattufa di nome Mimì.

Ogni tanto penso a quando avranno un cucciolino…. Chissà come sarà il suo aspetto fisico, essendo i genitori così diversi!

Siccome sono da sempre un sognatore, mi immagino che nascerà un bellissimo Gattallo, col muso da gattino come la mamma e una splendente coda come il papà.

Gigi, inoltre, è riuscito a scoprire il suo talento con il quale ha comunicato al mondo le sue emozioni: il disegno e la pittura.

Tornando ai giorni nostri, attualmente si è iscritto ad una nuova scuola: "L'Academy Colors School".

Certo soffre un po' per la distanza da Mimì, ma è molto felice e realizzato perché sta studiando le materie che ama e sta coltivando il suo talento.

E io invece? Io ero convinto di diventare un professore di musica ad Armonia, ma grazie a una disavventura, ho scoperto in cosa ero bravo davvero.

Un giorno, infatti, ci svegliammo e trovammo tutta la scuola allagata: mentre dormivamo, era scoppiato un tubo dell'acqua! Avevamo l'acqua fino alle ginocchia e tutti erano indaffarati ad asciugare e riempire secchi. Nessuno sapeva come aggiustare il danno, ma io, invece, apparentemente nulla facente rispetto agli altri, iniziai a guardarmi in giro per capire che cosa fosse successo e da dove potesse arrivare tutta quell'acqua. E a un certo punto capii: la stanza incriminata era quella dedicata alla lavanderia! L'enorme tubo a cui erano collegate le nostre lavatrici aveva un buco grande come un cocomero e bisognava ripararlo molto in fretta se non si volevano altri disagi! Provai a darmi da fare e scoprii non solo che ero abile in questo lavoro, ma che mi piaceva anche!

Fu così che da quel giorno divenni l'idraulico ufficiale di Armonia!

Davvero belle queste store, grazie ragazzi!

A presto

Claudia

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