Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

mercoledì 10 maggio 2023

Un Giorno ad Armonia - scuola Chiossone - classe 1B gruppo II

 


 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, torniamo ad Armonia, assieme ai ragazzi della 1B della scuola Chiossone di Arenzano (Genova).

Leggiamo i nuovi racconti nati dalla mente fantasiosa di: Ferrari Anna, Geraci Mattia, Geraci Mattia, Martin Alice e Pepe Francesco.

Potete nel frattempo scaricare la raccolta dello scorso anno (qui il post per saperne di più)

(cliccate invece qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

Ferrari Anna



Mi sveglio molto agitata ed emozionata per il primo giorno di scuola ad Armonia.

Mi preparo velocemente e in pochi minuti sono pronta, i miei genitori devono ancora vestirsi, ma la mamma mi tranquillizza dicendomi che abbiamo ancora tanto tempo.

Saliamo in macchina, il viaggio non è tanto lungo, ovviamente è sempre noioso stare seduti su un sedile senza fare niente, l'unica cosa bella è guardare dai finestrini nuovi posti, mai visti; nel tragitto chiedo sempre quanto manca e a ogni minuto che passa sono sempre più impaziente di vedere la nuova scuola.

Arrivati, camminiamo un po' e ci ritroviamo davanti al cancello della scuola Armonia, ho gli occhi che brillano e il cuore che batte forte, ci sono tanti ragazzi della mia età, non vedo l'ora di conoscerli, all'inizio sono un po' timida però poi quando faccio amicizia, piano piano, cerco di superare questa mia difficoltà.

Sono un po' di giorni che ho in mente tante domande sulla scuola, sui compagni e sui professori, finalmente posso scoprire le risposte.

A un tratto il cancello si apre, entriamo; la preside chiama tutti nel suo ufficio per spiegare cosa si farà ad Armonia.

La scuola mi sembra molto bella, la preside si chiama Gloria Orchestri è molto gentile e simpatica, ci sono tante attività, come pattinaggio, botanica e anche molte lezioni di musica.

Non vedo l'ora di incontrare il professor Filippo perché vorrei avere tra le mie mani un animusi, a me piacciono tanto gli animali.

La preside finisce di spiegare, salutiamo i genitori e poi iniziamo a visitare la scuola.

Durante il giro dei ragazzini, Giulia, Camilla e Pietro si avvicinano a me per fare amicizia. Io sono molto contenta perché avere degli amici il primo giorno è fantastico così non sarò sola; sono molto simpatici, loro mi dicono che è un posto bellissimo e a me sale sempre di più la curiosità.

È arrivato il momento di prendere l'animusi; il professor Filippo ci dice di stare attenti, ci dà una borsetta, dove posare l'uovo: io ne ho preso uno rosa pastello e mi sono accorta che sul fondo ha una macchietta blu. In seguito andiamo a mangiare, il cibo è buonissimo, dopo pranzo io e i miei amici ci sediamo su un prato e suoniamo con il nostro flauto per l'uovo.

Arriva la sera il cielo è rosa, io sono sempre con i miei nuovi amici, però devo andare a dormire perché il giorno dopo la sveglia sarà presto per la prima lezione di Musicomagia; ho deciso che per farlo schiudere, suonerò al mio animusi la mattina, il pomeriggio e poi la sera.

Dopo qualche giorno io, Giulia, Camilla e Pietro ci mettiamo nel nostro prato per suonare, ma la preside mi chiama per salutare i miei genitori al telefono, poi chiama anche i miei tre amici; finiti i saluti andiamo nelle camerate.

La sera, quando dovevo suonare al mio uovo, mi accorgo che il mio uovo non c'è. Il mio uovo è rimasto sul prato! Io l'ho dimenticato li e i miei amici non l'hanno visto. Ho paura che se uscissi, la preside o i professori mi sgriderebbero però mi faccio coraggio e insieme a Giulia andiamo a cercare Filippo. Non lo troviamo, forse è andato a dormire e onestamente abbiamo anche paura di andare nel prato grande in piena notte, ovviamente noi siamo passate dove c'è luce.

La mattina seguente mi sveglio prima perché ho paura che il mio uovo sia rotto o sia sparito.

Mentre usciamo per andare in classe vado a vedere se il mio uovo è ancora nel prato; appena arrivo cerco ovunque, ma purtroppo il mio uovo non c'è, subito mi metto a piangere dove nessuno mi possa vedere poi mi calmo un po' e rifletto, mi ricordo che il mio uovo ha una macchietta blu. Quando vado da i miei amici la preside mi vede e mi chiede perché sono qui invece di essere davanti alla porta della scuola, io le racconto l'accaduto, lei è un po' sconvolta perché non era mai successo; chiama il professor Filippo e gli chiede di darmi un altro uovo, ma io le rispondo che non ne voglio un altro ma voglio cercare il mio uovo, sono sicura che sia speciale; a preside Gloria e professore si offrono di aiutarmi. Io torno dai miei amici, gli chiedo se anche loro mi possono aiutare e loro annuiscono. Adesso non c'è tempo per cercarlo perché incomincia la lezione, però prima di entrare dico alla preside, a professor Filippo e ai miei amici la particolarità dell'uovo.

Finita la giornata di scuola chiediamo se possiamo vedere tutte le uova degli altri alunni, magari qualcuno l'ha preso per sbaglio.

Controllate tutte l'uovo non si trova, io ho quasi perso le speranze, abbiamo cercato ovunque, ma inutilmente.

Passati tanti giorni dell'uovo non c'è traccia.

Non so perché ma stanotte non riesco a dormire, forse è per l'uovo. Guardo se qualcuno dei miei amici è sveglio, l'unica è Giulia, gli altri due sono calati nel sonno più profondo. Chiedo a Giulia se mi vuole accompagnare dal professor Filippo per tranquillizzarmi un po'. So che lui è sveglio perché deve controllare le uova, mentre il giorno che l'ho perso era il suo giorno di riposo, allora Giulia ed io andiamo dal professore.

Nel tragitto vedo una luce provenire da un muro, chiedo a Giulia se la vede anche lei, magari la sto immaginando, invece no, anche lei la vede, corriamo subito da Filippo per chiedergli se ci accompagna a scoprire cosa sia quella luce.

Non mi deve più tranquillizzare anche perché non mi sarei addormentata, sono troppo curiosa, non sappiamo come entrare, non possiamo rompere il muro, Giulia si avvicina e nota che c'è una porta che si mimetizza con il muro, Filippo apre la porta e vediamo una ragazza con in mano il mio uovo. Non so come spiegare la mia emozione: sono arrabbiata, stupita ma felice tanto da venirmi quasi da piangere. Le chiedo perché mi ha rubato l'uovo e lei mi risponde che è un uovo molto particolare perché è una nuova specie, non ha mai visto uova di due colori.

"È per questo che te l'ho rubato però tanto te lo devo ridare, mi avete scoperto poi non voglio che mi boccino perché questa scuola è bellissima, sei stata molto fortunata a prendere questo uovo e scusa se ti ho fatto preoccupare" dice lei.



Io le rispondo di star tranquilla e che se vuole possiamo essere amiche, lei accetta, le chiedo come si chiama e lei mi risponde Sara e mi ridà l'uovo; da quel momento ho quattro simpaticissimi amici.

Dopo qualche giorno suonando mattino, pomeriggio e sera il mio uovo si è schiuso, corro subito da Filippo con i miei amici, tra cui anche Sara. Quando l’uovo si rompe, dal guscio esce una volpe piccola come un criceto‚ Filippo va a vedere dal suo libro di animusi come si chiama, sfoglia un po' di pagine e lo trova: è Cricevolpe ed è femmina.

A me piace tantissimo, decido di chiamarla Ambra. Io, Pietro, Giulia, Camilla e Sara siamo diventati amici inseparabili.

Geraci Mattia



Quella era una mattina speciale per me.

Io sono Mattia e quella giornata era diversa dalle altre perché era il mio primo giorno di scuola ad Armonia.

Non potevo credere di essere iscritto in quella scuola. Il lato negativo era che non si dormiva a casa, ma a scuola quindi per un bel po' non avrei potuto vedere i miei genitori. All'entrata dell'Istituto riconobbi subito due miei vecchi compagni di scuola, si chiamavano Filippo e Avana. Ero felice quando li vidi. Ci fecero posizionare in fila indiana e ci misero in camerate diverse.

Poi iniziarono le lezioni con la professoressa Guerri Diana, di educazione fisica. La lezione iniziò con pattinaggio, ma visto che io non sapevo pattinare cadevo sempre. Dopo pattinaggio la lezione successiva era di musica strumentale con la prof Orchestri Gloria; lei insegnava bene la musica infatti era una delle mie prof preferite. Dopodiché c'era la pausa pranzo in Sala Comune e un po' di tempo libero.

Visto che ci avevano dato un uovo di animusi c'era la cura degli animusi con il prof Gentile. Alle 14:30 c'era la storia della Musicomagia. Poi c'erano le applicazioni artigianali, lo studio degli animusi con il prof Gentile Filippo e lo spuntino. Le lezioni finivano alle 16:00 sennò c'erano delle attività facoltative, alle 19:00 si cenava e si andava a letto alle 21:30.

Il mattino ci alzammo e io in fretta e furia neanche senza cambiarmi andai a controllare il mio uovo e chiesi ai miei compagni: “Secondo voi dovrei suonare una melodia all'uovo?” e subito Filippo rispose: “Sì, magari gradisce una bella melodia accogliente.”

Allora iniziai a suonare e… il mio uovo iniziò a muoversi, quindi lo misi nello zainetto. Arrivati alle stalle il professor Filippo ci fece vedere le sue mucche e ci spiegò come curare il nostro uovo.

Alla fine della lezioni chiesi privatamente al prof: “Mi scusi il mio uovo quando ho suonato la melodia ha iniziato a muoversi e rotolare per tutta la stanza. Cosa significa?”

E lui subito mi rispose: “Mattia questo è un buon segno, vuol dire che si sta per schiudere. Adesso vai e se si schiuderà vieni subito da me.”

Allora lo ringraziai e andai a fare teoria della Musicomagia. Dopo aver fatto lezione sentii che il mio uovo iniziava a scricchiolare e quindi chiesi alla professoressa: “Mi scusi potrei andare dal professore Gentile Filippo. Perché il mio uovo si sta per schiudere.”

La prof allora mi rispose: “Certo Mattia”.

Allora corsi a tutta velocità dal professore Filippo e gli porsi l'uovo quasi aperto e mi disse: “Congratulazioni! Il tuo animusi è un canorso color miele.”

Allora mi spiegò che si nutrono di melodie e che il mio era un maschio come me. Quindi andai da Filippo, Avana e un mio nuovo amico Diego a fargli vedere il mio timido canorso che chiamai Billy. Dopo averglielo mostrato li accompagnai alle stalle visto che anche le loro uova si stavano per schiudere. Finalmente anche le loro uova si schiusero; Avana ricevette un topogallo, Filippo un gattufo e Diego un canorso come me. Il pomeriggio ci incontrammo nelle camere per cullare i nostri piccoli animusi con delle dolci e rilassanti melodie, erano così carini tutti insieme che iniziammo ad accarezzarli. La sera suonammo altre melodie e si misero a dormire; dopo un po’ anche noi.

Quella giornata fu la più divertente di tutte soprattutto perché l’avevo trascorsa con i miei compagni e il mio animusi Billy.

Martin Alice



Ero al mio terzo anno della scuola di Armonia, ero passata dalla categoria principiante a quella avanzata e avevo due topogalli che erano Leone e Lea.

In un giorno di autunno io e Sabrina andammo nel bosco per respirare un po’ di aria pulita e arrivammo al ponte con le acque nere e profonde. Quando sentimmo un rumore proveniente da un cespuglio, ci avvicinammo e trovammo un uovo di animusi che si stava schiudendo, eravamo a bocca aperta. Con una velocità difficile da spiegare, tornammo alla scuola dal professore Filippo, con lui lo mettemmo al caldo con una coperta e una lampada.

Si schiuse! Filippo mi disse che era un topogallo e che non ne avrei avuti più solo due, ma tre. Era il mio terzo animusi. Dopo un paio di giorni lo feci conoscere ai suoi fratelli e gli diedi il nome di Goggo. Con lui e gli altri continuavo e continuo a passare dei bei momenti.

Pepe Francesco



Alla scuola di Armonia è un nuovo giorno, sembra una mattina come tante, ma appena il professore inizia la lezione bussano alla porta: è la preside che annuncia l'arrivo di 3 nuovi alunni da un paese lontano, Pandora.

Nella classe si genera il caos per la curiosità, i ragazzi arriveranno il giorno dopo.

Finalmente è il grande giorno ad Armonia splende il sole e tutti agitati gli alunni si affrettano a prendere posto…

Bussano alla porta ed entrano i tre nuovi compagni.

Si chiamano Dustin, Maxime (per gli amici Max) ed Eddie.

I ragazzi legano subito con Giulia, Pietro e Camilla, ma inizia ad esserci qualche screzio per via di una forte simpatia tra Pietro e Max.

Nel frattempo il professor Filippo convoca i ragazzi in palestra per la consegna delle uova di animusi.

Pietro aiutato dalla famiglia si occupa molto bene del suo uovo e si offre di aiutare gli amici dando consigli, soprattutto a Max. A quel punto Giulia accecata dalla gelosia fa sparire l’uovo di Max mandando il ragazzo nel panico.

A scuola, essendo Max molto popolare, inizia una vera e propria caccia all’uovo per far sì che nella schiusa l’uovo non sia solo e possa continuare a crescere con la sua padrona. Purtroppo Giulia aveva fatto male i conti e sentendosi in colpa conduce le ricerche nel posto dove l’uovo era stato nascosto, fortunatamente non aveva subito danni e nel ricevere mille ringraziamenti da parte di Max, Giulia si rende conto che l’amicizia è più importante. Ad Armonia torna il sereno e la vita dei ragazzi continua a scorrere tranquillamente, hanno compreso che nulla è più forte dell’amicizia!

Ringraziamo i ragazzi per averci raccontato le loro storie!

A presto

Claudia

Nessun commento:

Posta un commento