Buon lunedì, Carissimi Amici Lettori, in questa giornata di mezza estate, il caldo offusca anche il cielo, nascondendone il colore. Ad Armonia il cielo è blu, molto intenso, tendente al viola, perché, lo sapete, vero? Si trova su di un altro pianeta!
Oggi leggeremo ben tre nuovi racconti sempre provenienti dalla scuola media D'Azeglio di Genova Prato che ha partecipato al laboratorio "Un giorno ad Armonia" per la seconda volta.
Tutti questi racconti faranno parte della nuova raccolta "edizione 2019" che uscirà a fine estate. Nel frattempo potete leggere quelle degli scorsi anni, gli ebook sono gratuiti! (Edizioni 2017 - 2018)Rottini Daniele
Oggi è una giornata nuova per un nuovo animusi di tipo
Dratto, che ha la testa e il corpo da drago e le zampe da gatto.
Questo nuovo animusi sarà consegnato al primo giorno
di scuola ad un’alunna di nome Giulia.
Giulia aveva sentito parlare bene di questa scuola; visto che le
piaceva molto la musica e la magia, ha deciso di andarci.
Il primo giorno di scuola di Armonia a Giulia è stato consegnato un
uovo di animusi che poteva schiudere solo con la
melodia di un flauto dolce o un pianoforte.
Suonando due o tre melodie, l’uovo si è schiuso ed è uscito un
animusi di tipo Dratto tutto rosa e con le zampe
bianche.
Appena Giulia ha visto il suo animusi, la prima cosa
che ha fatto è stata accarezzarlo e dargli un nome; l’ha chiamata
Amelia.
Giulia portava sempre con sé Amelia fino ad un giorno in cui Giulia
lasciò Amelia sul suo banco volante; dopo essere andata in bagno e
aver chiacchierato un po' con le sue compagne nel corridoio, decise
di tornare dal suo banco dove avrebbe dovuto ritrovare il suo animusi
Amelia.
Amelia era sparita!
Giulia chiese in giro se qualcuno avesse visto Amelia e nel caso di
riportarla da lei.
Giulia dovette aspettare il giorno seguente per scoprire che era
stato uno scherzo del suo compagno Andrea. Dopo aver ritrovato
Amelia, Giulia l’abbracciò e le fece i grattini sulle zampe.
Il terzo anno nella scuola di Armonia, Amelia imparò a volare e cosi
lei e la sua padrona volarono verso il loro futuro.
Santandrea Sofia
Finalmente anche per Giulia era arrivato il primo giorno di scuola di
Musicomagia. Giulia conosceva la scuola grazie ad un open
day.
Filippo il professore presentò agli alunni, tra cui Giulia, le mamme
delle uova contenenti gli animusi che erano animali da
compagnia. Disse a loro: “Questa è Susi, il Topogallo, Fufi il
Gattufo che è la compagna della vostra preside, Ciarli il Canorso
che ha appena deposto le uova”.
Le uova, che stavano su una distesa di paglia e fieno, erano una
ventina, abbastanza grandi, alcune molto colorate e alcune nere e
ognuna di loro conteneva un animusi. Uno alla volta gli
studenti scelsero un uovo.
Intanto il professore dava una speciale borsa di lana contenente un
uovo. Il professore disse agli alunni che gli animusi avevano
bisogno solo di melodie…
Passato qualche giorno, Giulia si iscrisse insieme a Camilla nella
squadra di Tornado, uno sport simile all’hockey. Per muovere la
palla bisognava suonare o emettere delle note.
Era arrivato il gran giorno della finale di Tornado, ma
all’improvviso Giulia guardò gli spalti e si ricordò tristemente
della ragazza africana che era stata aggredita dal Serpesce, una
creatura malefica che viveva nel Lago Sussurante.
Giulia andò nel Lago Sussurante e si mise a bagno per vedere il
Serpesce, ma per sua fortuna il professor Filippo si accorse di
quello che stava facendo e la salvò.
Da quel giorno Giulia capì che non doveva più andare in quel lago
perché pieno di creature malefiche.
Sidoti Marina
Diario di Giulia
Caro diario, stamattina, quando mi sono svegliata, il mio animusi
non c’era più!
Ho guardato in tutta la stanza, ma non c’era.
Ho chiamato subito Pietro, informandolo del problema.
Quindi dopo colazione, prima di andare nelle stalle, io e Pietro
siamo andati a cercare Ciccio nei recinti.... niente.
Allora abbiamo cercato nel prato grande... non era neanche lì!
Ormai si era fatto tardi, dovevamo andare a lezione, la ricerca
doveva aspettare qualche ora.
Pietro mi ha rassicurato tutta la mattina, dopo pranzo Pietro mi ha
detto: “Tranquilla Giulia, lo ritroveremo”.
Mentre parlavo con lui abbiamo incontrato Camilla e le abbiamo
spiegato tutto: “È meglio separarci; avremo più possibilità di
trovarlo” disse Camilla.
Io allora mi sono diretta in biblioteca, Pietro negli spogliatoi e
Camilla nei laboratori artigianali. Niente.
Allora abbiamo cercato nel roseto, negli orti e nella serra, trovando
solo la preside.
“Che ci fate qui ragazzi?” Ci ha chiesto e io ho subito risposto:
“Stiamo cercando il mio animusi controllando ovunque...”
Per fortuna si unì alla nostra ricerca. Dopo tanto cercare,
finalmente abbiamo trovato Ciccio; a quanto pare era sempre stato in
spiaggia per tutto il tempo! È stato attratto dal luccichio delle
conchiglie spiaggiate.
Devo dire che le conchiglie erano davvero belle... allora ho pensato
di raccoglierle e adesso sto facendo delle collane dell’amicizia.
Ciccio per me è davvero speciale e non so come farei senza di lui.
Ero davvero preoccupata che gli fosse successo qualcosa di brutto...
ma per fortuna ora è qui con me che mi aiuta (o meglio fa disastri)
ora vado, il lavoro mi attende per finire le collane.
Deliziose queste tre nuove avventure, non trovate? Vi invito a lasciare un commento per i nostri giovani autori e, state all'occhio, presto arriveranno gli ultimi due racconti dei ragazzi!
Claudia
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