Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

martedì 6 agosto 2019

Rottini Daniele - Santandrea Sofia - Sidoti Marina


Buon lunedì, Carissimi Amici Lettori, in questa giornata di mezza estate, il caldo offusca anche il cielo, nascondendone il colore. Ad Armonia il cielo è blu, molto intenso, tendente al viola, perché, lo sapete, vero? Si trova su di un altro pianeta! 
Oggi leggeremo ben tre nuovi racconti sempre provenienti dalla scuola media D'Azeglio di Genova Prato che ha partecipato al laboratorio "Un giorno ad Armonia" per la seconda volta.
Tutti questi racconti faranno parte della nuova raccolta "edizione 2019" che uscirà a fine estate. Nel frattempo potete leggere quelle degli scorsi anni, gli ebook sono gratuiti! (Edizioni 2017 - 2018)


Rottini Daniele


Oggi è una giornata nuova per un nuovo animusi di tipo Dratto, che ha la testa e il corpo da drago e le zampe da gatto.
Questo nuovo animusi sarà consegnato al primo giorno di scuola ad un’alunna di nome Giulia.
Giulia aveva sentito parlare bene di questa scuola; visto che le piaceva molto la musica e la magia, ha deciso di andarci.
Il primo giorno di scuola di Armonia a Giulia è stato consegnato un uovo di animusi che poteva schiudere solo con la melodia di un flauto dolce o un pianoforte.
Suonando due o tre melodie, l’uovo si è schiuso ed è uscito un animusi di tipo Dratto tutto rosa e con le zampe bianche.
Appena Giulia ha visto il suo animusi, la prima cosa che ha fatto è stata accarezzarlo e dargli un nome; l’ha chiamata Amelia.
Giulia portava sempre con sé Amelia fino ad un giorno in cui Giulia lasciò Amelia sul suo banco volante; dopo essere andata in bagno e aver chiacchierato un po' con le sue compagne nel corridoio, decise di tornare dal suo banco dove avrebbe dovuto ritrovare il suo animusi Amelia.
Amelia era sparita!
Giulia chiese in giro se qualcuno avesse visto Amelia e nel caso di riportarla da lei.
Giulia dovette aspettare il giorno seguente per scoprire che era stato uno scherzo del suo compagno Andrea. Dopo aver ritrovato Amelia, Giulia l’abbracciò e le fece i grattini sulle zampe.
Il terzo anno nella scuola di Armonia, Amelia imparò a volare e cosi lei e la sua padrona volarono verso il loro futuro.

 Santandrea Sofia



Finalmente anche per Giulia era arrivato il primo giorno di scuola di Musicomagia. Giulia conosceva la scuola grazie ad un open day.
Filippo il professore presentò agli alunni, tra cui Giulia, le mamme delle uova contenenti gli animusi che erano animali da compagnia. Disse a loro: “Questa è Susi, il Topogallo, Fufi il Gattufo che è la compagna della vostra preside, Ciarli il Canorso che ha appena deposto le uova”.
Le uova, che stavano su una distesa di paglia e fieno, erano una ventina, abbastanza grandi, alcune molto colorate e alcune nere e ognuna di loro conteneva un animusi. Uno alla volta gli studenti scelsero un uovo.
Intanto il professore dava una speciale borsa di lana contenente un uovo. Il professore disse agli alunni che gli animusi avevano bisogno solo di melodie…
Passato qualche giorno, Giulia si iscrisse insieme a Camilla nella squadra di Tornado, uno sport simile all’hockey. Per muovere la palla bisognava suonare o emettere delle note.
Era arrivato il gran giorno della finale di Tornado, ma all’improvviso Giulia guardò gli spalti e si ricordò tristemente della ragazza africana che era stata aggredita dal Serpesce, una creatura malefica che viveva nel Lago Sussurante.
Giulia andò nel Lago Sussurante e si mise a bagno per vedere il Serpesce, ma per sua fortuna il professor Filippo si accorse di quello che stava facendo e la salvò.
Da quel giorno Giulia capì che non doveva più andare in quel lago perché pieno di creature malefiche.

 Sidoti Marina


Diario di Giulia

Caro diario, stamattina, quando mi sono svegliata, il mio animusi non c’era più!
Ho guardato in tutta la stanza, ma non c’era.
Ho chiamato subito Pietro, informandolo del problema.
Quindi dopo colazione, prima di andare nelle stalle, io e Pietro siamo andati a cercare Ciccio nei recinti.... niente.
Allora abbiamo cercato nel prato grande... non era neanche lì!
Ormai si era fatto tardi, dovevamo andare a lezione, la ricerca doveva aspettare qualche ora.
Pietro mi ha rassicurato tutta la mattina, dopo pranzo Pietro mi ha detto: “Tranquilla Giulia, lo ritroveremo”.
Mentre parlavo con lui abbiamo incontrato Camilla e le abbiamo spiegato tutto: “È meglio separarci; avremo più possibilità di trovarlo” disse Camilla.
Io allora mi sono diretta in biblioteca, Pietro negli spogliatoi e Camilla nei laboratori artigianali. Niente.
Allora abbiamo cercato nel roseto, negli orti e nella serra, trovando solo la preside.
“Che ci fate qui ragazzi?” Ci ha chiesto e io ho subito risposto:
“Stiamo cercando il mio animusi controllando ovunque...”
Per fortuna si unì alla nostra ricerca. Dopo tanto cercare, finalmente abbiamo trovato Ciccio; a quanto pare era sempre stato in spiaggia per tutto il tempo! È stato attratto dal luccichio delle conchiglie spiaggiate.
Devo dire che le conchiglie erano davvero belle... allora ho pensato di raccoglierle e adesso sto facendo delle collane dell’amicizia.
Ciccio per me è davvero speciale e non so come farei senza di lui. Ero davvero preoccupata che gli fosse successo qualcosa di brutto... ma per fortuna ora è qui con me che mi aiuta (o meglio fa disastri) ora vado, il lavoro mi attende per finire le collane.

Deliziose queste tre nuove avventure, non trovate? Vi invito a lasciare un commento per i nostri giovani autori e, state all'occhio, presto arriveranno gli ultimi due racconti dei ragazzi!
Claudia


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