Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 4 agosto 2019

Spatazza Elena - Trapasso Riccardo


Buona domenica di inizio agosto. Ormai siamo a  metà dell'estate. Lo sapevate che ad Armonia le stagioni sono invertite? Quindi durante il periodo delle lezioni è estate e i ragazzi possono godere della bella stagione per stare all'aria aperta nel Prato Grande e sulle sponde del Lago Sussurrante.
Ecco due nuovi racconti sempre provenienti dalla scuola media D'Azeglio di Genova Prato che ha partecipato al laboratorio "Un giorno ad Armonia" per la seconda volta.
Tutti questi racconti faranno parte della nuova raccolta "edizione 2019" che uscirà a fine estate. Nel frattempo potete leggere quelle degli scorsi anni, gli ebook sono gratuiti! (Edizioni 2017 - 2018)
Pronti per tornare  ad Armonia?


Spatazza Elena


Sofia era una ragazza di quindici anni, dall’aspetto gentile, aveva i capelli lunghi e neri lucenti, due occhi grandi e verdi e una corporatura snella; Sofia non era molto alta tanto che spesso la scambiavano per una ragazza più piccola e non aveva tanti amici tranne Cristina a cui era molto legata dall’infanzia, l’unica con cui poteva essere se stessa senza paura di essere criticata e soprattutto con lei poteva condividere il suo sogno più grande: diventare una grande maestra di musica e insegnare alla famosa scuola “Armonia”.
Quel giorno atteso arrivò, dopo una lunga estate di prove Sofia era riuscita a essere ammessa alla scuola tanto sognata!
Il primo giorno fu bellissimo, la scuola era grande ed accogliente anche i compagni sembravano simpatici, le prime due ore di lezione passarono velocemente fino a quando arrivò il prof. Grigi che tutto serio non rideva mai.
Allora Sofia chiese alla sua compagna di banco:
- Tu conosci già il professore Grigi? Perché è sempre così serio?
La compagna le rispose:
- Il prof. Grigi prima non era così, sorrideva sempre e cercava di essere presente con gli alunni in ogni momento sai? Dopo che è stato sconfitto dai Demoni del putiferio è cambiato totalmente.
- Chi sono i Demoni del putiferio?
- Sono degli antichi nemici di questa scuola che la vogliono distruggere!
Sofia aveva capito dagli occhi buoni del prof. Grigi che non era cattivo, ma solo triste e voleva aiutarlo.
Un giorno la ragazzina lo vide seduto nel cortile, si fece coraggio e avvicinandosi gli disse:
- Prof. Mia mamma mi dice sempre che se sorrido sono più carina e i problemi si risolvono.
Subito pensò di avere esagerato e diventò rossa in faccia ma Grigi le rispose sorridendo:
- Ma lo sai che non ci avevo mai pensato? Me ne ricorderò!
Da quando l’ aveva conosciuto era la prima volta che lo vedeva sorridere!
I giorni ad Armonia passavano in fretta e col tempo Sofia si fece tanti amici, tutto sembrava andare per il meglio fino a quando vide arrivare da lontano delle creature mostruose… i Demoni del putiferio erano tornati!
Con i loro ultrasuoni fortissimi spaccavano tutto mentre si dirigevano contro il prof. Grigi, che all’inizio rimase bloccato dalla paura, un ultrasuono stava quindi per colpirlo ma Sofia che aveva ancora il flauto in mano iniziò a suonare una melodia dolce e rilassante che fermò il colpo e diede coraggio al prof. che superando le sue vecchie paure reagì e con l’ aiuto di Sofia la scuola fu salva.
Passarono gli anni e Sofia diventò la più brava maestra di musica di Armonia e una persona più fiduciosa in se stessa.
Anche il professor Grigi ritornò la persona che era prima, infatti dopo la chiacchierata con Sofia smise di essere serio e dal quel giorno in poi non smise mai di sorridere!

 Trapasso Riccardo



Mi chiamo Giulia e sono una ragazzina di quattordici anni, amo la musica e suono il flauto, sono affascinata da tutto ciò che è magico e dalle storie fantasy.
Qualche mese fa ho dovuto scegliere quale scuola frequentare il prossimo anno e ho deciso di andare nella scuola “Armonia”.
Prima di iscrivermi sono andata all'open day della scuola dove una professoressa molto simpatica mi ha invitata a uno spettacolo musicale. Ascoltando la musica ho capito che gli strumenti non emettevano semplici suoni ma la melodia era magica… trasformava chi ascoltava in animali mitologici e li faceva vivere storie avventurose in un mondo fantastico, era come se d'improvviso fossimo catapultati in un'altra realtà.

Il primo giorno di scuola la professoressa consegnò ad ogni alunno un uovo, io le chiesi:
“Scusi prof. cosa dovremo fare con un uovo?”
“Queste uova non sono uova comuni, ma magiche”
“Magiche!? In che senso? Ci spieghi meglio”.
La professoressa rispose che contenevano un animaletto speciale di nome animusi.
“Ani che?” chiesi io.
Animusi, non un animale qualunque, tipo un pulcino, ma un animale con il corpo formato da due animali”.
“Forte!” esclamò uno dei miei compagni.
La prof. aggiunse che l'uovo si sarebbe schiuso al suono del flauto. “Più suonerete bene e più in fretta nascerà il vostro animaletto che vi farà compagnia nel vostro percorso scolastico”.
Finita la lezione andai subito nella mia stanza e iniziai a suonare perché non vedevo l'ora che l'uovo si schiudesse, ma niente da fare, suonavo e suonavo ma sembrava proprio che non volesse schiudersi. Passarono i giorni, mi impegnavo a suonare, ma niente da fare.
Un giorno, dopo la lezione di motoria, non essendo molto brava con i pattini su ghiaccio, presi uno scivolone e rischiai di cadere, ma qualcuno mi tenne, mi voltai e vidi Pietro. Rimasi stupita che ad aiutarmi fosse proprio lui, il più timido della classe.
“Grazie Pietro, se non era per te, avrei dato una bella botta per terra”.
Pietro arrossendo disse: “Figurati!”
“Ti posso offrire una cioccolata calda per ringraziarti?”
Pietro accettò e durante quel pomeriggio gli raccontai del mio uovo che non si schiudeva. Anche lui provò a suonare qualcosa, ma niente da fare.
Il giorno dopo dissi alla prof. Che il mio uovo non si schiudeva.
“Dev'essere un uovo speciale, per farlo schiudere dovete suonare il flauto tutti insieme”.
Andammo in giardino con il mio uovo e iniziammo a suonare, ad un tratto una luce accecante brillò sull'uovo tremò la terra e l' uovo si schiuse.
Uscì fuori un animusi dino-dra un incrocio tra un dinosauro e un drago.
“Minuscolo! Strano vero?”
Tutti urlarono: “Sì! Che bello!!”
Alla sera festeggiammo con musica e tutti gli animaletti dei miei compagni, con i fuochi d' artificio magici con le immagini degli animusi.


È bellissimo quando un alunno aiuta un professore, non trovate? E che dire del dino-dra? Vorrei proprio vederlo!
Insomma, ancora due racconti pieni di fantasia e buoni sentimenti! Bravi ragazzi!
A presto con gli ultimi racconti della scuola di Prato!
Claudia



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