Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

giovedì 14 maggio 2020

Molinari Lorena - Un Giorno ad Armonia


Buongiorno, Cari Amici Lettori,
oggi leggiamo insieme il racconto di Lorena, 
(della scuola di Genova Molassana) 
Anche io ho scritto un nuovo racconto ambientato ad Armonia che verrà pubblicato domani!
Siete curiosi?
Leggete questo post per scoprire come averlo gratis in anteprima, 
altrimenti dovrete aspettare che esca la raccolta a fine estate.
(Nuova raccolta "Un Giorno ad Armonia 2020" #armonialatuastoria.)

Molinari Lorena



Il mio primo giorno mi svegliai addirittura un paio d'ore prima per andare a scuola. Ero molto agitata e preferivo arrivare un po' in anticipo. Io e mia mamma salimmo in macchina e imboccammo la strada che portava alla scuola “ARMONIA”.
Arrivati, incontrai una ragazza che si chiamava Agnese. Ci presentammo e iniziammo un po' a conoscerci. Era il primo giorno anche per lei, ma al contrario di me, mi sembrava tranquilla. Mi ispirò fiducia e così stetti al suo fianco.
Quando suonò la campanella entrammo tutti e prima di iniziare le lezioni ricevemmo, secondo il regolamento, un uovo di ANIMUSI. Dopo avercelo consegnato iniziammo la lezione. Alla prima ora e alla seconda avemmo il prof. Maggi che insegnava astrologia e cultura generale. Nonostante la bravura e la delicatezza nello spiegare, io trovai, non tanto difficoltà nella lezione, quanto fui presa dalla paura che quando fossi stata interrogata, avrei dovuto parlare davanti a tutta la classe. Agnese che era vicino a me aveva visto che c'era qualcosa che non andava e mi chiese:
«Elisa, cosa succede?» e io facendo finta che non succedesse niente, risposi:
«Niente, perché?» e lei molto interessata:
«Mi sembravi preoccupata e pensierosa!»
A questo punto, le spiegai quello che mi stava succedendo.:
«Agnese, in effetti c'è qualcosa che non va» le risposi sussurrando e lei:
«Dimmi pure, ti puoi fidare di me!» e io intimidita:
«Sai, Agnese, quello che mi fa preoccupare è che quando sarò interrogata dovrò parlare davanti a tutta la classe» e lei:
«Ti capisco, anche io avevo questa paura ma poi ho trovato una soluzione, quella di pensare alle persone che voglio vedere.»
A questo punto risposi:
«Ok, grazie mille!»
Proprio in quel momento, mentre il prof spiegava la lezione, sentii uno scricchiolio dal mio uovo e chiesi ad Agnese che cosa stava succedendo e lei rispose che di sicuro si stava schiudendo.
A quel punto alzai la mano e dissi al prof quello che stava succedendo. E lui rispose: «Devi andare dal prof. Raina che saprà lui come fare.»
Allora io e Agnese lo andammo a cercare.
Lo trovammo in giardino e gli spiegammo il perché eravamo andate da lui. Mi chiese di posarlo a terra e di cantargli una canzone. A quel punto l'uovo si schiuse e uscì… un orsotopo.

Era molto piccolo, aveva la testa da topo e il corpo da orso. Aveva una pelle bella morbida, di color marrone scuro, gli occhi neri e le orecchie piccole. Dopo che fu uscito ritornammo in classe e lo posammo in una gabbia dove c'erano tutti gli altri ANIMUSI.
A quel punto entrammo in classe e mentre ci stavamo sedendo suonò la campanella del cambio d'ora. C'era sempre il prof. Maggi, che disse che avrebbe interrogato. Dopo avere interrogato due miei compagni, toccò a me. Avevo molta paura e mentre mi alzai Agnese mi strinse la mano e mi disse di ricordare quello che mi aveva detto.
Quando arrivai alla cattedra ero molto agitata, mi batteva forte il cuore. Il prof iniziò a pormi qualche domanda di tutte le materie, ad esempio:
«Chi era Maria Stuart?»
«Chi era Elisabetta I?»
«Che cosa sono i principi alimentari?» E io in queste domande non trovai molta difficoltà, più che altro ero spaventata per i compagni che mi potessero prendere in giro.
Mentre ero lì pensai a quello che mi aveva detto Agnese… allora mi concentrai solo a rispondere alle domande… ma intanto pensavo ai miei genitori. Mi mancavano e non vedevo l'ora di rivederli per dire loro che avevo trovato una vera amica e per di raccontare la mia giornata alla scuola "ARMONIA".
Dopo aver risposto a tutte le domande,il prof. mi disse:
«Complimenti Elisa, sei stata molto brava!» e io molto felice risposi:
«Grazie mille, prof.»
Dopo aver finito l'interrogazione andai ad abbracciare Agnese e la ringraziai di tutto.
Dal quel giorno alla scuola "ARMONIA" capii che non era tanto importante avere buoni voti a scuola, ma avere trovato una vera amica che ti sa ascoltare e di cui ti puoi fidare.

Complimenti a Lorena per il suo racconto, ben struttura, corretto grammaticalmente. Buon uso del dialogo, proprio come avevo suggerito a lezione, brava! 
A presto 
Claudia


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