Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

domenica 3 maggio 2020

Sinatò Federico - Un Giorno ad Armonia


Buona domenica, Cari Amici Lettori, oggi è un giorno frizzante e particolarmente limpido, sembra proprio di essere ad Armonia!
Facciamoci un salto insieme a Federico!
(della scuola Volta di Genova Cornigliano) 
E non dimenticate di dare un'occhiata al nuovo romanzo
(Nuova raccolta "Un Giorno ad Armonia 2020" #armonialatuastoria.)

Sinatò Federico

Era l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale e la scuola aveva organizzato per la serata una festa in cui gli studenti si sarebbero esibiti con il loro animusi.
Quella mattina Giulia si era alzata presto perché era molto emozionata. Una volta scesa dal letto non vide il suo animusi, ma subito non si preoccupò perché spesso si nascondeva per farle uno scherzo.
Quando arrivò il momento di andare in classe cominciò a cercarlo, ma del suo topogallo non c’era traccia.
Quindi si recò dai suoi amici e si misero a cercare in tutta la scuola, ma non trovarono niente. Decisero allora di andare dalla Preside Orchestri che disse loro che due anni fa la scuola era stata attaccata da un ladro che riuscì a prendere tre animusi, ma che poi fu costretto a scappare.
La Preside diede l’allarme alla scuola chiedendo di stare attenti ai loro animusi e di non lasciarli mai soli.
Da quel momento tutta la scuola si mise a cercare il ladro.
Giulia era molto triste perché era molto affezionata al suo animusi, ma non si arrese. Cercò una pista da seguire, quindi andò in camera sua per cercare un indizio. Poi si ricordò che l’animusi di Pietro aveva capacità olfattive molto sviluppate.
Andò a cercare Pietro per far annusare al suo canorso la coperta dove dormiva il suo topogallo. Subito l’annusi si mise sulle sue tracce.
A un certo punto il canorso sbatté la testa contro un muro e cominciò a girare in tondo vicino a questo.
Per farlo rilassare suonarono una melodia ed improvvisamente si aprì un passaggio segreto.
Il canorso s’infilò nel passaggio, scese delle ripide scale, e una volta arrivati sotto videro un grande portone con una fessura.
A quel punto pensarono di chiamare Camilla perché il suo gattufo sarebbe potuto passare attraverso la fessura che si trovava molto in alto.
Il gattufo spiccò il volo e s’infilò nella fessura. Dopo pochi minuti tornò con una chiave e la diede a Giulia che aprì il portone.
Dietro la porta c’erano quattro animusi, tra cui quello di Giulia.
Ma ecco il colpo di scena: a pochi passi da loro c’era il supplente di Agraria. Provò a scappare, ma fortunatamente nel frattempo era arrivata la Preside che con una melodia riuscì ad imprigionarlo.
Finalmente il mistero era stato risolto e Giulia e i suoi amici poterono festeggiare.
Un mistero, un rapimento! Complimenti a Federico per il racconto ben strutturato e corretto anche dal punto di vista grammaticale. Grazie, per averci regalato questa storia!
A presto,
Claudia

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