I
fratelli Jones, Denise, Daniele e Matteo, entrarono per il primo
giorno alla scuola Armonia.
I
fratelli Jones avevano deciso di frequentare questa scuola perché a
loro piacevano
la musica e gli animali. Ne erano venuti a conoscenza perché la
preside un giorno era andata nella loro scuola e aveva visitato tutte
le classi.
Con
un po’ di timore, visto che la classe era numerosa e tutti li
stavano osservando, salutarono il professore.
-
Buongiorno!
-
Buongiorno, ragazzi! - rispose il prof.
Il
professore si chiamava Orazio Adolorado.
Orazio
Adolorado era di altezza media, magro, simpatico ed era un tipo
particolare perché tutte le cose belle che vedeva se le prendeva
subito. Insegnava matematica e le materie correlate.
Dopo
essersi sistemati nei banchi, il professore consegnò un uovo di
animusi
a ciascuno. Finita l'ora di lezione, i tre ragazzi uscirono,
portarono le uova sul prato e le osservarono attentamente per vedere
ogni movimento che facevano.
-
Denise, che animusi
vorresti? - chiese Daniele.
-
Un Topogallo, tu?
-
Io un Rinocane, tu Matte?
-
Io un Cangucocco.
-
Io lo nutrirò con il flauto! - esclamò Denise.
-
Io con la tastiera! - disse Daniele.
-
Io con il clarinetto! - disse Matteo.
Ma
i ragazzi erano stanchi, perché
la notte precedente erano stati svegli per pensare a tutto quello che
sarebbe potuto succedere nella nuova scuola, perciò si ritirarono
nella loro camera e si addormentarono. Dopo un'oretta si svegliarono
di colpo, avendo sentito il rumore della porta che era stata chiusa
di scatto, come se qualcuno, dopo essere entrato furtivamente mentre
loro dormivano, stesse fuggendo. Decisero di seguirlo subito dopo
aver preso il loro uovo, ma Denise li fermò:
-
Daniele, Matteo, non fate scherzi… dove avete nascosto il mio uovo?
-
Cosa dici, Denise! Non ricordi più dove lo hai messo?
-
Ragazzi, davvero, era qui… ricordo perfettamente di averlo deposto
in questo cestino…
E
dicendo queste parole, cominciava a piangere indicando il suo vecchio
cestino dell'asilo che aveva portato da casa proprio per deporvi
l'uovo di animusi
che sapeva le sarebbe stato affidato.
Allora
Matteo e Daniele si precipitarono fuori della stanza e si misero
sulle tracce del possibile ladro, mentre Denise in lacrime continuava
a guardarsi attorno nella speranza di trovare ancora il suo uovo.
I
due ragazzini raggiunsero qualcuno che stava scendendo le scale e
scoprirono che era la professoressa Lorenza Rompini. Anche lei aveva
una… mania: prendeva tutte le cose fragili che aveva davanti a sé
e le spaccava con una mazza di piombo che teneva nel suo armadietto.
-
Ci scusi signora professoressa, le possiamo fare una domanda? -
dissero i ragazzi.
-
Cosa volete? - rispose bruscamente la prof.
-
Vorremmo chiederle se nelle ultime ore ha visto qualche oggetto
fragile?
-
No!!! Non vedo oggetti fragili da quindici ore e sono nervosa! -
rispose.
Dopo
questo ritornarono da Denise che disse che dell'uovo non c'era
traccia.
Poi,
tutti insieme, entrarono nell'ufficio del professor Adolorado e,
quando raccontarono tutto, fece un ghigno con la bocca e cercò di
mandarli via come se stesse nascondendo qualcosa.
Nel
tardo pomeriggio ripassarono e sentirono il suono del suo flauto.
Guardando attraverso la serratura videro che dalla scrivania c'era un
animusi
che cercava di scappare.
L'animusi
era un Topogallo proprio come voleva Denise, con il corpo da topo e
la parte sopra da gallo. Poi alzarono lo sguardo e la loro attenzione
cadde sul foglio del regolamento dei professori, sul quale c'era
scritto all'articolo diciassette che i docenti non potevano avere un
animusi.
Corsero
subito dalla preside e le chiesero se era vera la regola numero
diciassette e lei rispose di si. Poi dissero:
-
Ma noi abbiamo visto il prof. Adolorado che ne aveva uno
nell'ufficio!
Allora
andarono da lui che si giustificò dicendo:
-
Lo avevo trovato per terra ed era affamato!
Dopo
questo la preside, per verificare ciò, disse all'altoparlante che se
qualcuno aveva perso l'animusi
doveva recarsi in segreteria.
Subito
dopo Denise disse che a lei avevano rubato l'uovo di animusi
e che era l'unica a cui mancava. Allora Adolorado confessò che era
stato lui a rubarlo perché ... gli piaceva molto.
I
tre fratelli Jones lo perdonarono lo stesso però gli chiesero di non
farlo più. Invece la preside disse che doveva fare qualche giorno di
lavoro gratis e al prof. andò bene.
I
tre fratelli Jones decisero lo stesso di restare in questa scuola
perché gli piaceva tanto. Gli animusi
di Daniele e Matteo furono anche loro come volevano, quello di
Daniele Rinocane, testa di Rinoceronte e corpo di cane, e quello di
Matteo Cangucocco, testa di coccodrillo e corpo di canguro.
Per la miseria! I professori di questa scuola sono davvero un po' pazzerelli! Ma tutto è bene quel che finisce bene. Complimenti a Matteo e a Daniele per il bel racconto, corretto e ben strutturato. Bravi!
Ricordo a tutti che chiunque può provare a scrivere il proprio racconto, mettersi in gioco e immaginare di vivere una giornata ad Armonia.
A presto
Claudia.
Nessun commento:
Posta un commento