Godani Matilde
(Scuola D'Azeglio)
Jennifer, una ragazzina molto alta del terzo anno, stava andando a
suonare per il suo gattufo, assieme alla sua migliore amica Alice. I
loro animusi, entrambi gattufi, erano sempre molto agitati,
proprio come loro che nel tempo libero correvano per sfogarsi. Erano
due ragazze solitarie che preferivano la calma e la tranquillità, ma
avevano quasi sempre “intorno ai piedi” due ragazzi, Andrea e
James.
A Jennifer piaceva James ma preferiva concentrarsi sulla scuola e
sulla corsa. Alice e Jennifer prendevano sempre ottimi voti,
soprattutto Alice che veniva reputata da tutti la più brava della
classe. La scuola offriva la possibilità di fare molti sport come la
pallasuono, tornado, pattinaggio sul ghiaccio e la corsa, ma Jennifer
e Alice, pur essendo molto sportive, non erano iscritte a nessuno di
questi. Quando stavano tornando nella loro stanza vennero fermate
dalla professoressa di ginnastica che disse loro:
«Ragazze! A breve si
terrà la gara di corsa. Se volete, siete libere di partecipare.»
E poi se ne andò.
Le ragazze si guardarono negli occhi. Due sguardi vuoti ma che si
capivano. Volevano partecipare, anche perché non avevano niente di
meglio da fare e il vincitore riceveva un flauto nuovo, dove le note
uscivano con un suono armonioso, diverso da quello degli altri.
Quando arrivò il giorno della gara Jennifer era entusiasta mentre,
invece, Alice era un po' giù di morale poiché le faceva male la
gamba, ma lei voleva correre lo stesso. Erano sul campo ad aspettare
il fischio di inizio e quando arrivò si vedevano tutti sfrecciare.
Jennifer si sentiva libera, aveva gli occhi che le brillavano dalla
gioia ed udiva qualcuno che faceva il tifo per lei. Riusciva a vedere
lo striscione della vittoria ma quando oltrepassò la riga di fine,
lo striscione era già stato strappato da qualcun altro. Lei era
arrivata seconda, era sfinita, si guardò alle spalle per vedere dove
era Alice, lei probabilmente era arrivata quarta o quinta. Era triste
ma fiera di sé. Vide arrivare James che la baciò sulla guancia e
poi se ne andò. Andò da Alice per chiederle come stava ma era
troppo stanca, quindi le sorrise e basta.
De Robertis Ilenia
(Scuola Ansaldo)
E ora attenzione, amici, perché Ilenia ci farà provare qualche
brivido con il suo racconto horror.
Jennifer e il suo uovo
Jennifer si trovò catapultata in questa nuova realtà scolastica da
un giorno all'altro.
La scuola di Jennifer era ad Armonia, dove si studiava la Musicomagia
e le giornate scorrevano molto lentamente. Questa scuola era popolata
da ragazze e ragazzi della sua età. Appena arrivata le venne
assegnata una bella stanza da condividere con altre due ragazze:
Annabelle e Alice.
La mattina seguente l'arrivo al college, si ritrovò in una grossa
aula ad ascoltare una lezione di chimica che si concluse con la
consegna di un uovo ad ogni alunno.
Jennifer, Annabelle e Alice, dopo la scuola, posizionarono le loro
uova nella stanza con una lampada puntata sopra per tenerle al caldo.
L'amicizia tra le tre ragazze cresce e si solidifica giorno dopo
giorno e tra qualche litigata e qualche risata i giorni della
settimana passarono in fretta.
L'uovo dato a Jennifer era un uovo di tartaruga marina e dopo avergli
dato tante cure ormai mancavano pochi giorni alla sua schiusa.
Le tre amiche erano in attesa della schiusa delle loro uova e le
giornate sembravano non passare mai, aspettando il cucciolo di
tartaruga, un pulcino e un cucciolo di lucertola.
La scuola non era molto difficile per le tre amiche che non saltavano
mai un giorno e prendevano ottimi voti.
Una mattina di fine inverno, Jennifer venne svegliata da diversi
rumori che si rivelarono provenire dal suo uovo.
Erano le 5.30 di mattina e le due amiche dormivano ancora. Jennifer
prese l'uovo e lo portò in cucina, ma appena lo appoggiò sul tavolo
si schiuse. Con grande meraviglia, ansia e stupore, dall'uovo uscì
un animaletto verdognolo con piccoli artigli e con delle ali
piuttosto grandi.
La finestra della cucina era aperta e senza che Jennifer se ne
accorgesse e senza aver tempo di fare un solo fiato, si sentì tirar
via dal colletto della sua camicia verso il vuoto e verso il cielo
fuori dalla sua casa.
Chi è che ha rapito la giovane ragazza portandola in alto nel cielo
alle prime luci del mattino?
Era la madre del cucciolo che, pochi istanti prima, era uscito
dall'uovo e che, tramite l'odore era risalita alla casa dove era
presente il cucciolo.
Pensando che Jennifer avesse rapito il suo cucciolo, la prese e la
portò in alto sopra le nuvole...
La ragazza ormai aveva perso la voce e le forze per essersi dimenata
e per aver urlato a squarciagola.
Il grosso bestione alato aveva gli occhi iniettati di sangue e non
voleva saperne della ragazza, le importava solo che avesse rapito il
suo piccolo cucciolo. Così all'improvviso mollò la presa e i suoi
grossi artigli si aprirono lasciando Jennifer, terrorizzata e con il
volto coperto di lacrime, cadere nel vuoto.
Purtroppo ad Annabelle e Alice non rimase altro che celebrare il
funerale della loro amica, dopo il funerale tornarono nella loro
stanza del college e si accorsero che le loro uova si erano appena
schiuse, peccato che dalle loro uova uscirono due esseri verdognoli
con piccoli artigli e con delle ali. Le due ragazze erano stupite da
quel che avevano appena visto uscire dalle loro uova.
Fuori dalla finestra sentirono come un grosso battito di ali e un
verso di animale mai sentito prima, si girarono per vedere e...
Brrr... inquietante, vero?
Spero che questi due racconti vi siano piaciuti. Se è così, lasciate un commento qua sotto, così anche i ragazzi potranno leggerlo!
La correzione della raccolta è alle battute finali, poi ci sarà l'operazione di impaginazione e, finalmente, la pubblicazione.
Tenete d'occhio il blog!
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Claudia : )
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