Questo racconto lungo è l'ultimo dei sequel,
è importante leggerlo prima di procedere
con il nuovo romanzo in uscita
Accordi e Disaccordi
Eccomi, come promesso, con un nuovo racconto dal mondo della
Musicomagia.
L’armonia, intesa come termine musicale, è formata da
“accordi”.
Non a caso scelsi questa parola per imprimere alla famiglia
Accordi la grande importanza che ha avuto e che continua ad avere
nella storia della nostra amata Armonia.
Nello stesso modo il termine “disaccordo” viene utilizzato per
indicare sia un gruppo di note che non si accordano armonicamente che
una divergenza di idee.
In questo racconto vedremo gli Accordi a confronto. Sappiamo bene
che l’accondiscendenza non fa parte del corredo genetico di questa
battagliera famiglia. Assisteremo quindi a un incontro/scontro tra
due membri della famiglia fondatrice del mondo della Musicomagia.
Chi la spunterà?
1 – Un disequilibrio temporale
Giulia
entrò nel palazzo del consiglio della Repubblica. Era stato
rinnovato e dipinto di azzurro, su suo consiglio. Un leggero tocco di
colore nella grigia realtà di Alfa Uno.
Era dura far cambiare mentalità a quella gente.
«Consigliere
Accordi, venga.» Una segretaria, stretta in un abito grigio, le si
fece incontro.
«Il
Presidente la sta aspettando.»
Giulia
varcò la soglia dell’ufficio
di Igor e non poté fare a meno di ripensare alla prima volta che era
stata lì.
Lei e Ross erano stati fatti prigionieri, legati, imbavagliati e
portati al cospetto del terribile e glaciale Igor.
«Giulia!»
Ed ecco Igor.
Lei alzò lo sguardo e
l’espressione tesa del Presidente le fece morire il sorriso sulle
labbra.
«Che succede?» Le aveva mandato
un messaggero per invitarla a raggiungerlo al più presto. Niente
posta incantata, nessun messaggio scritto…
Giulia si era precipitata.
Lui la superò e, dopo aver
controllato il corridoio, chiuse la porta e tornò verso di lei.
Le pose le mani sulle spalle e
strinse le labbra. «Sei in pericolo.»
Giulia sapeva che Igor non era un
allarmista, ma talvolta gli uomini che ruotavano attorno a lei
tendevano a sottovalutarla.
«Tuo nonno, tutti i tuoi
antenati potrebbero esserlo, quindi anche tu… e tuo figlio.»
Mio nonno?
Rodolfo Accordi era morto, ma…
Avi, discendenti… Mio
figlio?
Giulia sentì un’ondata di
nausea per l’ansia.
Anche
stamattina ho avuto mal di stomaco, non sarà che...
Igor reclamò la sua totale
attenzione.
«Ricordi Ted Stone?» Detto ciò
fece il giro della scrivania e accese un monitor.
Apparve il volto di un uomo
anziano, aveva gli occhi neri e un neo in rilievo a lato del naso. Il
suo sguardo era agguerrito, ma i segni del tempo attenuavano
l’ostilità che emanava.
È lui il
pericolo?
Giulia si concentrò su quel
nome.
In realtà non aveva mai avuto a
che fare direttamente con lui, ma gliene avevano parlato spesso sia
Igor che Alec.
«Era uno dei fedelissimi di
Zorac, del primo Zorac. Era anche uno dei pochi a conoscenza del suo
cambio di identità.»
Giulia annuì e ascoltò con
attenzione, non era da lei sottovalutare la situazione, qualunque
fosse.
«Ci ha dato tantissimi problemi,
quando tuo nonno aveva preso il potere, lui se n’è subito accorto
e abbiamo dovuto tenerlo sedato per mesi. Poi, visto che il Trattato
ha abolito la pena di morte, lo abbiamo rinchiuso in un carcere di
massima sicurezza.»
Giulia notò il tono di biasimo
di Igor, probabilmente avrebbe preferito che fosse stato giustiziato.
«Stavamo per trasferirlo in un
pensionato sulla Terra, ma è sparito.»
Giulia sbatté le palpebre
confusa. «Sparito?»
Igor si alzò irrequieto e in
quel momento Giulia sentì una presenza che le sfiorò la mente.
“Tesoro?”
Era Alec, doveva essere lì
vicino.
«Non so come spiegarmelo, ma ho
una sensazione. Qualcuno lo ha aiutato e credo che abbia aperto un
varco temporale.»
....
Ti piace? Questo e altri racconti li trovi nella raccolta "I Racconti di Armonia"
Buona Lettura
Claudia
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