Pirrello Romina
Oggi mi trasferisco. Cambio
tutto, cambio casa, cambio scuola, cambio amici, cambio zona.
Sto mettendo gli ultimi
scatoloni in macchina quando mio fratello Gabriele mi ruba il libro
di “C.M.M.” composizione magica musicale.
La casa nuova è in un bel
quartiere. Tutte le villette sono uguali, si differenziano solo per i
colori; la mia ha un giardino con la staccionata bianca e rosa, una
porta rosa, le persiane rosa.
Sembra di essere entrati in
uno di quei film dove qualcuno inizia a cantare all’improvviso.
Entro in casa e corro a
prendermi la stanza più bella, non vedo l’ora di buttarmi sul
letto e riposare.
La mattina seguente vengo
svegliata dal tocco “leggero” di mia mamma e dalla sua voce
“delicata”.
«Alice
svegliati. Dai, su che devi andare a scuola.»
Io: «Sì. Ora mi alzo.»
Rotolo giù dal letto, accendo lo stereo e mi preparo al mio primo
giorno.
Arrivo a scuola e un simpatico
Professore me la fa visitare tutta prima di accompagnarmi in classe;
entrata in classe vedo che vicino a una ragazza c’ è un posto
libero e le chiedo:
«Posso?»
Lei risponde: «Sì, certo.
Come ti chiami?»
Io: « Alice. Tu?»
Lei: «Laura. Sei di queste
parti?»
Non faccio in tempo a
risponderle che entra la professoressa di Formule Magiche Musicali.
In piedi, vicino alla cattedra
la Prof. Pazzin inizia la lezione, recupera un cucchiaio di un
liquido strano e lo rovescia in un pentolone davanti a lei, poi
prende un flauto e inizia suonare.
Una volta iniziata la melodia
dallo strumento escono delle note che si mettono a volare per tutta
la classe, fino ad atterrare dentro al pentolone.
Prof.Pazzin: «Questo è un
incantesimo per creare uno strumento musicale a vostro piacere! Manca
solo l’ultimo ingrediente, ma prima vi presento la vostra nuova
compagna di classe. Vieni Alice.»
Avvicinandomi alla cattedra,
con le guance tutte rosse per l’imbarazzo sento dietro di me una
risatina, è Jack il ragazzo che siede nel banco dietro al mio.
Racconto un po' di me e della
mia vecchia scuola, e nel tornare verso il mio posto, incrocio il suo
sguardo, sul mio banco trovo un bigliettino, ma non faccio in tempo
ad aprirlo che suona la campanella. Metto tutto in borsa e corro a
prendere il bus.
Come primo giorno di scuola
non è andata così male i Professori sono bravi e i miei compagni
simpatici… tutti, tranne Jack, le sue risatine non mi son piaciute
molto.
La sera, dopo cena, vado
subito a letto ma prima di stendermi mi ricordo del bigliettino nel
mio zaino. Prendo la borsa, recupero il pezzetto di carta e lo apro.
Le parole scritte sul foglio si staccano e a ritmo di una dolce
melodia iniziano una lenta danza andando a formare la frase: “Sei
carina quando diventi tutta rossa”.
Scossa, imbarazzata e
incuriosita mi infilo a letto, chissà chi mi ha lasciato quel
messaggio.
Vengo svegliata dal suono
della sveglia, apro gli occhi, sono le 7:18 minuti.
Sono in ritardo. Salto in
piedi corro in bagno, tuta e scarpe da ginnastica, per fortuna oggi
abbiamo la lezione all’aperto nel parco della scuola. “Into the
wild” con il Professore Dirgah, un signore alto quasi due metri,
molto magro ma fortissimo, capelli rossi e di origine Scozzese, con
la barba rossa raccolta in tre trecce, un signore strano e bizzarro
ma molto simpatico, è stato lui a farmi fare il giro della scuola il
mio primo giorno.
Seduta su una panchina del
parco sto chiacchierando con Laura, e le mostro il bigliettino
trovato sul banco il giorno prima, quando dall’alto sentiamo una
voce, il vento si alza e le foglie iniziano a volteggiare, alziamo
gli occhi al cielo, è il Professor Dirgah.
«Come un leone, il suo
ruggito è quello del re degli animali, ma dalla bocca sputa fuoco,
leale e fedele per il suo cavaliere, il corpo da felino e le zampe
dotate di artigli, ali enormi da drago, coperte da un leggero pelo,
come è chiamato questo strano animale?».
Io e Jack alziamo entrambi la
mano, e in coro affermiamo: «Leondrago!!».
Professor Dirgah: «Bravi,
sarete la prima coppia per il progetto di quest’anno! Inoltre avete
vinto un giro sul leondrago (Rix)».
Saliamo su Rix e iniziamo a
volare. In questo momento siamo sopra a un roseto e Jack mi ha appena
raccolto una rosa al volo.
«Sei carina quando diventi
tutta rossa!»
Non ci posso credere! È lui
che mi ha scritto il bigliettino.
Scendiamo da Rix quando Jack
mi da un bacio e io ricambio. Ci stacchiamo e mi guarda con i suoi
occhioni verdi.
Prof Dirgah dice: «Vedo che
il giro è stato emozionante, ora ognuno prenda il suo animale e ci
faccia conoscenza!»
Esco da scuola e c’è Jack
che mi sta aspettando per accompagnarmi a casa.
Il mio secondo giorno di
scuola ho già il ragazzo più dolce, intelligente e bello, mi ha
dichiarato la sua cotta per me davanti a tutta la classe, e la cosa
non mi dispiace. Avevo paura del trasferimento ma tutto sommato non
sta andando così male!
(Un Giorno ad Armonia - Vol. 2) presto online!
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Claudia
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