Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

sabato 20 luglio 2019

Giannone Giorgia - Guido Noemi


Oggi leggeremo due nuovi racconti sempre provenienti dalla scuola media D'Azeglio di Genova Prato che ha partecipato al laboratorio "Un giorno ad Armonia" per la seconda volta.
Tutti questi racconti faranno parte della nuova raccolta "edizione 2019" che uscirà a fine estate. Nel frattempo potete leggere quelle degli scorsi anni, gli ebook sono gratuiti! (Edizioni 2017 - 2018)


Giannone Giorgia


Quest'anno ho dovuto cambiare scuola, sono andata in una scuola chiamata “Armonia”.
Il nome mi ispirava molto, mi dava idea di musica, felicità e tanta gioia.
Appena sono entrata ho visto degli strani animali, erano mezzo un animale e mezzo un altro, così ho chiesto a una bambina che era vicino a me: “Come si chiamano questi strani animali?”
“Si chiamano animusi, sono due animali incrociati”.
Mi sembravano animali aggressivi invece sono gli animali più dolci che io potessi conoscere.
Il primo giorno mi hanno spiegato com'era fatta la scuola e materie che c'erano.
Era tutto diverso dalla mia vecchia scuola: c'era un campo da calcio, un laghetto e tanti bei prati. Le mie compagne di scuola mi chiesero se volevo giocare con loro a pallavolo e io risposi di si; perché ero brava a giocarci, ma quando mi hanno iniziato a spiegare il gioco mi hanno detto che per lanciare la palla si doveva suonare il flauto, io non ero brava così mi sono un po’ spaventata. La prima partita le ho guardate per vedere come si giocava nella seconda sono entrata e ho iniziato a giocare e a suonare il flauto.
Quando abbiamo finito la partita mi hanno detto che ero stata brava, in effetti un po’ me lo sentivo di essere stata brava, non la migliore.
Dentro questa scuola ci passo molte ore ma sono molto meno noiose della mia vecchia scuola.
L'altro giorno abbiamo organizzato una sfida con tutta la classe a pallavolo, maschi contro femmine. All'inizio non ero molto d'accordo ma poi l'ho presa come una sfida per migliorarmi nel gioco, abbiamo fatto la prima partita e l'abbiamo vinata noi.
Ci divertivamo così tanto che non volevamo smettere di giocare.
Questa scuola è bellissima mi diverto un sacco. Il primo giorno di scuola mi hanno affidato un animusi, il mio era un cangatto.
Ho scelto questo perché mi piacciono sia i gatti che i cani.
Ogni giorno giochiamo a pallavolo, dopo quel giorno è diventato il nostro gioco preferito.

 Guido Noemi



“Mamma mia che noia” diceva Noemi alle 6:30 del 12 Settembre.
Noemi era in ansia perché avrebbe dovuto iniziare una scuola nuova senza amici perché Giada era andata al linguistico e Luigi era andato al tecnico.
Erano già le 7:50 e Noemi era pronta per entrare nella scuola, ma ad un tratto pestò il piede ad un ragazzo altissimo.
“Stai attenta” disse lui in modo educato.
“Oddio scusami, scusami , sono troppa agitata, perdonami ancora” disse lei, in modo premuroso, poi continuò “Stai bene?”
“Sì sì, tutto a posto, piacere sono Matteo.”
Noemi in modo timido rispose: “Piacere, sono Noemi, ma puoi chiamarmi Emi.”
I due continuarono a parlare e scoprirono di essere nella stessa classe.
All’ultima ora arrivò un professore molto strano, con una chiave arrugginita, si presentò e subito dopo uscì.
Sia Noemi che Matteo erano straniti, ma rimasero in silenzio. Dopo cinque minuti il professore rientrò con una gabbietta per gatti, dove all’interno c’erano degli animali molto strani, erano un misto tra gatti, galli, topi e piccoli elefanti… Ne consegnò uno per ogni alunno e ci lasciò un fogliettino con su scritto quello che potevano mangiare, bere e utilizzare.
Il giorno finì e ritornarono nei loro dormitori.
Dopo un mese Noemi si era già ambientata sia con i compagni che con il suo topogallo.
Ma un giorno sia il suo topogallo che quello dei suoi compagni vennero portati via dai Tecno, i nemici degli Armoniosi.
Dovevano fare qualcosa e i professori scelsero Noemi per fare da pilota alla vettura madre degli Armoniosi, ma Noemi non voleva accettare perché aveva paura di guidare nel cielo, ma i professori credevano in lei, così si fece coraggio e portò i professori nel pianeta dei Tecno, dove riuscirono a trovare un accordo coi Tecno, e tutto si risistemò.

Sport e fantascienza! Ad Armonia tutto è possibile. Brave, Giorgia e Noemi e grazie per aver partecipato al mio laboratorio! 
Avanti, Cari Amici Lettori, lasciate un commento di incoraggiamento a questa due giovani autrici!
A presto con nuovi racconti
Claudia

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