Buongiorno a tutti! Dopo i preparativi per l'uscita del nuovo romanzo
eccomi tornata ai racconti dei ragazzi.
Oggi è il turno dalla scuola di Molassana, con il racconto di Sofia.
(Nuova raccolta "Un Giorno ad Armonia 2020" #armonialatuastoria.)
Giovani Sofia
Sono appena arrivata insieme alla
mia migliore amica Alessia alla scuola di Armonia. Siamo in una sala
molto grande, ci sono le sedie per i professori che sembrano dei
troni, le nostre sono delle sedie normali con dei piccoli banchetti.
Stanno dividendo i ragazzi dalle
ragazze per creare gruppi o coppie per le stanze.
Sono passati all’incirca 15
minuti e sento dire: “Alessia e Sofia nella stanza 101511”. La
sorvegliante ci sta accompagnando nella nostra stanza dove ci
aspettano le nostre due uova. Eccoci arrivate.
Io e Alessia stiamo prendendo il
nostro flauto. Alessia riesce a far schiudere il suo uovo, ma io no…
Allora decidiamo di andare dal
professor Luppoli, che insegna proprio animusica, e gli
raccontiamo che non riesco a far schiudere l’uovo. Il prof decide
di uscire da quell’aula perché c’è troppa gente e vuol vedere
da vicino il mio uovo. Io penso che sia qualcosa di veramente brutto,
ma il prof ci racconta che era successo anche a lui e ci dice che
queste uova bisogna schiuderle in un particolar modo perché da lì
escono animusi dorati con poteri particolari.
Per farlo schiudere bisogna
cantare una canzone a scelta di quelle nell’elenco: ogni canzone
gli farà venire poteri diversi! Io scelgo di prendere il potere del
teletrasporto che può teletrasportare tutto. Allora io canto ed esce
un animusi d’oro brillante…fantastico!
Siamo appena uscite con i nostri
animusi e giochiamo a pallascappa, (noi però sappiamo giocare
a pallavolo!!!) così, ad un certo punto, la palla scappa, io non
vedevo l’ora che scappasse, ma sembrava non scappare… e invece…
“Andiamo è scappataaaa!” mi
grida Alessia.
Corriamo
come se non ci fosse un domani, solo che la palla finisce nel bosco.
Allora andiamo a recuperarla cercando di non perderla di vista. Ad un
certo punto io la acchiappo, ma notiamo che c’è un’ ombra
gigante ed io grido: “Scappa! È
il Boscobouuu!” cioè un mostro alto 2,5 metri con 4 braccia, 6
zampe, 2 occhi rossi fuoco ed un cordone lungo 2 metri.
Noi
ci mettiamo a correre ad una velocità mai raggiunta… Arriviamo nel
prato della scuola, ma il Boscobou ci raggiunge tutti. Solo io e
Alessia abbiamo le bacchette, allora il prof di magia ci dice: “Fate
l’incantesimo della sparizione: basta che unite le bacchette,
create un infinito e dite Sparixto!”
Noi
siamo insicure, ma è l’unico modo… allora ci proviamo:
“Sparixtooo!”
… la magia sembra non funzionare ma… ad un certo punto il
Boscobou
sembra come esplodere.
Il prof chiama tutti, anche la
preside Orchestri e tutti a farci i complimenti, ma la cosa più
bella sono queste parole della preside: “Ragazze, voi due passate
al secondo anno di magia”.
Io e Alessia siamo un po’
traumatizzate ma anche elettrizzate.
Quelli del secondo anno ci
organizzano una festa di benvenuto nel secondo anno.
La festa è stata bellissima. Ora
io e Alessia andiamo a dormire, fiere di noi e con più autostima.
Un racconto frizzante e molto dinamico, brava Sofia. Simpatica l'idea di "pallascappa". E chi l'avrebbe mai detto che nel bosco vicino alla scuola di Armonia vivesse questo terribile Boscobou? Per fortuna non lo avevo mai incontrato prima 😄
A presto,
Claudia
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