Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

lunedì 16 marzo 2020

Di Ceglia Giacomo - Un giorno ad Armonia


Buongiorno, Cari Amici Lettori, ecco un nuovo racconto per voi proveniente dalla scuola Volta di Genova Cornigliano, che farà parte della raccolta "Un Giorno ad Armonia 2020" (laboratorio #armonialatuastoria.)
Ricordo che l'iniziativa è aperta a tutti. 
Ma adesso leggiamo il racconto di Giacomo.


Di Ceglia Giacomo

Mi chiamo Giacomo Spartito e a quei tempi ero un professore della scuola di Armonia.
Un anno diventai preside e assunsi un professore nuovo.
Quell’anno il mio animusi era morto quindi presi un altro uovo di animusi e con un metodo che mi aveva insegnato mia nonna lo feci schiudere in un giorno. Dall’uovo uscì uno squalo-ghepardo che era un animusi di tipo guerriero sia d’acqua sia da terra.
Il primo anno da preside andò perfettamente e anche il professore nuovo andò bene. Poi però durante l’estate il professore iniziò a pretendere uno stipendio più alto e io rifiutai. Per vendicarsi però il professore a inizio scuola portò i ragazzi che dovevano iniziare il primo anno, troppo vicino al lago sibilante e il mostro del lago li prese tutti tranne lui che scappò.
Io per fortuna mi trovavo lì vicino quindi col mio animusi e il mio flauto mi lanciai nella battaglia contro il mostro che si rivelò un nemico forte e agile che teneva i bambini in una gabbia in mezzo al lago. Riuscì a sconfiggerlo grazie al mio animusi che con un salto mi portò vicino alla testa del mostro e io con un colpo di flauto lo riuscii a uccidere. Dopo andammo a liberare i ragazzi e li portammo a riva. Immediatamente andai a cercare il professore colpevole e lo trovai mentre raccontava agli altri professore come io fossi morto credendo che nello scontro contro il mostro sarei rimasto sconfitto subito io e gli altri professori lo prendemmo e lo interrogammo.
Scoprimmo che in realtà lui il primo anno aveva fatto finta di essere bravo per conquistare la fiducia di tutti per dopo cercare di uccidere me e i bambini del primo anno.
Scoprimmo anche che il piano era architettato dal preside della scuola rivale, la scuola delle Note. Raccontammo tutto alla polizia e il professore e il preside della scuola nemica andarono in prigione a vita.
Da quel momento trascorsero anni migliori senza nessun inconveniente.

Bravo, Giacomo, un bel racconto, originale, corretto e ricco di suspance. Grazie per esserti messo in gioco e averci regalato questa storia.
A presto,
Claudia

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