Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

sabato 28 marzo 2020

Chiara Benassi - Un Giorno ad Armonia


Buon sabato, Cari Amici Lettori, oggi vi propongo un lungo racconto di una mia carissima lettrice, 
(dalla raccolta "Un Giorno ad Armonia 2020" - laboratorio #armonialatuastoria.)
Ricordo che l'iniziativa è aperta a tutti. 
Ma adesso leggiamo il racconto di Chiara.


Chiara Benassi


Chiara è stata una delle prime allieve quando lavoravo nelle scuole elementari facendo i laboratori di musica della Banda Musicale. È una ragazza deliziosa ed è davvero molto brava a scrivere. Ha letto tutti i miei libri e ha partecipato alla raccolta 2017 e 2019, questo racconto è il seguito di quello dell’anno scorso. (Vi lascio il link al blog, nel caso aveste piacere di rileggerlo.)


Il giorno dopo Chiara si svegliò più allegra che mai. Non disse nulla a Rebecca riguardo alla sera prima e si prepararono entrambe per la ginnastica mattutina.
Chiara cercò Riccardo con lo sguardo, ma non lo trovò nemmeno a colazione. “Riccardo dov’è?” le chiese Rebecca “Non è così invisibile…”
Già…” rispose Chiara triste, ma decise che quella mattina non si sarebbe fatta distrarre da nulla: avrebbe avuto la prima lezione di canto con Giulia.
Finita la lezione, Chiara andò alle stalle dove trovò Filippo con Pietro e Riccardo. “Ciao!” salutò, poi si avvicinò a Riccardo e gli disse: “Ti ho cercato stamattina a colazione, dov’eri?”
Scusa, ma è meglio se stiamo lontani per un po’…” rispose lui senza guardarla.
Riki, che succede?” gli chiese Chiara preoccupata.
Niente, sto bene!” rispose lui duro e le lanciò un’occhiata gelida con quei suoi occhi di ghiaccio.
Che ti succede? Dov’è finito quel ragazzo dolce di ieri sera?
Chiara rimase immobile sotto quello sguardo gelato senza riuscire a dire una parola.
D’accordo…” disse dopo un po’ e scappò via.
Andò al Lago Sussurrante e si sedette sulla spiaggetta senza accorgersi di essere poco lontana dalla casa di Giulia e Pietro. Si abbracciò le ginocchia e vi nascose il viso.
Va tutto bene?” disse una voce maschile dietro di lei e una mano calda si posò sulla sua spalla. Chiara alzò lo sguardo e incontrò due occhi verdi contornati da un cespuglio di capelli neri.
Rudy?!
Eh, sì… Era proprio lui…
Rudy si sedette accanto a Chiara che non aveva ancora detto una parola. “Allora” cominciò lui “Migliore amica o ragazzo?”
Chiara lo guardò sorpresa.
Come hai fatto a capirlo?
Sapeva benissimo che poteva sentirla, infatti Rudy le rispose: “Non hai la faccia di chi ha passato una bella giornata…”
E pensa che è appena iniziata…” Disse Chiara tra sé.
Anche per me non è una gran giornata… Ma non voglio parlarne, soprattutto adesso, visto che hai già i tuoi problemi… Allora, ragazzo o migliore amica?”
Chiara abbassò lo sguardo “Ragazzo…Più o meno…”
Vuoi sfogarti?”
Chiara sospirò e gli raccontò brevemente quello che era successo la sera prima “E oggi mi evita” concluse “Non so che cosa potrebbe essergli successo…!” aggiunse sconsolata. Poi Rudy fece una cosa che Chiara non si aspettava: le posò un braccio intorno alle spalle e la attirò a sé. Lei lo lasciò fare e appoggiò la testa sulla sua spalla.
Rimasero così per un po’ e non si accorsero che dietro di loro un ragazzo li stava guardando, strinse i pugni e se ne andò.
Ci vediamo domani!” Chiara sentii la voce di Rebecca mentre andava verso la loro camera. Alzò gli occhi in direzione della voce e l’immagine che vide le fece sentire un rimescolamento nello stomaco: Rebecca era appoggiata al muro con la schiena e davanti a lei c’era Riccardo che le mise una mano dietro la nuca e la baciò.
A domani!” le disse, poi si girò in direzione di Chiara e se ne andò senza degnarla di uno sguardo. Quando Chiara si accorse che Rebecca aveva spostato lo sguardo da Riccardo a lei, sorrise il più naturalmente possibile.
Cosa mi sono persa?” le chiese Chiara avvicinandosi a lei. Da quanto capì era stata una cosa molto rapida: lui l'aveva avvicinata, ci aveva provato un po’, lei c’era stata e poi si erano baciati. Il resto lo aveva visto. Chiara si sforzò di essere felice per lei, visto che Rebecca era al settimo cielo…
Che cosa ti sta succedendo? Perché mi fai questo?
Quella sera Chiara non riusciva a chiudere occhio. Continuava a pensare a quanto fosse cambiato Riccardo nei suoi confronti in così poco tempo.
La mattina dopo, Riccardo rimase tutto il tempo insieme a Rebecca. Chiara cercò di non dare a vedere come si sentiva in realtà e appena poté andò alla spiaggetta, si sedette, nascose il viso nelle ginocchia e iniziò a piangere.
Direi che avete chiarito…!” La voce di Rudy la distolse dai suoi pensieri, alzò la testa e si asciugò le lacrime. “Ciao…!” rispose triste. Rudy le posò un braccio attorno alle spalle e l’abbracciò come aveva fatto il giorno prima.
Si è messo con Rebecca…” Chiara sussurrò quelle parole come se fossero la cosa più dolorosa del mondo.
Passarono i giorni e Chiara legò sempre di più con Rudy, finché non iniziò ad andare al Lago solo per passare un po’ di tempo con lui, che, al momento era l’unico con cui riusciva a stare senza sentire di dover fingere.
Anche Lady, il topogallo di Chiara, si era affezionata a Rudy e, spesso, Piccolo alias Snake, si univa alla piccola compagnia.
Quel pomeriggio, però, Chiara era andata alla serra. Era davanti alla rosa Giulia, quando sentì frusciare da dietro un cespuglio lì vicino. Subito pensò che fosse Camilla, ma prima che potesse dire qualcosa, una chioma di capelli biondissimi spuntò da dietro il cespuglio.
Riccardo!
Lui non la vide e si passò una mano sugli occhi.
Ha pianto?! Cosa sta succedendo? Non può essere colpa di Rebby, è così innamorata di lui!
Riccardo non l’aveva vista, ma prima che se ne andasse, Chiara si fece coraggio e si avvicinò a lui. “Stai bene?” gli chiese. Lui si girò sorpreso e subito abbassò lo sguardo. “Sì…” rispose.
Non direi… Che ti succede?” insistette Chiara e gli fece alzare lo sguardo. Aveva gli occhi rossi di pianto e per un po’ non disse niente, ma vedendo che Chiara non desisteva, parlò: “Mi sento in colpa con Rebecca…”
Perché?”
Perché avevo bisogno di stare con qualcuno quando mi sono messo con lei e sapevo che lei ci sarebbe stata…”
Cosa?!?
Perché…?” Chiara era confusa e anche un po’ arrabbiata. Riccardo sospirò e le chiese quello che lo tormentava da tempo: “Tu provi qualcosa per Rudy?”
Cosa? No, come ti è venuto in mente?” Chiara non riusciva a capire cosa c’entrasse Rudy in questa storia.
Ti ho vista abbracciata a lui il giorno dopo la… nostra serata”
Chiara abbassò lo sguardo “Mi stava solo consolando, perché tu mi ignoravi…”
Adesso fu lui ad abbassare lo sguardo. “Mi dispiace… Quella sera, quando sei tornata in camera ho avuto problemi con… i piani alti…”
I piani alti, ma che?!
Un’espressione a punto interrogativo si dipinse sul viso di Chiara.
Si sono in qualche modo collegati a me e ho paura che tu sia in pericolo…” chiarì Riccardo.
E Rebecca non è in pericolo adesso?” il tono di Chiara era accusatorio. Riccardo scosse la testa. “Per lei non sento niente di più che un’amicizia, non è un’emozione forte come quando…” fece un sospiro “…come quando sono con te!”
Tu l’hai presa in giro…!” Chiara era rimasta più sconvolta dal fatto che Riccardo si fosse messo con Rebecca per ripicca che dal fatto che fosse diventato un canale per i Tecno.
Mi dispiace davvero!” rispose lui.
Devi parlarle il prima possibile…” detto questo, Chiara si girò e se ne andò.
Aspetta!” Riccardo le corse dietro e la prese per un braccio. Chiara si voltò verso di lui e piantò i suoi occhi in quelli azzurro ghiaccio di Riccardo. Lui la guardò senza dire nulla per un po’, quindi Chiara allargò le braccia, come per dire: “Che c’è?”
Niente…” disse infine Riccardo mollando la presa “…Sono solo arrabbiato con me stesso e con la mia gente e mi dispiace aver creato tutto questo casino…” concluse e se ne andò.
Chiara non sapeva più cosa pensare, andò al Lago e stette lì per un po’ in compagnia di Snake. “Cosa dovrei fare secondo te?” chiese Chiara al serpesce che le strofinò il muso sulla gamba.
Chiara posò una mano sulla sua testa e un’immagine si delineò nella sua mente…
Non era previsto, accidenti! Non doveva innamorarsi di quella terrestre!” Un ragazzo sulla trentina con la voce metallica stava parlando animatamente con un uomo.
Credi che ci farà saltare la missione?” disse l’uomo. Anche la sua voce era metallica, ma più profonda.
Non lo so! Era il mezzo perfetto!”
E se non fosse tutto perduto?”
Cioè?”
Sfruttiamo la sua vicinanza con la ragazza… Potremmo raggiungere Armonia più facilmente…!”
Chiara ritirò la mano, si alzò, guardò Snake spaventata e confusa. Il serpesce resse lo sguardo, poi si inabissò e sparì dalla vista di Chiara.
È venuto qui per conto loro?! Devo parlare con lui!
Chiara tornò di corsa alla serra, ma Riccardo non c’era più.
Accidenti! Dove sei finito adesso? I recinti!!
Chiara fece una corsa fino ai recinti e, come pensava, lo trovò dagli Aquilupo. Appena lo vide, lo chiamò.
Credevo che fossi arrabbiata con me…” rispose lui.
C’è una cosa più importante!” Lo prese in disparte e gli raccontò la sua visione. Riccardo non sembrò così sorpreso dal suo racconto.
E’ per questo che sei qui?” Chiara voleva risposte che non diventassero altre domande, come era successo fino a quel momento.
No, ma avrei dovuto aspettarmelo, dal momento che andare via da Alfa 1 è stato fin troppo facile…” si fermò come per riflettere. Chiara aveva posato una mano sul suo braccio e vide i suoi pensieri: Armonia distrutta e i Tecno che prendevano il controllo di quel mondo.
Devo andarmene!” disse Riccardo facendola tornare alla realtà.
E se parlassimo con qualcuno di questa storia? Magari Giulia o Pietro possono aiutarci…” Chiara sapeva che la soluzione migliore era quella in cui lui lasciava Armonia, ma non voleva accettarla.
Riccardo scosse la testa: “E’ la soluzione migliore per tutti… Ne parlerò di sicuro con la preside, ma io qui non c’entro e vi sto mettendo in pericolo, mi dispiace. Davvero, per tutto quanto…!” Le diede un bacio in fronte “Sono stati i giorni più belli della mia vita…” concluse e se ne andò.
Quella sera Chiara non riusciva a prendere sonno, così si alzò e uscì dalla finestra. Camminò fino alla finestra di Riccardo e bussò appena. Lo vide alzarsi e aprirle la finestra.
Ma sei matta?” le chiese lui assonnato e senza maglia.
Mi fai entrare?” rispose lei. Riccardo indietreggiò appena e le porse una mano. Una volta che fu entrata, Riccardo le chiese: “Allora? Che succede?”
Chiara fece spallucce: “Volevo passare un po’ di tempo con te, prima che tu…” lasciò la frase in sospeso e spostò gli occhi sulla valigia di lui, già mezza pronta.
Lo sai che è vietato per maschi e femmine condividere la stanza?” disse lui.
Anche scappare dalle camerate in piena notte e andare al Lago, non mi sembra molto regolare…!” lo punzecchiò lei.
Lui alzò gli occhi al cielo: “Ok! Siamo pari!” Risero entrambi, poi si persero ognuno negli occhi dell’altro.
-Dimmi che non te ne vai! Ti prego! Non voglio che tu te ne vada!
-Nemmeno io voglio andarmene, ma sai che non c’è alternativa…
-Mi senti!
-Forte e chiaro! Riccardo sorrise.
-Baciami! Ti prego! Un ultimo, piccolo bacio…!
Riccardo inclinò la testa e si avvicinò al suo viso. Quando Chiara sentì il respiro di lui sfiorarle la guancia, chiuse gli occhi. Poco dopo sentì due labbra morbide e calde sulle sue e un forte bruciore le esplose al centro del petto nell’esatto momento in cui Riccardo ebbe un sussulto.
Cos’era?” chiese lui.
L’hai sentito anche tu, vero?” Riccardo annuì “E’ il legame” rispose lei “Siamo indivisibili e se uno dei due muore, muore anche l’altro…” spiegò.
Proprio adesso che ci dobbiamo separare… Credi che ce la faremo?”
Chi è unito dal legame ce la fa sempre…!” disse lei sorridendo. Sorrise anche lui e la baciò di nuovo.
Il giorno dopo era sabato. Quando Riccardo si svegliò Chiara dormiva abbracciata a lui. Per questo si alzò cercando di fare il meno rumore possibile e si vestì. Quella mattina sarebbe andato a parlare con la preside Orchestri e poi avrebbe lasciato Armonia.
Una volta vestito si sedette sul bordo del letto e guardò Chiara per un po’, poi lei si mosse appena e un ricciolo le cadde sul viso.
Riccardo allungò una mano e glielo sistemò dietro l’orecchio, poi si avvicinò e le baciò appena le labbra. “Mi mancherai, mia piccola Principessa Guerriera” sussurrò “E’ l’ultima cosa che vorrei fare, ma non vedo alternativa…” concluse e le diede un altro piccolo bacio, poi si alzò e uscì dalla stanza seguito dal suo gattufo nato qualche giorno prima.
Appena chiuse la porta dietro di sé, il bruciore al petto aumentò come un sussulto e lui si portò una mano al petto “Non è che hai sbagliato coppia?” chiese al bruciore e, in risposta, sentì il muso del gattufo strusciarsi contro la sua gamba “Secondo te ce la faremo, Ronny?” gli chiese accucciandosi per grattargli la testa. “In questo momento ho molti dubbi…!” disse e si incamminò verso l’ufficio della preside.

Bellissimo racconto, molto romantico e coinvolgente, brava Chiara! Per gli Amici Lettori, una rassicurazione, Chiara ha intenzione di continuare la storia nella prossima edizione della raccolta. 
Chissà che non siano gli esordi di una nuova autrice?
Un abbraccio,
Claudia

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