Stamattina, quando ho aperto le finestre quasi mi aspettavo di trovare le strade e i palazzi tinti di rosso e mi pareva di intravedere nel cielo il grande punto rosso dei grafici chi indicano il numero di casi del coronavirus, sempre in aumento.
DOVETE STARE IN CASA.
Questa raccomandazione risuona sui social, in televisione, dappertutto. Insieme a tutta una serie di norme per ridurre il contagio.
Stiamo vivendo una situazione surreale, ci sentiamo pervasi da sensazioni che in passato avevamo provato solo leggendo libri post apocalittici.
Quanti di quei romanzi iniziano così: "Il virus era apparso dal nulla e aveva mietuto vittime in tutto il mondo, fino a decimare l'intera popolazione mondiale..."
Da brividi, lo so.
Forse qualcuno si sentirà privato della libertà, ma io so per certo che le cose miglioreranno e che dobbiamo aver fiducia nei nostri governanti che stanno mettendo in atto queste restrizioni per il nostro bene.
Non sarà facile spiegare ai nostri figli adolescenti, che si sentono immortali e al di sopra di molte regole che questa volta non possono proprio uscire.
Mi piace sperare che stando in casa, saremo tutti costretti a pensare, a guardarci dentro e a riflettere sul nostro senso di comunità e bene comune. Valori davvero poco sentiti.
Siamo fortunati in fondo, ai nostri tempi, possiamo chattare, possiamo fare videochiamate. Sfruttiamo la tanto criticata tecnologia e facciamoci compagnia sui social!
Da parte mia vi consiglio, ovviamente, di leggere tanto, per evadere e viaggiare con la mente. E cercherò di farvi compagnia come posso, magari regalando qualche ebook e forse accelerando l'uscita del prossimo romanzo.
Facciamo tutti un sacrificio e rispettiamo le restrizioni, senza fare i capricci!
Claudia
Nessun commento:
Posta un commento