Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

sabato 22 maggio 2021

Santimaria Denise - Un Giorno ad Armonia

 

   Buongiorno, Cari Amici Lettori, anche oggi torniamo ad Armonia con il racconto di Denise, dalla scuola Pilonato di Vo' (in provincia di Padova).

(laboratorio #armonialatuastoria basato sull'ambientazione del romanzo "La Melodia Sibilante.")

I racconti dei partecipanti verranno pubblicati in una raccolta digitale gratuita, disponibile su mio canale Telegram, intanto potete scaricare le raccolte degli anni precedenti.
(Ci trovate anche altri ebook gratuiti con molti dei miei racconti ambientati ad Armonia!)
Approfitto per invitarvi sul mio sito a dare un'occhiata al mio nuovo romanzo "I Lupi Neri"

Santimaria Denise

LA NUOVA ARRIVATA


Dopo aver saputo di essere in un altro pianeta si sentì scioccata, ma dopo poco si addormentò.

Il giorno dopo si svegliò un po’ più libera dai suoi pensieri, ma vide arrivare una ragazza dalla finestra: era alta, magra, capelli neri e ricci ma non le piaceva il suo stile e non assomigliava per niente a lei, comunque aveva già capito che sarebbe stata una sua compagna di classe quindi le andò incontro e disse:

- Ciao, io mi chiamo Giulia e tu?

- Io mi chiamo Martina e sono venuta qua perché le altre scuole erano tutte al completo e poi sono tutte strane, spero di trovarmi bene - disse mentre stava masticando una gomma.- E continuò - Certo che di stile non ne hai proprio! Ti devo sistemare io, vieni!

Giulia controbatté:

- No, neanche a me piace il tuo stile quindi lasciami stare e poi ho altri impegni.

Ma molto misteriosamente Martina batté le mani e fu come se l’avesse ipnotizzata. Allora Martina approfittò del momento per renderla ridicola, visto che di gusto non ne aveva.

Quando Martina finì, con un altro battito risvegliò Giulia che si guardò allo specchio e disse:

- Come hai fatto a portarmi qua? E come mi hai conciata?- Giulia se ne andò sbattendo la porta, andando da Camilla e Pietro che erano da Filippo, dalle muccoche, e li interruppe.

- Camilla, Pietro: vi devo parlare subito! Andiamo! Mi dispiace Professor Filippo ma è urgente.

Andarono nel giardino davanti al lago e Giulia disse:

- Ragazzi, è arrivata una nuova compagna: ci siamo “salutate” e come ipnotizzandomi mi ha portato nella sua stanza e mi ha conciata come un clown, poi mentre stavo venendo da voi sentivo che stava ridendo sotto i baffi. Dobbiamo arrivare in fondo a questa storia. - Camilla e Pietro allora aiutarono Giulia.

Per prima cosa Camilla e Pietro dovevano almeno presentarsi alla nuova arrivata e lo fecero.

Andarono entrambi da Martina e dissero:

- Ciao, io sono Camilla.

- E io Pietro.

- Abbiamo sentito che sei nuova, ti va di conoscerci?

- Mi chiamo Martina e non ho bisogno di amici, ho già una cosa molto speciale e comunque adesso devo andare a mettere a posto la mia camera. Mi date una mano?

Camilla rispose dubbiosa:

- No, no, abbiamo altro da fare! Buona fortuna.

E come fece con Giulia, bastò un battito di mani per portarli nella sua stanza ma stavolta a loro ha fece sistemare tutta la stanza e non rimase neanche un granello di polvere. Ed ecco che dopo aver finito di pulire e sistemare, con un altro battito ritornarono normali ma contemporaneamente Martina li teletrasportò dov’era Giulia. Camilla e Pietro raccontarono tutto e così capirono che aveva anche altri poteri, ma ne usava alcuni più di altri.

Giulia fece una riflessione e si ricordò una cosa…

- Aspettate, mi ricordo di aver sentito che anche al Professor Filippo e alla Preside Orchestri era successo.

Quando Giulia andò nella sua camera con Camilla si ricordò di avere un libro sui superpoteri perché ne era appassionata e si mise a fare ricerche; dopo un po’ scoprì che non funzionavano su quelli che si innamoravano, anche se secondo Giulia sarebbe stato difficile far innamorare Martina. Lesse anche che attaccato al colletto della maglietta c’era una striscetta arcobaleno e che proprio lì stavano i poteri, ma adesso doveva usare il cervello per capire cosa fare.

Il giorno dopo arrivò Luca, il compagno biondo della visita scolastica di inizio anno, e visto che per molte ragazze era attraente a Giulia venne un’idea.

Insieme a Camilla e Pietro, Giulia andò a chiamare Luca:

- Ciao Luca, ti ricordi di me? Sono Giulia, ci siamo incontrati a inizio anno.

- Ciao Giulia, certo che mi ricordo di te! Come mai tutta questa fretta?

- Abbiamo bisogno di te.

- Ma certo, ditemi tutto.

E gli spiegò della nuova arrivata.

- E dopo tutto questo mi è venuta in mente un’idea geniale e speriamo che funzioni! E tu Luca sei fondamentale per questa missione.

Poi gli raccontò il suo piano.

- Allora: ti presenti a lei, ti dirà sempre le stesse cose (mi chiamo Martina…) ed a un certo punto tenterà di ipnotizzarti ma non ci riuscirà perché si innamorerà di te. Nel libro che ho consultato ho visto che nel colletto della maglietta dovrebbe avere una striscetta arcobaleno: gliela dobbiamo strappare. Mentre tu la distrai, io Camilla e Pietro cerchiamo di tiragliela via, così non potrà più approfittarsi delle persone. Ti va bene?

- Si, va benissimo, ma quando lo facciamo?- rispose Luca.

- Domani, finito la cura degli animusi.

- Ok, perfetto.

Arrivò il giorno e durante l’ora dovevano creare un animusi a loro scelta, con il flauto; Giulia non era tanto brava a modellare, ma con un po’ di tempo e impegno ce la fece; guardando Martina, invece, si vedeva che stava schioccando le dita con le braccia incrociate per modellarne uno perfetto.

Ovviamente Giulia non vedeva l’ora di mettere in atto la sua idea.

Filippo chiese:

- Giulia, ti vedo più tesa in questi giorni.

Ma Giulia non voleva ancora dire niente, quindi rispose mentendo:

- No, no, tranquillo, sto benissimo.

- Giulia, ma hai dato il nome all’animusi?

- No, perché?

- L’ho detto un attimo fa. Giulia, dimmi cosa ti turba!

- E va bene! La nuova arrivata, Martina, ha dei super poteri soprannaturali e li usa sulle persone per schiavizzarle, e ho sentito che li ha utilizzati anche su di lei.

- Ah sciocchezze, è un angelo quella ragazza e non parlare più male dei tuoi compagni.

A quel punto non era servito a niente dirlo a Filippo, ma doveva ancora pensare ad un nome da dare all’animusi. E pensò… eleponte, gallifante, cuscinoca ma niente da fare. Dopo dei minuti le venne una bellissima idea, gallinoca: era un piccolo mostriciattolo con le zampette di un’oca, ma con le ali da gallina e con tante piumette arcobaleno ed aveva anche un corno in testa. Non aveva il becco ma un musetto carinissimo, il suo vero nome fu Gimmi e avrebbe fatto compagnia a Ciccio. Era il momento di esporre gli animusi. Quando fu il turno di Martina, disse che il suo animusi si chiamava gallinoca e da lì Giulia alzò subito la mano per dire:

- Anch’io l’ ho fatto identico e per di più l’ho inventato io.

Ma i professori non le diedero retta, come se fossero sotto incantesimo, e si sapeva perfettamente chi potesse esser stato, pensò Giulia. Ma visto che era testarda non cambiò il nome dell’animusi.

Alla fine dell’ora fecero le premiazioni dell’animusi più bello e intelligente, Giulia pensava positivo. La prima classificata fu Martina, Giulia invece arrivò ultima.

Suonò la campanella e l’ora della vendetta arrivò.

Luca andò da Martina e le disse:

- Ciao, sono Luca e anch’io sono appena arrivato, ma conosco già qualcuno…

-Aaah, ehm, mi chiamo Martina, chiedimi quello che vuoi.

E da dietro le spalle di Martina si avvicinarono piano piano Giulia, Camilla e Pietro ma avendo una serie di poteri e uno di questi era quello di vedere alle spalle, Martina si voltò di colpo e con tre battiti di mani li ipnotizzò e provò anche con Luca ma non ci riuscì perché proprio come aveva letto Giulia con la persona che ti piace l’incantesimo non funziona. Furba com’era diede a Giulia, Camilla e Pietro l’incarico di distruggere Luca.

Ma lui non si arrese, allora corse dal Professor Filippo e dalla Preside Orchestri che credevano Martina una brava ragazza, ma quando la videro così si stupirono; nel frattempo Luca le strappò la fascetta arcobaleno e Giulia, Camilla e Pietro ritornarono normali.

Martina venne espulsa dalla scuola anche senza superpoteri e Luca divenne un nuovo componente del gruppetto di Giulia, Camilla e Pietro.


Molto bene, la compagna dispettosa è stata sistemata a dovere. Complimenti a Denise per il suo racconto e grazie per aver partecipato al laboratorio.
A presto con nuovi racconti
Claudia

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