La mia storia da lettrice fantasy

 Per rispondere a una domanda che mi viene spesso fatta... "Quali libri hanno influenzato i tuoi scritti?" credo che io debba ripercorrere con voi la mia storia da lettrice... 

Volete sapere qual è stato il libro fantasy che ha aperto il mio primo portale magico per altri mondi?

Eccolo lì: “La Spada di Shannara” 

Era la fine degli anni ‘80... 

Mi ritrovai in un piccolo paese in un tempo antico con Shea, un ragazzo che pensava di non essere niente di speciale, che viveva assieme a suo fratello Flic; quando un giorno arrivò un figuro piuttosto inquietante: Allanon, il druido.  

Disse a Shea che avrebbe dovuto aiutarlo a salvare il mondo, che lui era speciale... Che lui era l’edede di un eroe, l’elfo Shannara... 

E così partii con loro per questa avventura, mentre con nel mio wolkman (** sapete cos’è, vero? Spiegazione per le nuove generazioni: un piccolo mangiacassette che si poteva ascoltare con le cuffie e portare in giro, grazie alle pile stilo...) dicevo, nel mio wolkman Bennato cantava “L’isola che non c’è” e “Ogni favola è un gioco”...

Questo primo viaggio non lo dimenticherò mai, le emozioni che provai sono ancora vive dentro al mio cuore. 

Così iniziò la mia “carriera” da lettrice...

E poi fu il turno del secondo libro “La Storia Infinita”, avete mai avuto tra le mani la vecchia edizione?  

Credo di aver perso qualche diottria a leggere quelle scritte verdi e rosse... 

Ma ne è certamente valsa la pena

Dopo aver letto tutti i libri di Terry Brooks iniziai a bazzicare per librerie e bancarelle, affamata di nuove avventure fantasy.

Fu così che mi imbattei nella serie di Dragonlance

Per la prima volta mi ritrovai incontrare un personaggio che non era il tipico eroe senza macchia e che a volte aveva comportamenti egoisti, crudeli: il mago Raistlin.

Mi aiutò a riflettere sulla natura umana: mi insegnò a non giudicare e che in ogni persona (o personaggio) ci sono luci e ombre.

In seguito lessi di tutto: da Tolkien a King e anche Asimov, Clarke, ma ci fu un'autrice che ebbe una particolare influenza su due me: Marion Zimmer Bradley

E se "Le Nebbie di Avalon" aprirono la mia mente a un mondo antico e spirituale che tutt'oggi inseguo, fu la sua serie di "Darkover" a imprimersi per sempre nel mio cuore da lettrice e nella mia mente da futura scrittrice.

Amavo quella sensazione di confortevole familiarità provata nel ritornare a ogni romanzo su Darkover, quel pianeta freddo e inospitale del quale conoscevo il colore viola del cielo, le stagioni, gli odori, la storia, le parole dell'antica lingua...

Ed è proprio cercando di ricreare queste dolci emozioni che ho dato vita alla mia Saga di Armonia, creando un mio mondo, meno oscuro e inospitale

    

Passarono anni un cui l'intensità della mia vita reale non mi lasciava tempo per fantasticare e ammetto, anche se oggi stenti a crederci, che la mia passione per la lettura restò come sospesa in un limbo... 

    

Finché tornò ad ardere tra i corridoi della mia biblioteca preferita 

 E fu proprio Harry Potter a ridare vita al mio fuoco interiore, non solo, ma fu da questa saga che presi ispirazione per strutturare quella di Armonia (un libro per ogni anno di scuola, i protagonisti che crescono assieme ai lettori e che devono affrontare sfide sempre più difficili e pericolose) ma anche in questo caso con meno morti e meno tragedie...

 Divorai i romanzi della Meyer assaporando i primi brividi dell'urban fantasy  che mi portarono dritta verso il mondo degli Shadowhunter della Clare.

 Ed eccomi qui con un abbonamento a Kindle Unlimited e un e-reader che sta per esplodere a continuare a leggere, leggere, leggere...

     

Non smettete mai di leggere!!

Claudia :)