Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

martedì 5 aprile 2022

Un Giorno ad Armonia - Carraro Alberto - Carraro Emma


 



Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo insieme ad Armonia,

leggiamo le storie di Aberto e di Emma.

(dalla classe 1^C, scuola Pilonato di Vo', PD)

(cliccate qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

 Carraro Alberto

UN GIORNO MOVIMENTATO



Un giorno il mio padrone Tom, un ragazzo del 5° anno, mi suonò la melodia di Beethoven; io dentro al mio uovo sentii delle vibrazioni e l'uovo si aprì.

Ero un Aquilupo, un animusi da combattimento.

Tom mi chiamo Spacca Pietra, perché quando ero felice e correvo andavo addosso alle pietre e le spaccavo senza farmi nulla.

Tom mi costruì un posto dove potevo dormire, ma io scappai e cominciai a girovagare.

Prima di tutto andai alla mensa dove, dopo aver aperto il frigo, mangiai un paio di cosce di pollo.

Dopo passai nella stalla, dove avevo voglia di riposare un po', ma le muccoche avevano paura di me e cominciarono a muggire.

Allora decisi di andare nella serra.

Quando entrai sentii dei rumori molto paurosi e una luce abbagliante mi accecò, svenni.

Mi svegliai nella stalla dentro una gabbia, perché il professore Filippo pensava che fossi randagio.

Il giorno dopo delle persone vennero a prendermi per portarmi allo zoo.

Avevo paura perché ero lontano da Tom e pensavo che lui si fosse dimenticato di me.

Allo zoo mi chiusero nella gabbia degli animusi.



Un giorno sentii delle voci familiari, Tom parlava con il suo migliore amico Jack e gli diceva che non mi trovava più, mi aveva cercato dappertutto, ma senza risultati.

Come sentii la sua voce iniziai a ruggire, così forte che tutti scapparono, tranne Tom che riconobbe la mia voce.

Con un salto scavalcò la recinzione, entrò nella gabbia e mi portò con sé.

Da quel giorno dormimmo sempre insieme nella sua stanza, vicini vicini.

 Carraro Emma

UNA NUOVA COMPAGNA



Un giorno nella scuola di Armonia arrivò una nuova ragazza.

Si chiamava Ludovica, aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri e indossava degli occhiali simili a quelli di Harry Potter.

Ludovica in quel momento stava sudando, le mani le scivolavano e le scendevano le gocce dalla fronte. Ad un certo punto arrivarono Giulia, Camilla e Pietro che le dissero:

- Ciao, abbiamo notato che sei nuova in questa scuola!

E lei con un tono molto basso rispose:

- Piacere, io sono Ludovica e come avete già detto sono nuova. Ho un po' di angoscia perché non riesco a farmi degli amici.

Giulia rispose: - Stai tranquilla, saremo noi i tuoi nuovi amici.

Ludovica fece un piccolo sorriso di sollievo e li salutò.

Andò dalla preside Orchestri che le disse: - Buongiorno Ludovica, io sono la preside Orchestri. Adesso ti daremo una camera dove dormire, mentre decidiamo quale assegnarti puoi fare un tour della scuola.

- Certo! Non vedo l’ora! Arrivederci! - esclamò Ludovica.

Ludovica uscì dall’ufficio della preside e corse a prendersi un uovo. Erano rimaste soltanto due uova e lei scelse quello giallo. Dopo la spiegazione di come veniva curato, Ludovica corse nella serra e suonò al suo uovo una melodia di Mozart. Quando smise di suonare arrivò Camilla che le disse: - Sei molto brava a suonare!

Ludovica rispose: - Grazie! Ma adesso devo andare a fare il giro della scuola - e si salutarono.

Ludovica andò a visitare prima la biblioteca, poi la Sala Comune e i bagni. Ad un certo punto la ragazza non sapeva più dove si trovava.

- Mi sono persa! - pensò tra sé e sé.

Corse da tutte le parti della scuola, andò dentro a delle camerate, ai bagni già visitati prima e lei anche se li aveva già visti non riusciva ad orientarsi.

Ludovica urlò: - Aiuto! - E si mise in un angolo della scuola mentre immaginava i suoi compagni che l’avrebbero presa in giro perché si era persa.

I professori sentirono l’urlo e corsero nella scuola, videro la ragazza e la portarono fuori all’aperto per calmarla. Le chiesero perché aveva urlato, e lei rispose: - Mi ero persa e non sapevo più che cosa fare.

I professori videro che era stanca e le diedero la sua camera. Ludovica era molto stanca, si gettò sul letto e si addormentò.

Il giorno dopo la ragazza si svegliò molto presto per suonare una melodia al suo uovo che, dopo un paio di minuti, si schiuse.

Era felicissima. Andò da Giulia e le chiese: - Che animusi è?

Giulia rispose: - È un topogallo.

La ragazza lo chiamò Amy. Ludovica corse fuori e urlò: - Si è schiuso il mio uovo!

E da quel giorno Ludovica era diventata la ragazza più felice del pianeta di Armonia.


Ringraziamo i ragazzi per averci raccontato le loro avventure ad Armonia. A presto con nuove storie!

Claudia :)

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