Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

venerdì 1 aprile 2022

Un Giorno ad Armonia - Bonato Gioia - Bylyku Kevin

  



Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo insieme ad Armonia,

leggiamo le storie di Gioia e Kevin.

(dalla classe 1^C, scuola Pilonato di Vo', PD)

(cliccate qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

Bonato Gioia

LA SCOMPARSA DI SOFÌ

Ciao!

Sono Gioia, una ragazza snella con la carnagione chiara e le guance rosate. I miei occhi sono marrone scuro e i capelli sono lunghi e castani con delle sfumature dorate. Sto frequentando il primo anno e voglio raccontarvi quest’avventura.

Un giorno io e Giulia, mentre ci trovavamo alla scuola di Armonia e stavamo suonando il flauto ai nostri animusi (Lola e Ciccio), sentimmo Camilla urlare disperata.

Andammo da lei, io le chiesi: “Perché urli così tanto?” Camilla rispose: “Sto urlando perché non trovo più il mio animusi, Sofì!”

Io e Giulia pensammo a dove potesse essere andato e poi ci venne in mente che poteva essere nella foresta perduta.

Andammo lì ma non lo trovammo. Camilla, disperata, si mise a piangere ma io e Giulia la tranquillizzammo e in quel momento arrivò anche Pietro con il suo canorso, Polpetta, che chiese: “Perché Camilla sta piangendo?” Risposi: “Perché non trova il suo gattufo!”

Allora con Pietro ci rimettemmo alla ricerca.

Dopo un po’ ci fermammo e ci sedemmo su di un tronco e lì ci addormentammo.

La mattina seguente sentimmo in lontananza, verso nord, il rumore di un ruscello e sperando di trovare il gattufo ci incamminammo da quella parte. Infatti con molta gioia era proprio lì, ma dall’altra sponda del ruscello! A Pietro venne l’idea di usare il tronco, sul quale ci eravamo addormentati, come ponte.

Uno a uno attraversammo il ruscello e riuscimmo a prendere il gattufo di Camilla.

Durante il ritorno, dopo più di tre ore di viaggio, ci accorgemmo di esserci persi ma grazie ai nostri animusi che ci indicarono la strada riuscimmo a tornare ad Armonia.

La mattina seguente Camilla, per ringraziarci, diede a ognuno di noi una barretta di cioccolato che mangiammo molto golosamente!

 Bylyku Kevin

IL LADRO DI ANIMUSI



Era una comune giornata ad Armonia e Kevin come tutti i giorni era in classe.

Era un ragazzo di media altezza, occhi marrone chiaro, capelli castani, molto vivace e rompiscatole, a volte permaloso.

La professoressa Severini stava facendo l’appello quando il professor Filippo entrò in classe e disse: - Mi scusi professoressa, le posso rubare Kevin, Camilla, Giulia e Pietro?

- Certo - rispose.

I quattro compagni si preoccuparono e facevano bene, perché il prof. Filippo stava per rivelare loro una cosa bruttissima.

- Miei cari studenti, in questa scuola c’è qualcuno che ruba le uova di animusi. Avete il compito di trovare chi le sta rubando!

In quel momento si sentirono una responsabilità enorme addosso.

- Per trovare il ladro vi diamo il permesso di suonare melodie proibite ai ragazzi del primo anno, ma ad una condizione: usatele solo per quando sarete in pericolo o quando incontrerete il ladro.

- Andiamo a prendere degli oggetti utili! - disse Kevin.

I ragazzi si diressero nelle camere a prendere torce, zaini, flauti e il proprio animusi.

L’uovo di Kevin non si era ancora schiuso così, per evitare che venisse rubato, lo nascose dentro lo zaino.

I quattro decisero di iniziare dai confini della scuola. Giulia trovò attaccato ad un albero un messaggio anonimo. Il messaggio diceva: “Nei luoghi oscuri mi troverai.”

- Sembra un indizio.

- Già, forse ci starà dicendo che è un’entità oscura.

- Si, può darsi, brava Giulia!

I ragazzi continuarono a cercare fino a quando non si sentì l’urlo di una ragazza che gridava: “Il mio animusi!!!”

- Forza, correte!

- Che cosa è successo?

- Qualcuno ha rubato il mio animusi!

- Com’era questo qualcuno?

- Era un’enorme figura nera. Ragazzi, dobbiamo trovare questa entità il più presto possibile.

- Dobbiamo cercare negli scantinati!

- Percheeè? Io ho paura!

- Beh, nella scuola ci sono i professori, quindi se fosse lì l’avrebbero trovato.

- Ok, allora dirigiamoci negli scantinati.

I quattro si diressero all’interno della scuola fino ad arrivare nella cantina.

Appena entrati si meravigliarono di quanto fosse enorme quel posto.

- Ma quanto è bello!

- Già, è stupendo.

- Dobbiamo dividerci: Giulia con me, Camilla con Pietro.

Quando si divisero andarono da due parti opposte.

Camilla e Pietro trovarono soltanto vecchi libri, cercarono di avanzare quando sentirono delle urla che sembravano quelle di Giulia. I due corsero nella direzione dell’urlo. Arrivati da Kevin, Camilla chiese: - Keviiinnnn! Dov’è Giulia?!

- Mi sono girato un secondo e non c’era più!

- Ragazzi, lo sentite?

- Cosa?

- Sì, lo sento anche io.

- Sembra una canzoncina…

- Si, ma molto inquietante.

- Forse Giulia è da quella parte, forza correte!

Arrivati nel posto, Kevin disse: - Prendete i flauti, non sappiamo cosa ci aspetterà.

- Finalmente siete arrivati, vi stavo aspettando!

- Chi diavolo sei?

- Io sono Raktiv, ladro di animusi.

-Ahahahah! E tu ti chiameresti così? Ahahahah! Non fai paura a nessuno!

- Ah sì? Sei sicuro?

- Oh mio Dio, ma sei gigantesco!

- Dove hai nascosto Giulia?

- Perché dovrei dirvelo? Muahahahah!

- Ragazzi, prendete le reti e le corde!

- Pensate davvero di legarmi?

- Sì, perché?

- Oh, calma, da dove l’hai tirato fuori quel flauto? Non dovresti avere il permesso di suonare melodie proibite.

- E chi te lo dice?

Kevin con un incantesimo immobilizzò Raktiv; lo legarono e lo portarono dalla preside.

- Da quanto tempo Raktiv!

- Aspetti, lei lo conosce?

Certo, eravamo compagni di classe proprio in questa scuola. Ora dimmi dove hai messo Giulia e tutti gli animusi!

- Sono tutti negli scantinati di casa.

- Prof. Filippo, può andare a prenderli?

- Certamente.

- In quanto a voi, vi nomino protettori di questa scuola.

- Aspetti, davvero?!

- Sì, avete dimostrato grande coraggio e di saper usare la testa. Ma… cos’è questo rumore?

- Sembra un uovo che si sta schiudendo!

- Il mio animusi, sìììì! È un aquilupo!!

- Congratulazioni Kevin, come lo chiamerai?

- Penso che lo chiamerò Wolfie.

- Giuliaaaaa! Finalmente!

- Raktiv, sconterai la pena, e sai come? Farai compagnia agli aquilupo nei monti!

- Nooooo, dagli acquilupo nooooo!

- Ahahahah - risero tutti.

Bravi ragazzi! Davvero due bei racconti, ben strutturati con un buon uso del dialogo, complimenti!

E voi, Cari Amici Lettori, non avete voglia di raccontarci la vostra giornata ad Armonia? Siete ancora in tempo!

A presto, Claudia :)

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