Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo insieme ad Armonia,
leggiamo le storie di Anastasia e Greta.
(dalla classe 1^C, scuola Pilonato di Vo', PD)
Porceddu Anastasia
UN MISTERO RIVELATO E RISOLTO
Era il primo giorno di scuola ad Armonia, ero emozionatissima ma non avevo paura di non farmi amici perché avevo scoperto di averne già due là: Camilla e Pietro. Il professor Filippo ci riunì tutti nell’atrio per il discorso di inizio anno, insieme alla professoressa Severini e alla preside Orchestri. Alla fine, la preside annunciò una misteriosa ma fantastica sorpresa: l’arrivo di una nuova compagna. Tutti ci precipitammo in giardino ad accoglierla ma ci dimenticammo un particolare: tutte le uova restarono in classe da sole. Sfortunatamente a nessuno venne in mente di loro. In tutto questo noi eravamo in cortile a parlare con la nuova compagna, Giada.
Dopo circa una mezzoretta tornammo in classe e buttammo subito l’occhio nell’angolo in cui c’erano le uova ma…
Camilla tuonò: “Oh no, tutti gli animusi sono spariti!”
“Anicosa!?” esclamò Giada”
“Sì”, risposi io, “sono due animali insieme, come il topogallo, l’apesciolina, l’aquilupo…”
Tutti ci disperammo e così iniziammo a cercarli per tutta la scuola. Arrivò l’ora di merenda; passata la porta verde ci ritrovammo direttamente in mensa: io, Giada, Camilla e Pietro ci sedemmo a un tavolo e cominciammo a parlare di questo mistero, ma senza arrivare ad una conclusione. Stufi ormai di stare seduti, domandammo ai professori se potevamo andare in giardino a prendere una boccata d’aria.
Dopo circa un quarto d’ora iniziarono le lezioni e di conseguenza tornammo in classe, ma passando davanti alla Sala Comune udimmo strani rumori di chiacchiere, così ci fermammo dietro la porta ad ascoltare i professori e la preside che discutevano. Ad un certo punto cominciarono a parlare di una minaccia alla scuola da parte di Gandalf, un mago che un tempo era stato un alunno proprio di questa scuola! Un giorno gli rubarono il suo amato aquilupo a cui era molto affezionato e da lì decise che da grande avrebbe rubato tutte le uova degli alunni e dei professori della scuola.
Eravamo sbalorditi ma non comunicammo subito ai professori che avevamo ascoltato la loro conversazione; prima indagammo un pochino su questa storia fino a che a Pietro non venne in mente un idea, così esclamò:
“Domani piazzeremo alcune telecamere e metteremo l’ultimo uovo in mezzo al corridoio, così potremmo vedere i suoi movimenti e cogliere Gandalf con le mani nel sacco! Che ne dite!?”
Io risposi: “Sì, è un piano fantastico!”
Giada aggiunse con voce squillante: “Se questo piano funziona potremmo salvare Armonia! Andiamo a dirlo ai prof.! Vediamo se sono d’accordo!”
Fortunatamente acconsentirono e a dirla tutta non me lo aspettavo. Il giorno seguente il piano fu messo in atto. Con un pizzico di Musicomagia il professor Filippo fece apparire alcune telecamere che successivamente vennero piazzate per sorvegliare qualunque cosa accadesse nella stanza.
In un secondo momento l’ultimo uovo fu messo al centro del corridoio e noi ce ne andammo, ognuno in una stanza, finché non diedi uno sguardo alla telecamera dal telefono e vidi Gandalf che rubava l’uovo; così in preda al panico suonai una cortissima melodia d’allarme e in un batter d’occhio il mago fu circondato da tutti, senza vie di scampo. La preside ci disse di tapparci le orecchie perché stava per suonare la melodia accattivante che serviva per ipnotizzare la gente e così fece e funzionò! Riuscì a incantare Gandalf e sotto incantesimo obbedì incredibilmente ai nostri ordini e ci restituì le uova. Rispedimmo il mago in un posto molto lontano, in modo da intrappolarlo, cancellandogli la memoria in modo tale da non ricordare più nulla.
Subito dopo il mio uovo si schiuse e uscì una piccola cucciola d’apesciolina che chiamai Becki. Tutto andò a buon fine e ci fu anche una bella festa con balli, tanto divertimento, ma soprattutto Armonia era finalmente libera, salva da tutto e da tutti.
Zavattiero Greta
UNA GIORNATA INDIMENTICABILE
Un giorno, alla scuola di Armonia, la prof.ssa Severini annunciò che stava per arrivare una nuova compagna.
Tutti ci preparammo immediatamente e ci riunimmo nell’atrio della scuola perché eravamo felici di conoscerla.
Entrò la ragazzina ed al primo impatto si presentava bene: aveva i capelli biondi raccolti in una bellissima coda di cavallo, gli occhi azzurro chiaro e indossava una gonna ed una maglietta a righe.
Quando entrò disse: - Buongiorno! – Aggiunse con voce squillante: - Mi chiamo Noemi e sono arrivata da poco.
Io, guardandomi attorno, mi accorsi subito che avevo dimenticato qualcosa, ma non mi venne in mente cosa.
Dopo un paio di minuti osservai Camilla, mi fece ricordare che avevo lasciato in camera il mio animusi, quindi corsi subito a prenderlo.
Guardai dappertutto ma niente, non lo trovai, allora andai dalla preside Orchestri e le dissi che era scomparso, così invitò tutte le classi a cercarlo.
Andammo nel lago, nella serra, al campo sportivo, ma nulla, non c’era traccia.
Al quel punto mi misi a piangere perché avevo perso la mia piccola apesciolina.
Ad un tratto venne la prof.ssa Severini ed esclamò con voce severa: - Se non lo troviamo te ne daremo un altro!
Ma io volevo il mio! Andai a vedere in giardino e notai qualcosa di strano: nella tenda della serra c’era un enorme buco. Corsi subito lì a vedere se lo trovavo.
Passarono ore e, dato che era quasi giunta sera, mi recai alla Sala Comune perché avevo molta fame.
Mangiammo una zuppa di fagioli e un po’ di insalata.
Finita la cena ci incamminammo tutti nelle nostre camerate; mi misi subito il pigiama e andai in bagno.
Tornai e mi infilai sotto le coperte e mi addormentai. Non feci sogni tranquilli, anzi pensai che magari il mio animusi lo avevano rubato oppure lo avevano fatto morire, o che si era perso per la foresta.
Alla mattina, appena suonata la sveglia, andai subito a fare colazione e incontrai la preside Orchestri che mi chiese: - Lo avete trovato?
- Purtroppo no - risposi io.
Dopo esserci riuniti tutti nell’atrio della scuola, il professor Filippo ci comunicò che erano cambiati gli orari e che quindi avremmo avuto pattinaggio; finito lezione andammo tutti nella Sala Comune a pranzare.
Dopo tornammo tutti in classe perché ci stava aspettando la prof.ssa Severini con la sua lezione di Musicomagia.
Finita l’ora, andai nella mia camera a prendere la sacca dell’uovo, anche se sapevo che non c’era, invece… mi accorsi che il mio animusi era tornato ed era dentro, che stava dormendo!
Allora corsi dalla prof. e le comunicai la bella notizia e fu così che decisi il nome da dare al mio animusi: Grety.
Camilla e Noemi corsero verso di me e mi abbracciarono perché erano felici che lo avessi trovato.
Da allora io e la mia piccola Grety rimanemmo per sempre insieme.
Ringraziamo queste ragazze per le loro belle storie e anche per aver dato spazio alle fantastiche apescioline, era ora che qualcuno lo facesse!
A presto, Claudia :)
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