Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

venerdì 8 aprile 2022

Un Giorno ad Armonia - Dal Santo Marco - Sarto Andrea

 

 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo insieme ad Armonia,

leggiamo le storie di Marco e Andrea.

(dalla classe 1^C, scuola Pilonato di Vo', PD)

(cliccate qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

 Dal Santo Marco

UNA GIORNATA DIFFICILE



Mi sveglio e vedo il mio uovo che si sta per schiudere, mi accorgo che sta per uscire un aquilupo. Vado subito dalla professoressa di botanica Verza Giorgia per chiederle delle spiegazioni, in quanto non si può avere un aquilupo al primo anno di scuola. Mi risponde che si sono confusi ma che non possono più farci nulla perché l’animusi ormai è affezionato a me.

Vado nella mia stanza ma tutti mi guardano con sospetto. Prendo il mio flauto e comincio a suonare. Il mio animusi finisce di mangiare e corro in classe giusto in tempo. Trovo la prof. Orchestri, sostituta del prof. Filippo, che chiede se tutti abbiamo un animusi; tutta la classe risponde di sì e andiamo a prenderlo. Io mi vergogno un sacco perché ho un aquilupo. Un mio compagno mi viene addosso perché è geloso. Io mi rialzo e, mentre sto camminando per uscire in giardino, tutti quelli del terzo anno mi prendono in giro.

Comincio a correre quando la prof Orchestri mi guarda stupita e mi chiede di parlare in privato. Io accetto. Mi chiede se l’ho rubato a uno studente del terzo anno o del quarto; ovviamente nego. Finita la lezione vado in mensa, ma il ragazzo che mi era venuto addosso mi spinge di nuovo e cado. Una volta rialzato mi prendo un vassoio e chiedo un pezzo di pizza, delle patatine e dell’acqua; mi siedo in un tavolo tutto solo, ma poco dopo una ragazza e un ragazzo del terzo anno mi chiedono se possono stare con me, io rispondo di sì.

- Come ti chiami?

- Mi chiamo Marco, voi?

- Io mi chiamo Elena e lui è Andrea.

Dopo pranzo mi chiedono se possono essere miei amici, io accetto e li invito a vederci più tardi. Mentre sto camminando vedo i miei nuovi amici a terra, col segno di un pugno su un occhio. Li alzo e corro per portarli in infermeria, poi vado nella stanza del prof. Filippo per prendere un flauto che, se suonato, trasforma le persone negli animusi più brutti del mondo.

Vado a vendicarmi del ragazzo che mi aveva spinto e fatto cadere. Lui diventa un Serpesce! Mi dirigo da quelli che hanno picchiato i miei unici amici, ma vedo uscire Elena che mi chiede di non usare il flauto perché se ne stavano andando. Accetto. Siamo tutti stanchissimi e visto che non abbiamo voglia di far lezione ci buttiamo a letto con i nostri animusi.

Sarto Andrea

UNA GIORNATA AD ARMONIA

Ciao a tutti, sono Andrea e mi sono appena scritto ad Armonia. Sono con i miei amici Massimo, Kevin e Alberto. Pronti per oltrepassare la porta verde che ci condurrà a scuola!

Ed eccoci qua!

La scuola è tutta strana per gli sport, gli animali e le classi. Come prima cosa, consegnano a tutti noi un uovo contenente un animusi: se il guscio è azzurro o verde è maschio, invece se il colore è rosa o giallo è femmina. I professori sono gentili; il prof Filippo Gentile insegna come curare gli animusi; la professoressa Diana Guerri insegna il pattinaggio. Il professore Gentile ci spiega che gli animusi sono tanti, ad esempio il “canorso” (cane + orso), l’“aquilupo” (aquila + lupo), l’“apesciolina” (ape + pesce).

Entriamo in camera e troviamo le divise della scuola.

Alle 7:00 inizia la prima lezione: è di ginnastica con la professoressa Diana Guerri e alle 7:30 facciamo colazione. Alle 8:00 è ora della cura degli animusi con il prof . Filippo Gentile. Dopo la sua lezione ce ne sono molte altre e alle 12:00 è ora di pranzo. Dalle 12:00 fino alle 14:00 abbiamo del tempo libero; finito il tempo libero, iniziano di nuovo le lezioni con il professore Gentile Filippo. Arrivate le 16:30 arriva la professoressa Guerri Diana e facciamo di nuovo ginnastica. Alle 19:00 ceniamo e alle 21:30 si spengono le luci della scuola: è ora di dormire. La mattina dopo, però, non trovo il mio animusi: è scomparso!!

È un “topogallo” e tengo molto a lui. Mi metto a cercarlo ovunque e alla fine lo trovo in un cespuglio non molto lontano dalla scuola. Mi ha fatto prendere un bello spavento!

Ringraziamo i ragazzi per aver partecipato al laboratorio e averci raccontato la loro storia, 

a presto, 

Claudia :)

Nessun commento:

Posta un commento