Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

mercoledì 12 aprile 2023

Un Giorno ad Armonia 2023 - scuola Chiossone, 1C gruppo IV

 


 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, eccoci di nuovo pronti per un viaggio ad Armonia, assieme ai ragazzi della 1C della scuola Chiossone di Arenzano (Genova).

Leggiamo i nuovi racconti nati dalla mente fantasiosa di: Maricone Francesco, Montano Diletta, Mondano Dorotea e Passaggio Anna.

Potete nel frttempo scaricare la raccolta dello scorso anno (qui il post per saperne di più)

(cliccate invece qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

Maricone Francesco

UN CASO DA RISOLVERE AD ARMONIA

Mi chiamo Temistocle, mi sono appena trasferito in questa città perché mio padre è sempre in viaggio per lavoro. Ho 13 anni e, finita la terza media, ho scelto di continuare gli studi al mitico liceo di Armonia, l'unico liceo dove avrei potuto continuare gli studi musicali con la mia arpa turca.

Arrivato il primo giorno di scuola ero molto nervoso perché non conoscevo nessuno. Sapevo che si trattava di una scuola particolare ma non sapevo cosa dovessi aspettarmi. Le stranezze incominciarono subito: il professore è arrivato a scuola con una cesta piena di uova, guardandoci tutti negli occhi ha detto: "Il primo giorno di scuola è per tutti un giorno emozionante e spaventoso , per questo consegno a ciascuno di voi una di queste uova. Quando si schiuderà avrete il vostro animusi, ogni giorno dovrete suonare al vostro uovo una canzone con il vostro strumento e vedrete che più gli suonerete più lui crescerà'

Accompagnati nelle nostre stanze, ci siamo sistemati, abbiamo conosciuto i nostri compagni e abbiamo iniziato ad occuparci delle nostre uova. Il mio compagno di stanza si chiama Erasmus, abbiamo subito fatto amicizia .

Passata una settimana il mio uovo si è schiuso…ecco Il Cavalletta !.... non una cavalletta ma un cavallo di medie dimensioni con zampe da cavalletta e una bombetta sulla testa.

A lezione il professor Heisenberg ci ha mostrato alcuni animusi i pericolosi, tra questi c'era il rinocerana, un rinoceronte verde che salta come una rana.

Il giorno dopo ho visto il professore correva urlando: "Il rinocerana è uscito dalla gabbia!!!!", inseguito dalla bestia saltellante. Stava scoppiando il pandemonio nella scuola.

Dopo tre giorni il rinocerana è saltellato via nella foresta. I professori si sono messi allora a indagare per trovare chi avesse liberato il rinocerana. Ho deciso di indagare anche io insieme al mio amico Erasmo, il clarinettista.

Abbiamo cominciato facendo domande alle persone più sospette, come il professor Heisenberg, responsabile delle stalle. Proprio lui ci ha consigliato di andare dalla gabbia dell'animale dove tutto è cominciato. Appena arrivati abbiamo trovato un capello biondo platino come quelli di Dario Miliar. Ci siamo subito diretti da lui, bussiamo alla porta della sua stanza: "Ehi, Dario, ti possiamo fare qualche domanda su quanto accaduto al rinocerana?"

"Si certo."

"Dove eri al momento dell'incidente?"

"Ero in cortile con Rosalba."

Andando da Rosalba per verificare l'alibi di Dario, ho chiesto ad Erasmus se anche a lui Dario sembrasse un po' sospetto. Erasmus mi stava per rispondere quando, voltandosi, gli è caduta dalla testa una parrucca che nascondeva una chioma biondo platino!

Erasmus, sentendosi scoperto, mi mette al tappeto con un pugno.

Quando mi sono svegliato e mi sono ritrovo nel bosco, legato, e di fronte a me c'era Erasmus con dietro il rinocerana!

"Attento Erasmus” ho gridato, ma lui mi ha risposto: "Con chi pensi di parlare, chi pensi di avere davanti a te? Non sono in pericolo Temistocle, io sono il pericolo, ho aperto io la gabbia!!"

"Ma perché lo hai fatto?" ho chiesto, incredulo.

"Il rinocerana era il mio animale!! I professori lo hanno messo in gabbia considerandolo pericoloso, ma io gli voglio bene e non posso vederlo imprigionato”.

Non so che intenzioni avesse Erasmus, sono sicuro che non mi avrebbe fatto del male, ma non lo saprò mai il motivo nel frattempo il Cavalletta, che non mi perdeva mai di vista, aveva avvertito i professori che sono arrivati e hanno messo al sicuro il rinocerana e il suo giovane padrone.

Direi che questi primi giorni di scuola non potevano essere più avventurosi di così, non oso immaginare quante altre peculiari giornate attenderanno me e il mitico Cavalletta in questo primo anno di liceo.

Montano Diletta

UN NUOVO AMICO

Quando sono arrivata ad Armonia non mi sembrava vero che esistesse un posto del genere.

"DILETTA !" mi chiamò la mia amica Giulia "Sono ore che ti chiamo. Ti sei dimenticata di darmi una mano con gli animusi, ora Filippo è arrabbiato con te."

"Scusami tanto Giulia, me ne ero completamente dimenticata " dissi "Scendo subito così forse riuscirò a farmi perdonare da Filippo".

Scendendo le scale sentii un miagolio provenire da sotto le scale. "Prima però dobbiamo andare a chiamare Camilla e Pietro " mi disse Giulia.

"Perché dove sono?"

"Sono ad aiutare Giorgio con le rose del prato."

"E perché?"

"Qualcuno o qualcosa lo ha distrutto ieri sera lo avresti già saputo se non fossi stata a dormire" mi disse Giulia .

Quando arrivammo da Camilla, Pietro e dal professore Giorgio vidi come era conciato il prato.

"Chi può fare una cosa così terribile?" chiese Camilla a Giorgio.

"Chiunque sia stato odia i fiori" scherzò Pietro.

Sentendo questo Camilla lo guardo malissimo e gli diede un colpo al braccio.

"Non è divertente Pietro, è una cosa seria" gli dissi.

"Non dovrebbe aver lasciato delle tracce da qualche parte? Un'impronta, una piuma, una squama, del pelo o un segno di artigli?" chiesi a Giorgio.

"Il vandalo non ha lasciato tracce, ha solo schiacciato questi bellissimi fiori" disse arrabbiata Camilla.

"Scusateci ma abbiamo lezione con il prof Gentile" disse Giulia e ci portò via tutti.

Quando arrivammo lo studio di Filippo era un totale disordine: libri da tutte le parti, fogli lanciati, boccette di inchiostro rovesciate sui tavoli .

"Ma che diavolo è successo qui!?" Sentimmo una voce da dietro le nostre spalle, era Filippo che ci guardava con faccia incredula. "Voi" ci disse guardandoci "guardate se gli animusi stanno bene."

In effetti gli animusi erano molto agitati infatti quando mi avvicinai al canorso di Filippo cercò di mordermi.

"Prima il prato poi le stalle e l'ufficio di Filippo non può essere stata una persona" dissi.

"Cosa intendi dire Diletta?" mi chiese Pietro

"Che può essere stato un animusi che non conosciamo" risposi decisa poi notai degli artigli di felino sul muro. "Questi segni sono troppo grandi per un gattufo."

"Questo vuol dire che c'è qualcosa di davvero enorme qui ad Armonia."

"AHHH!"

Sentimmo un urlo proveniente dal Lago Sussurrante.

Ci precipitammo sul luogo dell'accaduto lì c'era la professoressa Diana, era bianca come un lenzuolo e indicava qualcosa davanti a noi. Aveva le ali ed era totalmente nero con gli occhi verdi e ci guardava disorientato e impaurito.

"Che cosa diavolo è quello?!" chiese Pietro tremante a Filippo.

"È un pantestrello. Metà pipistrello e pantera di solito hanno le ali e sono neri con gli occhi verdi. Di solito stanno in branco e non si avvicinano così tanto alla scuola."

"Wow ma è meraviglioso" dissi alla vista di quella creatura.

"Ma se vuole ci può mangiare tutti senza problemi" mi disse Pietro stupito della mia reazione alla vista di quell'animale.

"Mantenete la calma i pantestrelli sono animusi a cui dà molto fastidio il rumore, dobbiamo fare in modo che si fidi di noi."

"E come?" chiesi.

"Dimostrandogli che non siamo una minaccia" mi rispose Filippo."

Giulia, Pietro andate a prendere Furia."

"E perché?"

"Gli aquilupo hanno molta forza mentale e così Furia potrebbe far capire al pantestrello che noi non siamo una minaccia."

"Ok andiamo Pietro" disse Giulia. "Tu Camilla vai a prendere dei fiori, mentre tu Diletta vai a prendere del pesce."

"Ok andiamo" mi disse Camilla.

Quando tornammo con un mazzo di fiori e un pesce fresco vedemmo Furia che cercava di fare amicizia con il pantestrello. Vedendoci con i fiori e il pesce si fece portare da Furia ai confini del bosco poi se ne andò salutando Furia con una zampata affettuosa.

"Lo rivedremo?" chiesi a Filippo.

"Certo che lo rivedremo anche perché quando un aquilupo e un pantestrello s'incontrano poi diventano inseparabili" mi rispose sorridente.

Qualche tempo dopo io e il pantestrello stringemmo una grande amicizia e poco a poco divenne il mio animusi lo chiamai Buio e da quel momento niente e nessuno poté separarci.

Mondano Dorotea

FILIPPO E L’INCONTRO CON LA FAMIGLIA DI FURIA

Era un giorno di primavera ad Armonia e Giulia, Camilla e Pietro stavano aiutando Filippo alle stalle quando, a un certo punto, Filippo entrò nel recinto di Furia e lo trovò vuoto. Allora Filippo si chiese come mai Furia non fosse nel suo recinto visto che non lo lasciava quasi mai: “Furia potrebbe essere stato spaventato da qualche animusi selvatico, o potrebbe essere andato a cacciare.” pensò tra sé. Poi chiese ai tre ragazzi cosa ne pensassero loro.

Giulia chiese: “Ad Armonia ci sono altri Aquilupo?”

Filippo le rispose: “Sì c'è un piccolo branco sulle montagne. Ma perché me lo chiedi?”

“Perché può darsi che Furia sia andato lì !” rispose Giulia.

Allora Filippo cominciò a mettersi in cammino verso le montagne con il pensiero del perché Furia potesse essere andato sulle montagne con degli altri Aquilupo, forse era la sua famiglia? O dei cari amici o parenti stretti? Non lo sapeva con certezza ma il pensiero che lo affliggeva di più era che se Furia fosse stato aggredito da quel gruppo selvatico e adesso fosse ferito e spaventato senza di lui. Poi gli tornò in mente la scuola di Armonia e cominciò a rimuginare a chi avesse preso il suo posto alle stalle poi pensò che Giulia, Camilla e Pietro se ne sarebbero presi cura di tutti gli animusi delle stalle quel pensiero gli fece abbozzare un sorriso e continuò il suo cammino.

Dopo molti giorni riuscì a raggiungere la vetta della montagna ma al suo arrivo fu accolto da un gruppo di Aquilupo infuriati che cominciarono a ringhiare contro di lui. In quel momento si alzò un nuvolone di polvere e da lì spunto il muso di Furia che si schierò dalla parte di Filippo. Appena atterrato il gruppo di Aquilupo indietreggiò scoraggiato.

“Forse hanno paura di fare del male a Furia.” pensò Filippo incuriosito. Infatti Furia cominciò a ululare tristemente agli altri Aquilupo, Filippo pensò ed ebbe ragione a pensare che erano la sua famiglia, Furia era riuscito a convincerli perché cominciarono a annusarlo. Tutti quei musi freddi e umidi facevano solletico a Filippo.

Per scusarsi gli Aquilupo accompagnarono alle stalle Filippo e appena atterrati nel recinto Giulia chiese: “Dove hai trovato tutti questi Aquilupo?”

“È una lunga storia.” rispose Filippo felice.

Passaggio Anna

LA SCOMPARSA DI RUDY

Giulia è una ragazza con occhi verdi, acquisiti da suo nonna Gemma, moglie del famoso Rodolfo Accordi, da cui aveva ereditato la determinazione. Si trovava nella sua casetta ad Armonia, la scuola di Musicomagia.

Si era addormentata e stava sognando la sua cattura su Alfa Uno, in cui incontrò il sosia del suo fidanzato Pietro, Alec, che è un Tecno, con cui dapprima erano nemici poi, stretta un'alleanza diventarono amici.

Poi si svegliò accorgendosi che Rudy, suo figlio, era sparito. Rudy ha occhi verdi, determinati come Giulia, e capelli neri come suo padre Pietro.

Allora scattò in piedi e corse da Pietro che è un ragazzo con occhi neri dolci e profondi e i capelli anch’essi neri e ispidi. Quando arrivò alle stalle dove stava lavorando Pietro era quasi senza fiato. Giulia gli disse: - Pietro, Rudy è sparito, dobbiamo trovarlo subito!

Pietro le disse: - Stai calma, lo troveremo, andiamo a cercarlo nella grotta dei serpesci.

Si incamminarono verso la spiaggia. Arrivati alla spiaggia chiamarono Persi e Drago, i loro serpesci, e andarono nella grotta. Quando arrivarono però non trovarono Rudy.

Rudy in realtà era stato nella grotta, ma, quando Giulia era andata a chiamare Pietro era tornato a casa perché aveva fame, ma non trovando la mamma a casa era andato a casa di Diana, la mamma della sua amica Lili.

Pietro e Giulia, non trovando Rudy nella grotta andarono a casa per cercarlo lì, ma non trovandolo andarono a casa di Diana. Quando arrivarono a casa di Diana e videro Rudy giocare in cortile con Lili, emisero un sospiro di sollievo.

Poi Giulia si avvicinò a Diana e le disse - Hai superato la paura di Rudy da Umanimusi!

Infatti Diana aveva paura per Lili di Rudy quando si trasformava in Umanimusi, cioè metà umano metà animusi. Dopo essersi rilassati, Giulia e Pietro andarono a giocare con Rudy.

Ringraziamo i ragazzi per queste storie, si vede che si sono appassionati alla Saga! Ne sono molto felice :)
A presto con nuove storie da Armonia!
Claudia 

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