Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

martedì 4 aprile 2023

Un Giorno ad Armonia 2023 - scuola Chiossone - 1C gruppo II

 


 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, eccoci di nuovo pronti per un viaggio ad Armonia, questa volta assieme ai ragazzi della 1C della scuola Chiossone di Arenzano (Genova).

Leggiamo insieme i nuovi racconti nati dalla mente fantasiosa di: Cerro Damiano, Firpo Eleonora, Gaggero Alessa e Grillo Emilia.

Potete nel frattempo scaricare la raccolta dello scorso anno (qui il post per saperne di più)

(cliccate invece qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

 Cerro Damiano

GIGIO

Sono Alessandro, mi trovo davanti alla porta verde e sto per entrare a visitare l'Istituto Agrario ad indirizzo musicale di Armonia.

La scorsa settimana a scuola c'è stata un'attività di orientamento per la scelta della scuola superiore. A me non piace particolarmente studiare e quindi non ho proprio idea di quale scuola frequentare il prossimo anno.

Sono venuti da noi insegnanti e alunni delle superiori ma tre in particolare mi sono sembrati simpatici e molto entusiasti della scuola in cui si trovano, fanno proprio venire voglia di andare lì con loro! Si chiamano Giulia, Pietro e Camilla. Sono venuti insieme alla loro preside che si chiama Orchestri ... che strano cognome...

"Vieni con noi - mi dicono - sai che nella nostra scuola si può suonare il flauto o cantare?"

"Cantare non mi dispiace” - rispondo. Mia mamma mi dice sempre che sono molto intonato. Quando vado dai nonni mi piace vederli mentre curano l'orto, strappano le erbacce, innaffiano, raccolgono pomodori, patate... certo che un lavoro a contatto con la natura non sarebbe male, la vita di città non mi attira per niente.

"Ma allora la nostra è proprio la scuola che fa per te!" rispondono in coro.

Essendo interessato, ho seguito la preside e i tre ragazzi in un'altra aula: mi hanno suonato una melodia con i loro flauti e io l'ho ripetuta cantando. Poi mi hanno proposto di andare a visitare la loro scuola ed infatti eccomi qui alla fattoria Muse.

Saluto i miei genitori e varco la porta: al passaggio avverto una strana sensazione. Il luogo è bellissimo: un prato di un verde molto intenso, un lago stupendo. Poi ci mostrano la biblioteca e la Sala Comune. Le attività pratiche sono tante: si coltiva, si allevano animali. I miei non mi hanno mai voluto prendere un cane, quindi l'idea di poter vivere accanto agli animali mi attira molto. Ho deciso, voglio iscrivermi qui. Lo dirò subito ai miei all'uscita.



È il 15 settembre, finalmente inizio il mio anno scolastico alla scuola di Musicomagia. E subito scopro una cosa bellissima: un simpatico professore di nome Filippo mi consegna un uovo. "Alessandro, vieni, questo è il tuo". Mi spiega che da lì uscirà l'animale che vivrà con me, un animusi che si nutre di musica. "Sai, un tempo solo suonando il flauto si poteva nutrirli, ma alcuni nuovi animusi si cibano di melodie cantate". Allora provo a cantare e l'uovo inizia a vibrare, che impressione, sembra che mi abbia sentito.

Alla sera, stanchissimo per la giornata trascorsa, che mi è parsa lunghissima, decido di andare a dormire. In camera con me c'è un simpatico ragazzo che si chiama Tommaso, credo diventeremo grandi amici. Domani dobbiamo andare da Giulia e Pietro, loro sono ormai esperti e ci spiegheranno come accudire gli animusi quando nasceranno.

Proprio durante la lezione, mentre sto cantando una nuova melodia, vedo che il mio uovo ha una venatura. Sta nascendo! Pietro mi dice che devo continuare a cantare per aiutarlo ad uscire e vedo sbucare uno strano esserino: è un elevallo (in parte elefante in parte cavallo) piccolo piccolo. Decido di chiamarlo Gigio. Seguo tutte le lezioni della giornata e poi rientro nella mia stanza.

La mattina dopo, con entusiasmo, mi avvicino alla scatola dove avevo lasciato il mio elevallo quando si era addormentato la sera prima. "Ma dov'è? È sparito! Nooooo" Dove sarà finito? Inizio a cercarlo ma nella stanza non c'è e neanche fuori. Chiamo tutti per aiutarmi e setacciamo tutta la scuola, ma nessuna traccia...

Dobbiamo trovarlo velocemente, deve nutrirsi del mio canto altrimenti morirà! Troviamo un foglietto con un messaggio: "Ho preso io il tuo Gigio, se vuoi salvarlo devi raggiungere le rive del lago".

"È pericoloso" mi dicono i miei amici, “c'è il Serpesce.”

"Non importa, vado, devo assolutamente recuperare Gigio".

Corro verso il lago e dalle acque esce fuori il Serpesce minaccioso. Ha in bocca Gigio, devo trovare il modo di salvarlo. Mi tuffo nel lago e nuoto verso l'animale mentre gli altri mi urlano: “Torna indietro, è troppo pericoloso!” Pietro si tuffa dietro di me per venirmi ad aiutare e all'improvviso mi viene un'idea: cantare.

Intono la melodia che aveva fatto vibrare l'uovo e il Serpesce sembra improvvisamente calmarsi. Lascia Gigio nell'acqua e si inabissa. Corro verso il mio animusi e lo riporto a riva. Ma cos'è successo, chi lo ha portato nel lago? Mi rendo conto che Tommaso è sparito nelle ultime ore, non si trova più da nessuna parte. Ma qualcuno lo aveva visto mentre portava Gigio verso il lago. Era stato lui, era invidioso perché avrebbe voluto un elevallo mentre a lui era nato un gattufo. Sperava che il Serpesce mi eliminasse per appropriarsene.

"Peccato – penso – sembrava simpatico, credevo fosse un amico... "

Pietro ed io torniamo nelle nostre stanze per lavarci e scaldarci. Che avventura, ancora mi tremano le gambe. I compagni mi dicono che Tommaso ancora non si trova, se ricomparirà sarà punito con l'espulsione dalla scuola.

 Eleonora Firpo

UN INCONTRO SPECIALE

A metà Gennaio andai una settimana in montagna con la mia famiglia. Una volta arrivati a Courmayeur, papà ci disse che quando era piccolo andava in vacanza in quel luogo con i nonni. Andammo subito all'hotel, dove una gentilissima signora ci diede le chiavi e ci aiutò con le valigie. Papà ci disse che potevamo andare a giocare sulla neve nel parco dell'hotel, così io e mio fratello uscimmo. Mentre mio fratello giocava sull'altalena, io vidi una strana volpe con un muso particolare e decisi di seguirla nel bosco e dopo un po' di cammino si fermò davanti a un portale enorme di colore verde. Decisi di tornare indietro e portai papà e mamma a vedere la mia scoperta e a quel punto la mamma mi disse che eravamo andati in quel luogo proprio per quella strana porta nel bosco, avevo già scoperto il loro segreto.

Quello era un portale per entrare al liceo di musico-magia “Armonia”. Mi raccontò che la volpe che mi aveva guidato fino a lì, era in realtà un animusi, un animale formato da due animali, e più precisamente era un Asivolpe. Io avevo visto solo il corpo della volpe da dietro ma non mi ero accorta che il muso era quello di un asino. Visto che non sapevo ancora quale liceo fare, mi feci spiegare che tipo di scuola fosse e pensai che sarebbe stato il liceo perfetto per me, ero solo preoccupata per la distanza da casa nostra. Lo dissi alla mamma e a papà e loro mi dissero che avrei potuto farlo tranquillamente perché oltrepassato il portale si andava a finire su un altro pianeta.

Il giorno dopo insistetti per andare a fare l’iscrizione, oltrepassato il portale c'era un mondo fantastico, c'erano degli esseri strani… gli animusi, quelli di cui mi aveva parlato la mamma. Andammo dalla preside Orchestri appena ci vide andò ad abbracciare papà e gli chiese cosa ci facessimo lì, papà le spiegò quello che era successo e le disse che io avrei voluto iscrivermi ad Armonia. Lei ci diede il foglio di iscrizione e mi fece andare in una classe. Entrata mi presentai dicendo: “Mi chiamo Eleonora, ho quindici anni e ho scelto di fare questo liceo”.

Rimasi in quella scuola meravigliosa per una settimana, decidendo di passare le mie vacanze ad Armonia per abituarmi all’idea, mi piaceva stare lì, feci amicizia subito con due miei compagni che divennero subito i miei migliori amici: Lorenzo e Chiara. Lorenzo era molto simpatico e scherzoso, aveva i capelli marroni e gli occhi color nocciola, mentre Chiara aveva i capelli castano scuro lisci e lunghi ed era molto solare. C’era anche un certo Alessio, aveva gli occhi marroncini quasi verdi e i capelli scuri, era proprio un bel ragazzo.

Finita la settimana tornammo a casa e aspettai settembre per l’entrata nella scuola, ero felicissima. Iniziò finalmente la scuola e io mi trovai benissimo con tutti i miei nuovi amici e soprattutto con Alessio. La preside Orchestri ci consegnò delle uova e ci disse che per farle schiudere bisognava suonare una melodia e noi iniziammo a farlo; io avrei voluto un Maianatra cioè un maialino mischiato ad un'anatra, mentre Alessio avrebbe desiderato una Scimmirana cioè una scimmia mischiata ad una rana. Provammo a suonare una melodia e lentamente le uova si schiusero e ne uscirono proprio un Maianatra e un Simmirana, eravamo felicissimi.

Verso marzo Chiara mi riferì che Alessio aveva una cotta per me, io non ci potevo credere, era il momento perfetto per dirgli anch’io cosa provavo. Dopo tre settimane decisi di dichiararmi, andai da lui e prima che lo salutassi, prese la parola e mi disse che gli piacevo molto e io imbarazzata gli dissi che provavo la stessa sensazione e decidemmo di metterci insieme.

La scuola era finita io e la mia famiglia andammo a trovare i nonni in campagna, con noi venne anche Alessio, i nonni furono molto felici di vederci. Decidemmo di preparare un pic nic su un prato pieno di fiori, io e mamma organizzammo tutto e poi ci raggiunsero papà, mio fratello e Alessio, fu una giornata meravigliosa…

…io e Alessio finimmo il liceo, andammo all’università e non ci lasciammo mai più, il nostro Amore era troppo potente e bello, nessuno sarebbe mai riuscito a separarci…

 Gaggero Alessia

IL MISTERO DI ARMONIA

Eccomi arrivata a settembre, il mese più brutto dell’anno perché ricomincia la scuola.

Comunque, io mi chiamo Jessica ho quindici anni, gli occhi azzurri, i capelli biondi, lunghi e lisci e sono abbastanza alta e magra.

Adoro suonare e ascoltare la musica.

Oggi devo andare all’Open Day per vedere quale liceo scegliere.

Appena arrivata sono subito andata a vedere i licei di musica e uno in particolare mi ha colpito… Si chiama Armonia. Ho deciso mi voglio iscrivere ad Armonia.

Mentre stavo compilando i moduli mi sono imbattuta nella preside Orchestri, che mi ha detto di aver fatto un’ottima scelta e che mi sarei divertita molto.

Il giorno dopo, arrivata ad Armonia, i professori ci hanno fatto entrare in una stanza un po’ strana, una volta usciti siamo arrivati in un altro mondo!!

Tutto era strano, ma soprattutto era magico!!!!

All’inizio non capivo niente, poi i professori e la preside ci hanno spiegato che Armonia era una scuola di magia ed era in un altro pianeta, infatti la stanza in cui eravamo entrati era un portale.

In classe ho fatto amicizia con un ragazzo e una ragazza di nome Christian ed Eleonora. Hanno entrambi quindici anni: Christian ha il ciuffo castano chiaro, alto e magro, mentre Eleonora ha lunghi ricci capelli rossi, è poco più bassa di me e magra.

Io ed Ele eravamo in stanza insieme al terzo piano mentre Cry è nel secondo piano; perché le stanze delle ragazze sono al terzo piano mentre quelle dei maschi al secondo.

All’inizio con Christian non andavo molto d'accordo, poi abbiamo iniziato a stringere i rapporti ed è andata meglio, comunque devo dire che è carino…

Oggi, a lezione, la preside è venuta a chiedere chi volesse iscriversi a Tornado; ero molto curiosa e mi sono proposta ma la preside mi ha risposto che era solo per ragazzi e secondo me questo non era giusto.

Allora ho proposto a Cry di iscriversi, ma aveva paura, quindi gli ho detto che avrebbe potuto almeno provare e se non gli fosse piaciuto avrebbe fatto qualcos'altro.

Cry ha accettato e quando è tornato dal primo allenamento era esausto e ha detto che era bello ma non era il suo forte.

Ho chiesto a Christian se il corso extra che frequenta è in orario diverso da quello di Tornado; lui ha detto che finiva alle 16 mentre Tornado inizia alle 16:50.

Allora ho detto a Cry se avesse potuto iscriversi a Tornado perché era mia intenzione giocare, senza che sapessero che ero una femmina.

Il giorno dopo sono andata ad allenarmi e mi hanno preso in squadra; dopo un po’ di tempo, però, sono stata scoperta e tutti si sono arrabbiati soprattutto Gabriele che è il capo della squadra di Tornado.

La preside era furiosa e ha deciso di sospendermi dalla squadra finché non fosse stato deciso cosa fare con me: sospendermi, lasciarmi continuare o espellermi per non aver seguito le regole.

Alla sera Cry mi ha bussato alla finestra e accanto a lui c’era Gabri con un mazzo di girasoli, i miei fiori preferiti.

Si voleva scusare per essersi arrabbiato con me stamattina.

Io ho accettato le sue scuse e lui mi ha abbracciato, facendo ingelosire Chiara che era la sua fidanzata.

Ma lei non ne aveva motivo.

La preside ha deciso di farmi rimanere e cambiando le regole della scuola decidendo che da quel momento avrebbero potuto giocare anche le ragazze. Ero felicissima: non mi sarei più dovuta nascondere dietro l’identità di Cry.

Successivamente molte ragazze sono entrate a Tornado, così tante che si è fatta una squadra femminile ma io sono rimasta in quella mista.

Oggi c’è stata la caccia alle uova degli animusi.

Appena ho trovato il mio ero felicissima e curiosa di quale bizzarro animaletto che avrei accudito.

La mattina dopo, appena svegliata, ho visto il mio uovo che ha iniziato a schiudersi: che bello era una tarpapera.

"Ma come la chiamo? Milly? Jenny? Mmmm vediamo… Ah c’è l’ho, la chiamerò Gina!!!!" Tutti hanno detto che è un nome un po’ strano.

Anche a Cry, Ele e Gabri si è schiuso l’uovo: a Cry è uscito un lufo di nome Nico, a Ele un maianatra di nome Kim e a Gabri un canestrello di nome Sophie, mentre alla “simpatica” Chiara è uscito un picciocane e lo ha chiamato Fabrizio…

Oggi io, Cry e Gabri siamo andati in uno stagno che non avevamo mai visto e credo che fosse proibito avvicinarsi, Ele non è venuta perchè voleva stare con Kim.

A un certo punto, mentre suonavo il flauto è uscito dall’acqua un pegapesce (Pegaso+pesce) e Gabri si è spaventato così tanto che è svenuto.

Io e Cry lo abbiamo portato in infermeria per fortuna non era niente di grave ma la preside ci ha messo in punizione e mi ha sospeso da Tornado per qualche giorno.

Gabri ha ripreso conoscenza e tutto è tornato come prima.

La preside ci ha severamente vietato di andare allo stagno, ma io che sono testarda ci sono andata di nuovo e il pegapesce mi ha detto che mia nonna era la sua padrona ma mia nonna non l’ho mai conosciuta perché è morta prima che io nascessi.

Ma se non ricordo male quando il padrone muore, muore anche il suo animusi; quindi voleva dire che mia nonna era ancora viva!!!!

Mi sono messa ad indagare fin quando non mi hanno rapita, era mia nonna… Mi ha detto che non dovevo dirlo a nessuno perché voleva fare una sorpresa alla mia famiglia e alla scuola perché era una professoressa.

Quindi dopo una settimana di lavoro per la festa, la nonna è riuscita a tornare nella nostra famiglia e ad insegnare alla scuola di Armonia.  

 Emma Grillo

GIULIA E CICCIO

Era una giornata tranquilla ad Armonia… mi trovavo sul prato insieme a Camilla e stavamo chiacchierando ma dovevo andare, ero stata convocata per una partita a Tornado; Ciccio lo avrei lasciato a lei, era la mia migliore amica e mi sarei fidata.

Prima di andare però mi sono raccomandata e le ho chiesto di stare molto attenta, di non perderlo di vista neanche per pochi secondi, perché gli animusi come Ciccio hanno una particolarità: se si spaventano cambiano il colore della loro pelliccia e questa era una cosa mi preoccupava molto: “Stai attenta Camilla se scopro che Ciccio si sarà spaventato, me la prenderò con te!”

Camilla e Ciccio avevano deciso di andare a fare una passeggiata, mentre camminavano sentirono una suoneria, era Pietro che aveva bisogno di aiuto, per una ricerca, che avrebbe dovuto consegnare il giorno dopo, non solo doveva ancora cominciare, ma aveva anche fretta, perché avrebbe voluto, a tutti i costi, vedere la mia partita.

Camilla iniziò a correre e Ciccio la seguì molto spaventato da tutta questa fretta, improvvisamente sulla sua morbida pelliccia cominciarono a uscire delle strane macchie, Camilla era in panico, non sapeva cosa fare, una volta arrivati da Pietro vide che Ciccio era diventato tutto viola a pallini gialli, disperati corsero in biblioteca a cercare una soluzione.

Una volta trovato il volume delle “Allergie degli animusi”, si resero conto che per far sparire il nuovo colore sarebbe servita la carezza di una persona che lo amava infinitamente, a quel punto Camilla e Pietro, si travestirono come due sconosciuti e corsero al campo di Tornado; entrarono, facendo finta di essere dei tifosi, e iniziarono a far accarezzare questo strano animusi a tutti i giocatori e agli allenatori, dicendo che avrebbe portato fortuna alla squadra. Uscita dagli spogliatoi arrivai e vidi quelle due strane persone in campo: “Cosa cosa stanno facendo quei due?” poi intravidi quello strano animusi viola a pallini gialli e andai subito ad accarezzarlo, era bellissimo e morbidissimo, assomigliava al mio Ciccio.

La partita iniziò, Ciccio fortunatamente dopo il mio tocco ritornò rosa, io non mi accorsi di nulla, i miei amici a fine partita me lo restituirono e io fui molto felice di vedere che il mio animusi fosse tutto intero.

Dopo un po' di giorni mentre io e Ciccio stavamo giocando, mi sono accorta che sul pancino aveva un pelo viola e sulla testa ne aveva uno giallo e da lì capii che Camilla e Pietro l’avevano fatta grossa, ma non mi arrabbiai perché dopotutto Ciccio stava benissimo e loro erano comunque i miei migliori amici.

Grazie per questi bei racconti, molto simpatici e sostanziosi!

A presto con nuove storie

Claudia

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