Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

lunedì 17 aprile 2023

Un Giorno ad Armonia 2023 - Scuola Scafidi - 1A gruppo I

 


 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, viaggio ad Armonia, questa volta assieme ai ragazzi della 1A della scuola Scafidi di Busalla (Genova).

Leggiamo insieme i nuovi racconti nati dalla mente fantasiosa di: Aguirre Bianca, Benedetti Alberto, Bondanza Eleonora e Guido Tommaso.

Potete nel frattempo scaricare la raccolta dello scorso anno (qui il post per saperne di più)

(cliccate invece qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

 Aguirre Bianca Belen

Sarà una mattinata magica!

Era il mio primo giorno ad Armonia ero emozionata ma anche agitata.

Mi sedetti, improvvisamente tremò tutto, pensai che fosse un terremoto, una scossa, ma non lo era, era la prof di musica che suonava il suo flauto "CHE INFARTO!"

"Buon giorno ragazzi" disse con voce allegra

"Oggi impareremo a suonare il flauto" comunicò a tutta la classe con aria estasiata.

Così tirai fuori il mio bel flauto di legno pregiato e cominciai a suonare il pezzo composto da lei, improvvisamente tutte gli oggetti presenti nella stanza si mossero "Pazzesco" pensai.

“Mi sta cominciando a piacere questa scuola.”

Iniziò la seconda ora, matematica con frazioni e espressioni, ad essere sinceri non vado d'accordo con la matematica, è una materia che non mi piace, per fortuna l'ora passò velocemente. Arrivò la terza ora, tragedia, Teoria, la materia che proprio non sopporto.

Alla quarta ora "Evviva!" vidi arrivare delle uova con colori vivaci e fluorescenti, a che cosa servivano? Mi domandai più e più volte ma senza risposte.

"Buon pomeriggio ragazzi " disse una voce cordiale. "Oggi prenderete una tra queste uova e la accudirete per tre settimane" comunicò.

"Finalmente qualcosa di divertente!" dissi tra me e me.

Scesi nel cortile della scuola a scegliere il mio uovo, lo scelsi con cura, cercando i colori che mi piacevano di più: verde, arancione, giallo e infine viola.

Subito dopo aver scelto l'uovo suonò la campanella quindi significava che… le lezioni erano finite, FELICITÀ!

Ero sopravvissuta al primo giorno di scuola.

Tutti andammo nelle nostre camere a dormire, posizionai il mio uovo accanto a me per non rischiare di perderlo, con una coperta pelosa e calda lo coprii per non farlo morire di freddo.

Posso dire che come primo giorno non è andata poi così tanto male, mi troverò bene qui.

 Benedetti Alberto

CICCIO L'ANIMUSO CONFUSO

Una mattina, era molto presto e ad Armonia c’era ancora la luna, Ciccio l'animusi si stava cibando della musica che Giulia gli suonava per fare colazione, quando sentì uno strano rumore. Andò sul terrazzo e di sotto vide una strana creatura: aveva testa e zampe da lupo, il corpo da uomo e la coda. Ciccio avvertì Giulia con un urlo acuto, allora lei andò sul terrazzo per vedere cosa stesse accadendo e ci mise tre secondi a capire che la strana creatura era un lupo mannaro.

I due non ci pensarono due volte e andarono ad avvertire la preside ma non ce la fecero perché suonò la campanella, allora Giulia andò in classe e a lezione di Musicomagia avvertì tutti. Nel frattempo, il confuso ma determinato Ciccio andò dalla preside e la avvisò del pericolo. La preside fece partire l’allarme e tutti scapparono nelle proprie stanze.

Il lupo mannaro entrò in classe e la distrusse, allora gli animusi crearono una barriera protettiva per non far arrivare la pericolosa creatura nel corridoio in cui c’erano le stanze. Il lupo la sfondò, ma non si accorse che dietro c’era una spada che lo trafisse.

Così tutti gli animusi furono premiati per il loro coraggio, ma il lupo si mosse e …

…lo sapremo nel prossimo libro…


 Bondanza Eleonora

- Aldo, metti in ordine le tue cose! - Urlò Anas, suo compagno di stanza. Aldo era sempre stato un ragazzo disordinato, con i suoi capelli spettinati e un’aria arruffata. Era piuttosto magro e molto alto e non aveva mai voglia di lavorare.

Anas non era da meno, ma gli piaceva vestirsi con abiti di marca ed essere in ordine, anche se la sua golosità non lo aiutava molto nel fisico.

Quella mattina dovevano partecipare alla gita scolastica, Aldo scombussolato come sempre lo aveva dimenticato, infatti il suo amico gli aveva preparato i vestiti da mettersi.

Uscirono dalla stanza e si incamminarono verso la Sala Comune con i loro animusi, per poi recarsi sull'autobus che li avrebbe portati al confine della scuola di Armonia.



Dopo circa mezz'ora di viaggio, arrivarono in un punto del bosco sconosciuto alla maggior parte dei ragazzi presenti.

All'apparenza era una splendida giornata a contatto con la natura.

- Anas, allontaniamoci dal gruppo e andiamo a esplorare la parte nascosta del prato! - propose Aldo.

Anas era un po' titubante. Sgattaiolarono fuori dal gruppo e andarono a scoprire cosa si celasse alla fine dei confini.

Continuarono a camminare, finché non si accorsero che dietro di loro non c'era altro che bosco, del loro gruppo nessuna traccia.

- Credo che sarebbe meglio tornare indietro, no? - disse Anas.

- Nah, abbiamo ancora tempo prima che ci sia il coprifuoco- Rispose Aldo.

Improvvisamente l'animusi di Anas, dimenandosi, si liberò dalla presa del padrone, e spiccò il volo, il focagufo di Aldo seguì il suo compagno.

I due ragazzi, spaventati, iniziarono a correre verso il gruppo, spingendosi l'un l'altro, in preda al panico e senza pensare che gli animusi erano scappati nella direzione opposta. Si ritrovarono nel punto dove erano dieci minuti prima, ma del prato non c'era traccia.

Non si può dire quanto tempo fosse passato da quando avevano preso quella decisione a dir poco sciocca.

Aldo si lamentava: - Ormai è buio ed è strano c… - non finì la frase che un rombo e una ventata d'aria li scaraventò alcuni metri indietro.

I ragazzi erano scombussolati.

Un buio pesto li investì e in un lampo si ritrovarono nella loro stanza, in pigiama, come se si fossero appena svegliati la mattina stessa.



- Cosa!? Cos'è accaduto? - Aldo urlava e Anas era troppo scioccato per parlare.

I due ragazzi non riuscirono a darsi una risposta e si misero d'accordo sul dimenticarsi tutto, ma sapevano che la scomparsa dei loro animusi non sarebbe passata inosservata .

Andarono in classe e il prof. Filippo disse:

- Vi devo informare di una questione importante, è stato scoperto un virus. - Tra gli studenti ci fu un mormorio, e Anas chiese a Aldo.

- Credi che abbia a che fare con quello che è successo in gita?

- Non lo so e non voglio pensarci - rispose Aldo e la discussione finì lì.



Era calata la sera e dopo essere arrivati nei loro dormitori i due ragazzi si sistemarono nei rispettivi letti. Ma nessuno riusciva a dormire.

Anas iniziò a raccontare: - Tempo fa una ragazza fu data per scomparsa dopo una gita, e il giorno dopo tornò come se nulla fosse accaduto, con lei però non c'era più il suo animusi. Credi che sia successo lo stesso a noi?

- Domani ci penseremo - disse Aldo.

- Ora mi hai proprio stufato Aldo! Non ti preoccupi neanche per il tuo animusi sparito! Ho deciso: stanotte coprifuoco o no, mi recherò dalla preside e le dirò tutto!

Aldo non ribatté. Si infilarono le scarpe e senza dire una parola uscirono dai dormitori.



- Ragazzi, si può sapere cosa fate qui a quest'ora?! - esclamò la preside

- Abbiamo un grande problema - spiegò Anas.

Così i ragazzi raccontarono tutto alla preside.

Allora la preside li accompagnò e indicò loro il portale. -Prima, però, vi devo delle spiegazioni.

- Ormai il tempo di questa scuola sta per giungere a termine, il motivo è un virus letale che proviene proprio dai confini della scuola, allora abbiamo ideato un portale che riporta indietro nel tempo chi gli si avvicina troppo e gli animusi ne sono a conoscenza. Non vogliamo che nessuno si avvicini troppo al virus, e la macchina del tempo ha fatto il suo lavoro riportandovi dove eravate la mattina stessa. Purtroppo ora sono costretta a espellervi dalla scuola. Non vogliamo che nessuno sappia quanto vi ho detto.

I due compagni rassegnati a quel terribile destino si fecero strada verso il portale e, guardando probabilmente per l'ultima volta nella loro vita la scuola di Armonia, ritornarono a casa.


 Guido Tommaso

Era una mattina come tante ad Armonia, la scuola più magica e bella che Giulia e i suoi amici avessero mai conosciuto.

Quando la campanella in Si acuto suonò, Giulia e Camilla si tirarono su dal letto, si cambiarono e si lavarono.

Giulia fece uno scherzo a Camilla: trasformò l'acqua del lavandino e della doccia in acqua gelata dicendo: "aguados gelato maximum".

E le due scoppiarono a ridere. Dopo arrivò Pietro a dare il bacio del buongiorno.

Quando tutti furono pronti si precipitarono sul prato centrale a fare la ginnastica mattutina.

Dopo la faticosa ginnastica andarono a fare una buonissima colazione.

Mentre facevano colazione pensavano alle attività del pomeriggio: se aiutare Filippo o fare sport. Decisero di fare un po' e un po', quando ad un certo punto arrivò la preside Orchestri a dichiarare la consegna dei libretti per imparare a suonare tutte le semplici e utili canzoncine.

Poco dopo diedero la colazione agli animusi, accompagnandosi con la canzone che Filippo gli aveva insegnato il pomeriggio precedente, poi si incamminarono verso le stalle dove dovevano curare gli animaletti.

Giulia non vedeva l'ora che ci fosse la lezione di flauto per imparare nuove canzoncine.

Il tempo passò velocemente, si divertirono un sacco ma finalmente arrivò l'ora che Giulia desiderava: musica con lo strumento!

Iniziò la lezione. La professoressa disse :"Pagina 34 brano 18", tutti aprirono quella pagina e rimasero scioccati per la scritta “lezione di levitazione degli oggetti”.

Camilla quando guardò il brano rimase stupita: il brano era semplicissimo! E lo disse subito ai suoi amichetti.

La preside insegnò a tutti la canzoncina. Pietro ci riuscì al secondo tentativo e poi in seguito ci riuscirono anche Giulia e infine Camilla, quando tutti impararono la canzoncina suonò la campanella del pranzo.

I tre amici erano contentissimi, finalmente si mangiava; per pranzo mangiarono un omelette fatto con uova di gallicore e latte di mucchoche, le verdure dell'orto del signor Giorgio e anche la frutta.

Nel tempo libero Giulia e Pietro aiutarono Filippo con gli animusi mentre Camilla andò a fare una passeggiata per prendere un po' d'aria, oggi a Pietro e Giulia toccava raccogliere gli escrementi delle muccoche per fare il concime e le munsero per prendere il loro buonissimo latte e infine gli suonarono delle melodie in fa e gli diedero del fieno.

Il tempo passò molto velocemente, si divertirono tanto, ma erano affamati e stanchi.

All'ora degli sport si divisero, Pietro decise di fare Tornado mentre Giulia e Camilla si dedicarono al pallasuono dove si divertirono molto.

Arrivò la cena, mangiarono un sacco di cose buone e la preside al microfono disse: "Un applauso a Giulia e Pietro che oggi hanno aiutato Filippo con le muccoche. È grazie a loro se bevete questo fantastico latte" e Pietro e Giulia arrossirono.

Finalmente la giornata era finita. I tre si fecero la doccia e si tuffarono nel letto, ma come sempre, prima che Giulia e Camilla si addormentassero, arrivò Pietro con il bacio della buonanotte.  

Ringraziamo i ragazzi per averci raccontato le loro giornate ad Armonia, a presto con nuove avventure, Claudia

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